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Numero 11 del 2006

Finanziaria che verrà: facciamo i conti


Foto: Finanziaria che verrà: facciamo i conti
PAGINA 32

Testi pagina 32

novembre 2006 noidonne32
CENTROAMERICA
Speranza e qualità di vita
Uno studio dell'Organizzazione Pa-
namericana della Salute (OPS) rivela
che le donne centroamericane avrebbero
una speranza di vita più alta di quella
degli uomini dell'area anche se la loro
qualità di vita è, invece, più bassa.
Carlos Samayoa, direttore della OPS
in Costa Rica, ha informato che ci sono
gravi insufficienze nell'attenzione medi-
ca verso tutto gli strati della popolazio-
ne ma che la situazione femminile è
molto preoccupante. Il Guatemala, l'-
Honduras e il Nicaragua sono classifi-
cati come paesi nei quali la salute pub-
blica versa nelle peggiori condizioni
mentre Costa Rica, Salvador e Panama
sembrerebbero avere un sistema più effi-
ciente. Bisogna però tenere conto che la
situazione di queste tre nazioni non è
così stabile da garantire una continuità
nelle prestazioni.
Secondo l'OPS le radici del problema
affondano nel modello del sistema di sa-
lute che pone maggior enfasi nella cura
che nella prevenzione: tutto ciò porte-
rebbe ad una saturazione degli ospedali
che non sarebbero più in grado di forni-
re l'adeguata assistenza agli utenti. Nei
paesi, come Cuba e Costa Rica, in cui si
è maggiormente investito nella preven-
zione questi problemi non esistono.
AMERICA LATINA
Quote rosa
Il Seminario Internazionale su 'Parità
di genere e partecipazione politica', or-
ganizzato dalla Commissione economi-
ca per l'America Latina ed i Caraibi
(CEPAL) e dal Governo cileno attraver-
so il Servizio Nazionale per la donna
(SERNAM), ha dedicato il suo primo
giorno al dibattito su come aumentare
la partecipazione politica delle donne.
Le elezioni che durante quest'anno si
stanno svolgendo in quasi la metà dei
paesi dell'area, infatti, hanno nuova-
mente posto all'ordine del giorno il tema
delle quote rosa.
Nel discorso inaugurale Michelle Ba-
chelet, la Presidenta del Cile, che è sta-
ta portata ad esempio per la decisione
di nominare un governo con il 50% di
ministri donne e di rispettare la parità
di genere nell'assegnazione di tutti gli
altri incarichi nell'esecutivo, ha lamen-
tato però la scarsa rappresentazione
delle donne nelle cariche elettive del suo
paese (12,5% nella Camera e 5% al Se-
nato) e ha incalzato tutti i paesi della
regione ad adottare leggi e misure per
bilanciare questo scompenso.
Mentre María José Argaña, la Mini-
stra paraguayana delle politiche per le
donne, ha sottolineato la necessità che
le leggi sulle quote siano accompagnate
da altre misure che incrementino la par-
tecipazione politica, la direttora tecnica
del consiglio Nazionale delle donne del-
l'Ecuador, Nidya Pesantez Calle, ha rife-
rito sulla resistenza generalizzata, nel
suo paese, contro la legge per le quote
del 1998 che permetterà di eleggere il
45% di candidate alle prossime elezioni.
HAITI
Maternità
a rischio
L'Organizzazione
Medici Senza Frontie-
re (MSF) denuncia lo
stato di estrema ina-
deguatezza degli
ospedali di Haiti; le
donne haitiane ri-
schiano di morire di
parto. Il paese detiene
il triste primato di
avere il più alto indi-
ce di mortalità mater-
na dell'emisfero occi-
dentale; nel 2004 sono morte 523 don-
ne per ogni 100mila nascite (in Europa
la media è di 8 donne per 100mila na-
scite).
L'ospedale Jude Anne, gestito dall'Or-
ganizzazione Non Governativa MSF,
non ha più posto per ricevere donne che
stanno per partorire e, dovuto al sovraf-
follamento, i parti stanno avvenendo
per le scale o nei corridoi. Spesso le don-
ne arrivano al Jude Anne dopo aver at-
teso, invano, di essere assistite per ore
nelle strutture pubbliche. La ragione del-
la mancata assistenza è dovuta all'im-
possibilità delle donne di pagare o all'i-
nefficienza dei servizi pubblici che non
hanno sufficienti macchinari e persona-
le. L'organizzazione MSF, che ha aperto
l'ospedale a marzo scorso proprio per
aiutare le donne più povere, rischia di
diventare vittima del proprio successo
proprio perché la domanda sta diven-
tando eccessiva: attualmente si realiz-
zano 30 cesarei al giorno, oltre a tutti i
parti naturali. Tutti i giorni c'è una fila
incredibile di fronte all'ospedale. Decine
di donne aspettano di essere visitate; a
causa dello spazio limitato ogni perso-
na ricoverata può ricevere una sola vi-
sita al giorno.
Nadia Angelucci
Mujeres, voci di donne dal sudamerica
In breve dall’America Latina


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