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Numero 11 del 2006

Finanziaria che verrà: facciamo i conti


Foto: Finanziaria che verrà: facciamo i conti
PAGINA 22

Testi pagina 22

Una mostra fotografica che non "cele-bra", ma festeggia, come scrive
Betty Leone nella sua introduzione al
volume che la raccoglie, i cento anni
della presenza delle donne nella Cgil.
"La parola celebrazione sa sempre di av-
venimenti passati, che vivono nel ricor-
do, mentre la Cgil è un corpo vivo fatto
di donne e uomini che costruiscono il
presente, forti di una identità che ha le
sue radici appunto in una storia lunga
cento anni."
La mostra, itinerante, testimonia la
presenza delle donne in modo forte, nel-
le lotte e nella struttura del sindacato.
Se le donne nei documenti ufficiali del
sindacato sono in qualche modo occul-
tate, le foto "non possono nascondere la
presenza orgogliosa e fiera del corpo
femminile".
Mi piace ricordare che nella presen-
tazione della mostra tenutasi recente-
mente presso la Provincia di Roma il se-
gretario generale Cgil Guglielmo Epifani
ha dovuto riconoscere che l'assenza di
una tale pubblicazione e di un libro
(che non è un catalogalo, ma un volume
vivo che raccoglie fotografie e riflessioni
di donne: tutte di grande interesse)
avrebbe significato un "vuoto" nelle ini-
ziative per la celebrazione dei "primi"
cento anni di questo sindacato dei lavo-
ratori, ma anche delle lavoratrici.
Con battaglie, modificazioni orga-
nizzative, ma soprattutto con tanta te-
nacia, le donne nella Cgil hanno con-
quistate un posto di prim'ordine e il sin-
dacato, accogliendole, ha potuto mette-
re al centro della propria iniziativa non
solo il lavoro e le relazioni industriali,
ma le persone a tutto tondo con la loro
"vita vera". Il voluminoso libro che illu-
stra la mostra contiene saggi di Barbara
Imbergamo, Anna Scattigno, Simona Lu-
nadei, Maria Luisa Righi, Nadia Caiti,
Maria Grazia Ruggerini e Francesca
Koch che analizzano il rapporto stretto
tra il lavoro e l'emancipazione femmini-
le, come fonte di autonomia personale,
di ruolo sociale, di libertà. Il lavoro co-
me luogo in cui 'la propria storia perso-
nale è espressione di una condizione
femminile che produce una rappresenta-
zione e una forza collettiva'. Altro filone
raccontato attraverso le foto è quello
dell'impegno politico delle donne: nato
dalla necessità di rivendicare diritti per
il lavoro femminile, ha poi “aperto gran-
di questioni che hanno contribuito a
modernizzare la società italiana, come
per la tutela delle lavoratrici madri e
per la parità salariale”. Un passaggio
dell'intervista ad Alba Orti ben sintetiz-
za la peculiarità delle donne, la loro ca-
pacità di mettere in relazione 'il dire e il
fare', che nel sindacato ha trovato la
possibilità di affermarsi. La scelta di
presentare non solo le donne nei luoghi
di lavoro, ma anche la loro presenza
nelle lotte e nella struttura del sindaca-
to é una esplicita chiave di lettura del
ruolo e del peso che in maniera gradua-
le, ma costante, le donne hanno acqui-
stato nella Cgil. Presenza delle donne
che si modifica nel tempo: considerate,
anche se in maniera larvata, "pericolose
concorrenti sul mercato del lavoro in
quanto disposte per una molteplicità di
fattori ad accettare paghe inferiori" fino
novembre 2006 noidonne22
I “nostri” cento anni
Le donne nella CGIL
Alida Castelli
Volume Donne nella Cgil:
una storia lunga un secolo. Ed Ediesse, pagg 562,
Euro 35,00
Trieste, 1918,
Gruppo di lavoratrici del
Porto Vecchio, protagoniste
degli scioperi rivoluzionari
scoppiati nel gennaio.
In tutti i più importanti
centri industriali
dell'impero asburgico.
(Archivio
Marina Rossi - Sergio Ranchi)
Adrano (Ct) 1966,
manifestazione per
la previdenza sociale.
(Archivio Flai Cgil nazionale
'Donatella Turtura')
Vercelli, giugno 1958. Mondine del novarese.
La lotta iniziata in questa provincia si è estesa a
tutte le province risaiole.
(Foto di Baglini, archivio CGIL)


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