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Numero 6 del 2008

1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?


Foto: 1948-2008: 60 anni di Sana e robusto Costituzione. Perchè cambiarla?
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Testi pagina 12

Leggermente migliorata la presenzadelle donne in Parlamento, anche se
ben lontana dal fatidico 50e50: le don-
ne alla Camera passano dal 17% al
21%, mentre al Senato dal 13,5% al
18%. Sono totalmente assenti nel grup-
po misto. Se guardiano i partiti, le don-
ne elette nelle liste PD alla Camera sono
il 28,6%, poco più del 20% quelle di PdL
e Lega, circa il 6% e il 7% rispettiva-
mente nell'UDC e nell'Italia dei Valori.
Raggiungono il 30% le donne PD al Se-
nato, il 16% nella Lega e il 14% nell'Ita-
lia dei Valori, circa il 9% nel PdL. Una
curiosità, purtroppo senza distinzioni di
genere perché le statistiche parlamenta-
ri non le riportano: alla Camera il 50%
dei deputati è formato da persone che
esercitano la professione di avvocato
(14%), dirigente (13%), imprenditore
(12%) e di giornalista (10%). Al Senato,
invece troviamo: dirigenti (15%), avvo-
cati (14%), imprenditori (12%), docenti
universitari (11%), amministratori loca-
li (9%). Solo quattro donne nella com-
pagine di governo, due delle quali senza
portafoglio. La stampa straniera rileva
questa scarsa presenza femminile: El
Pais confronta la situazione italiana
con quella del governo Zapatero (9 don-
ne su 17 ministeri), osserva che sono
meno del 20% e che due sono senza por-
tafoglio; il Telegraph, invece, ricorda
che alle pari opportunità è stata messa
l' ex showgirl alla quale Berlusconi ave-
va detto per scherzo che l'avrebbe spo-
sata, dichiarazione che aveva attirato
le ire della moglie Veronica tanto da
chiedere ed ottenere pubbliche scuse.
Ma la stampa italiana si differenzia svi-
luppando forti momenti di informazio-
ne sull'abbigliamento il
giorno del giuramento:
la scelta di giacca e pan-
taloni per tutte e quattro
le neoministre, "con po-
che variazioni in termini
di colore e accessori". I
più attenti indicano chi
porta i sandali senza
calze, chi ha il tailleur
più brillante o i capelli
che non arrivano alle
spalle. Tra gli uomini,
solo di Calderoni si par-
la della sua cravatta
verde. Di tutto ciò siamo
grate, come avremmo
fatto a vivere senza questa essenziale
informazione! Cosa aspettarsi dalle
donne in Parlamento? Le risposte si po-
larizzano in ugual maniera su due op-
zioni: "nulla di più di quello che hanno
fanno coloro che le hanno precedute"
(31%) e "ricercheranno nuovi rapporti
con le donne all'esterno per rafforzare la
loro azione interna" (31%). C'è poi chi
pensa che si adatteranno al modo di fa-
re politica maschile (19%), chi ritiene
che potranno affrontare quanto non
trattato prima (13%), magari con mag-
giore attenzione alle donne (6%). Tra
coloro che manifestano sfiducia, la pau-
ra che vengano toccate leggi considera-
te conquiste per le donne o comporta-
menti poco incisivi; c'è poi chi ritiene
che affronteranno quei temi non trattati
dal governo precedente: dalla legge con-
tro la violenza, il rilancio dei consulto-
ri, sicurezza - magari in "maniera più
autoritaria" - o i temovalorizzatori in
Campania. La parte femminile dei due
grandi schieramenti opposti potrebbe
fare un lavoro trasversale, come ad
esempio: "impedire che siano emanate
leggi poco rispettose delle donne", la leg-
ge contro la violenza sulle donne, raf-
forzare la presenza femminile nelle isti-
tuzioni, il razzismo, il rilancio del lavo-
ro giovanile, una maggiore attenzione
all'impatto di ogni tematica sul genere
femminile e la pretesa - nei confronti de-
gli uomini parlamentari - di lavorare tra
donne sui temi delle donne. Quello che
da loro si vorrebbe sono interventi sulle
leggi che riguardano le donne (come la
legge 40, ad esempio), ma anche azioni
sul versante dell'ambiente, del sociale,
della tutela della salute. Ed una richie-
sta, quella di relazionarsi anche con chi
non siede sugli scranni parlamentari.
Siamo all'inizio di una nuova legislatu-
ra e le valutazioni sui programmi e sul-
le azioni debbono essere rimandate. Co-
me donne comunque dobbiamo augu-
rarci, ed augurare alle Ministre, che in
un prossimo futuro qualsiasi donna che
scelga di fare politica non venga ricor-
data solo per come veste, ma per quello
che fa.
Rosa M. Amorevole
Sondaggio di maggio
Che ti aspetti dalle donne
nel nuovo Parlamento
giugno 2008 noidonne12
ASSOCIAZIONE OSSIGENO ONLUS
per la lotta alle discriminazioni
per la laicità, l'uguaglianza e la pluralità
www.o2-ossigeno.org/o2/


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