Numero 1 del 2014
DemoBoom, vivere un pianeta affollato
Testi pagina 50
44 Gennaio 2014
impenetrabilità. Il rigonfi amento
di alcune zone del fusto denota-
no che una forma di otturazione
che blocca il defl usso, un bloc-
co che riguarda il passato, un
ingorgo negli affetti. Una facoltà
creativa associata alla primitività
negli impulsi emerge dalle radici.
I tuoi vissuti traumatici: 18, 26, 36
anni. Dopo i 36 anni ci sono delle
forti esperienze, corrispondenti a
inquietudini profonde, che fortu-
natamente confl uiscono nella fase
della nuova creatività, che pre-
para la successiva dei 49 anni,
quella dell’ascolto. Bernard Lie-
vegoed la defi nisce “morale” e il
cuore rappresenta l’organo della
coscienza o moralità. Ci sentiamo
all’unisono con l’umanità: questa
sarà la tua ripresa di un’indimen-
ticabile regia!
Cara Bruna,
sono una regista di 48 anni, ma-
dre di un diciottenne. Da poco
sto cercando di riassestare il mio
quotidiano. Affettivamente non
ho ancora realizzato un rappor-
to stabile, ma sono determinata
a volermi bene. È nella relazione
con l’altro che si può esprimere il
TU e l’IO, ma proprio per questo è
bene partire da un lavoro serio su
se stesse. Che mi dici dell’albero?
Stefania
Cara Stefania,
il tuo non detto si legge nell’albe-
ro, l’energico disegno di una don-
na capace di lottare ancora, com-
battere per il bene. Parli di volerti
bene, e infatti stai comunicando a
tutte le donne un messaggio d’a-
more. Un po’ tagliato nella cima,
come da qualcosa che ha fatto
sentire tutto il suo peso, il tuo al-
bero tenta di svettare comunque
verso i sogni, nella zona superiore
del foglio, ma è proprio lì che la
forma si scioglie in qualcosa di
ancora non strutturato. Come av-
volte in un batuffolo e al riparo da
indiscrezioni le estremità dei rami
dissimulano le proprie intenzioni
non manifestando il timore della
realtà e quello di sembrare dure.
Le buone maniere, che emer-
gono dalla conformazione della
chioma, celano la discrezione, la
diplomazia, ma anche una certa
comBaTTeRe
peR il Bene
LEGGErE L’ALBERO
dI BrUnA BALdASSArrE
L
aura, dopo aver ottenuto una ordinanza in
sede di separazione con cui il Tribunale, in
via temporanea, le affi dava il fi glio minore e
le assegnava la casa coniugale, peraltro di
sua proprietà, ha ceduto al comportamento mal-
trattante del marito, il quale la intimidiva con sms,
mail e telefonate, incutendole uno stato di sotto-
missione e soggezione psicologica ed ha tramu-
tato la separazione da giudiziale in consensuale.
Il problema non è nell’aver sottoscritto un accordo,
ma nel merito dell’accordo: la signora, in considera-
zione del grave stato psicologico in cui si trovava,
non solo ha rinunciato all’affi damento del fi glio, ma
anche all’assegnazione della casa.
Non basta. Si era impegnata a trasferire al marito la
proprietà della casa coniugale.
Dopo circa un mese da questi accordi e dalla sotto-
scrizione della separazione consensuale, poi omo-
logata dal Tribunale, Laura, in preda alla più nera
disperazione, compie un gesto estremo, per fortuna
viene però salvata dal fi glio.
Ripresasi, anche psicologicamente, ha impugnato
la separazione consensuale e ha chiesto al Tribuna-
le che disponesse l’annullamento del verbale. Dopo
una lunga causa, molto ben istruita e, quindi, dopo
aver sentito i testimoni sulle condizioni psicologiche
della signora al momento della separazione, sul
comportamento da stolker del marito, e dopo aver
disposto una Consulenza Tecnica, il Tribunale ha
accolto la domanda. In particolare, nella relazione
peritale si legge che è possibile ipotizzare - anche
alla luce di un trattamento sanitario a suo tempo di-
sposto - che Laura, all’epoca precedente e coeva
alla separazione, non fosse nel pieno delle sue ca-
pacità, perché colpita da condizioni psichiche com-
promesse, al punto da infi ciare la sua capacità di
intendere e di volere. Il Tribunale, premesso che gli
accordi di separazione consensuale sono da con-
siderare come “negozi di diritto familiare” e, quindi,
sottoposti allo stesso regime dei contratti, ha dichia-
rato che la separazione consensuale sottoscritta
dalla signora va annullata per vizio del consenso.
Laura potrà riavere la casa.
sepaRaZione
consensUale
annUllaTa
casa
RecUpeRaTa...
FAMIGLIA
Sentiamo
l’Avvocata
di Simona Napolitani
mail: simonanapolitani@libero.it