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Numero 1 del 2014

DemoBoom, vivere un pianeta affollato


Foto: DemoBoom, vivere un pianeta affollato
PAGINA 40

Testi pagina 40

34 Gennaio 2014
Menopausa: che svolta!
Una donna come tante che si trova di fronte a una delle
svolte “epocali” della vita: la menopausa.
Tra aneddoti personali, ricordi, riflessioni su una società
che esalta i corpi femminili giovani e scattanti
e magari omologati, invita a percorrere insie-
me a lei le tappe, a volte buffe a volte tristi,
che la condurranno verso quel dono prezio-
so dell’età che avanza: un’acuta consape-
volezza. Il tutto intrecciato alla Storia e alle
microstorie con il sottofondo della voce-blues
di Bessie Smith. Impegnata da sempre nell’o-
pera di prevenzione e contrasto della vio-
lenza di genere per e con le donne, Silvana
Sonno è saggista e narratrice feconda. Con
questo lungo racconto mostra alle donne il
percorso per giungere, quando ormai sono
obbligate a sentirsi “tagliate fuori”, all’autonomia interiore
e all’autodeterminazione, con levità e ironia che sono la
cifra del libro.
Tommasina Soraci
silvana sonno
Menopausa blues
ed era nuova, pagg 102, euro 10,00
coMbattere la violenza sessista
“No alla violenza di genere. Manuale per le operatrici dei Cen-
tri antiviolenza” è il nuovo manuale (verosimilmente unico in
Sicilia) va a rimpiazzare il precedente scritto sempre da Raffa-
ella Mauceri (presidente del C.D.S. nato nel 2008 per iniziativa
della Rete Centri Antiviolenza di Siracusa, ndr) e pubblicato
nel 1999. “Infatti questo nuovo manuale non somiglia quasi più
al primo, perché qui c’è dentro la mia ultratrentennale espe-
rienza sul campo più 14 anni di studi aggiunti ai precedenti.
Dunque non soltanto strumenti e conoscenze tecniche per le
operatrici ma anche il pathos e l’emozione quotidiana con cui
vivo questa scelta di volontariato che combacia con la mia
professione e con la mia stessa vita”. Un concentrato di saperi
femminili che parte dalle radici antropologiche e storiche della
violenza di genere attraverso i miti e i culti del femminile, la
streghizzazione e l’inferiorizzazione delle donne e via via fino ai
femminicidi dei nostri giorni che un’invenzione dei nostri giorni
non sono affatto ma che, al contrario, hanno radi-
ci millenarie. “Ancora vittime di una gelosia che
nulla ha a che fare con l’amore - spiega Mauceri
-. Ancora vittime di una ferocia culturale che nega
alle donne il diritto all’autodeterminazione e, scan-
dalosamente, trova legittimazione etica, filosofica,
politica, sociale, religiosa. Una ferocia che si an-
nida in tutte le istituzioni tenacemente misogine
e tetragone, in Italia come dovunque”. Quale
speranza, dunque? “Io confido nelle donne consapevoli e in
quelle che vogliono diventarlo. Confido nelle nostre volontarie
che con smisurata passione e coraggio da vendere, affronta-
no la valanga di misoginia che ci investe al ritmo di una donna
uccisa da un uomo ogni 8 minuti nel mondo. E nessuno si per-
metta di dire che anche le donne sono violente perché da oltre
5000 anni le redini del pianeta sono in mano agli uomini e se
questo pianeta è devastato dalla violenza fisica, psicologica,
politica, ambientale e quant’altro, la responsabilità non è certo
delle donne”. La recensione completa e altre informazioni alla
pag: http://www.noidonne.org/blog.php?ID=04972.
Giada Barucco
raffaella Mauceri
no alla violenza di genere
Manuale per le operatrici dei Centri antiviolenza
collana editoriale la nereide
il racconto di vanna
Maria Giovanna Zanini - Vanna di Grosseto per noi dell’Udi
che la incontriamo in ogni grande o piccolo appuntamento na-
zionale - si laureò nel 1978 con una tesi dal titolo “L’esperienza
come possibile base di partenza e di verifica permanente nel
processo di liberazione e di crescita personale e sociale del-
le donne” presso la facoltà di Magistero dell’Università degli
studi di Roma. Aveva 38 anni e una famiglia. Bene hanno fatto
le donne del Centro Donna di Grosseto, di cui Vanna è stata
presidente negli anni 1990-2007, a
pubblicare la sua tesi a tanti anni di
distanza: un gesto importante, signi-
ficativo, voluto anche dall’Associazio-
ne Raccontincontri che gestisce la
Libreria delle Ragazze. La tesi di Van-
na racconta di relazioni politiche tra
donne, del valore dell’autocoscienza,
di aborto e violenza sessuale, parla
della sua doppia militanza tra fem-
minismo e Udi che continuerà anche
quando l’Udi a Grosseto, in conflitto
con la dirigenza nazionale, cesse-
rà la sua attività. Preziosi i due allegati finali: un dibattito sul
consultorio del 1976 introdotto da Vanna e con gli interventi di
LIBRI
a cura di
tiziana bartolini


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