Numero 6 del 2006
Costituzione: dose minima consentita
Testi pagina 44
giugno 2006 noidonne44
Classe 1958, alta slanciata, capellibiondo cenere e occhiali da vista,
icona della stampa indipendente russa,
eroina dei diritti umani e della cultura
del dialogo e della pace. ANNA POLIT-
KOVSKAJA è figlia dell'intellingencija
diplomatica sovietica di alto rango.
Nata a New York, è allieva dei più illu-
stri Istituti del suo paese e vincitrice del
più prestigioso premio della critica gior-
nalistica Russa (del cui libro "Cecenia.
Il disonore russo"- apparso in Italia nel
2003 - ha parlato nel numero preceden-
te Cristina Carpinelli). Lo scorso
Settembre al Festival Letteratura di
Mantova, introdotta ed incalzata da
Paolo Flores D'Arcais, ha presentato la
sua seconda pubblicazione italiana:"La
Russia di Putin". E' un libro di facile let-
tura, gradevole, ed in uno stile consenti-
temi di dire " di genere". Attraverso il
racconto del vissuto delle persone che si
trasforma in "narrazione corale" - degna
della grande tradizione letteraria russa-
in maniera semplice ed esaustiva riesce
a dimostrare le sue tesi in maniera assai
efficace. Nonostante da qualche tempo
l'Occidente stia cercando di rassicurarsi
su Putin e su ciò che la Russia è e che
cosa rappresenta, le questioni che Anna
Politkovskaja affronta riguardano il
come si vive nella Russia di oggi e che
cosa rimane dell'Urss, della Russia di
El'cin con particolare riferimento alle
prospettive per la Russia e per l'Europa
a fronte di un mutato scenario interna-
zionale. La guerra in Cecenia e le sue
vittime "dimenticate" (in questa sezione
emerge il ruolo fondamentale delle
donne - vere attrici ed animatrici delle
organizzazioni per la difesa dei diritti
umani e della persona - ), il processo
degenerativo dell'ex- Armata Rossa,
l'eccidio nel teatro Dubrovka di Mosca,
la strage dei bambini a Beslan… Un
popolo di ex-cittadini dell'URSS ( "che
avevano tutti, più o meno, un lavoro
fisso e uno stipendio regolare, a scaden-
ze definite, che non mettevano in dis-
cussione che i medici dovessero curare e
che gli insegnanti dovessero insegnare
"senza sborsare un soldo") che ancora
oggi vive in balia degli umori della
nomenklatura e la legge 122 dell'1 gen-
naio 2005 che sentenzia la fine dello
stato sociale… l'annuncio di un proget-
to di riforma costituzionale. Quale futu-
ro per la democrazia in Russia, nella
Russia di Putin? La scomparsa della
media borghesia liberale, garanzia per
uno sviluppo democratico, travolta dal
crack economico del 1998 e l'afferma-
zione del capitalismo oligarchico, ha
determinato nel paese uno stato di forte
disagio economico - infatti un terzo
della popolazione vive al di sotto della
soglia di povertà - e sta rivelando un
regime abbondantemente intriso di
sovietismo con un Capo dello Stato ex-
ufficiale del KGB con ambizioni impe-
riali. Riusciranno le future generazioni a
nascere libere in Russia? Forse.
A condizione che il disgelo avvenga
per opera delle persone di quel paese
senza alcun tipo di delega al Cremlino.
E con la speranza che questo processo
sia indolore…
ANNA POLITKOVSKAJA
La Russia di Putin
Ed Adelphi pagg. 293 , Euro 18,00
Dall’URSS al futoro prossimo
Scenari
l'ultimo libro di Anna Politkovskaja
parla della Russia di oggi e dei
suoi problemi sociali e politici
Graziella Bertani
L'Europa possibile
Si compone in quattro parti l'interessante
volume, "Legittimare l'Europa, diritti sociali e
crescita economica" (Il Mulino) risultato di
una ricerca condotta negli anni 2002-2003
dall'Associazione "Etica ed Economia" curato
da Luciano Barca e Maurizio Franzini. Nella
prima, i saggi di Ferrera-Granaglia,
Cazzaniga, Caracciolo, Curli-Petrini e
Garavini mettono a fuoco il tema della legit-
timità dell'Europa e offrono elementi di rifles-
sione anche sul suo rapporto con l'identità uti-
lizzando anche una appropriata prospettiva
storica. Le istituzioni europee e i processi con-
creti di legittimazione dell'Unione Europea
nella seconda parte, con i saggi di Patrono,
Berti, De Ioanna, Ceriana e Ruta.
Nella terza parte i saggi di Franzini-Supino, Farina, Piras-Zollino, Paoli e
Barca-Medolago Albani, affrontano la questione del "modello sociale euro-
peo" e la possibilità di conciliare crescita economica e equità. Infine, nella
quarta ed ultima parte, Terribile, Ciarlone-Crispolti, Macchiarella-
Scicchitano, Membretti e D'Orio, trattano questioni connesse all'ulteriore inte-
grazione economica dell'Europa (quali il rapporto con l'area del
Mediterraneo, alcuni effetti regionali dell'allargamento) e alle politiche di
coesione. Scritti da studiosi appartenenti a discipline diverse e sviluppati
all'interno di un comune progetto di ricerca, i vari saggi cercano di dare rispo-
ste a più quesiti e forniscono elementi di riflessione sull'Europa possibile e desi-
derabile.
Isa Ferraguti