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Numero 1 del 2014

DemoBoom, vivere un pianeta affollato


Foto: DemoBoom, vivere un pianeta affollato
PAGINA 36

Testi pagina 36

30 Gennaio 2014
VI
ET
NA
M
L’onda impetuosa e continua di motorini che invade le strade di Hanoi, ha sostituito quella delle biciclette di 20 anni fa: quasi nessuna macchina, intere famiglie arram-
picate sulle due ruote, carichi viaggianti incredibili sempre su
due ruote, ma ancora tanti risciò a pedali, non solo per i turisti,
che permettono di attraversare illesi i vecchi quartieri nell’incre-
dibile folla umana. Meno donne con i famosi pesanti carichi sui
cestini a bilancia sulle spalle, ma sempre tantissime donne in
movimento e sui mezzi più incredibili con prodotti da vendere
o per il consumo delle loro famiglie. Gli abiti tradiziona-
li (cioè camici e pantaloni morbidi) sostituiti per lo
più da jeans e magliette. I piccoli commerci sui
lati e marciapiedi delle strade oggi si sono tra-
sformati in una continuità incredibile di nego-
zietti e botteghe per lo più ancora essenziali
per l’attrezzatura ma con ogni tipo di prodot-
ti e attività, interrotti improvvisamente da
punti commerciali moderni con sigle e marchi
tipici della globalizzazione. Il “fast food” in Vie-
tnam è la cosa più diffusa, alla portata di tutti,
piccoli carrelli predisposti per cuocere zuppe e cibi
di vario tipo, tavolini con piccolissime sedie che compa-
iono e scompaiono sul marciapiede velocemente a seconda
delle esigenze. Dentro e dietro a ogni bottega c’è però anche
una casa, una famiglia. Le case in città come quelle di nuova
costruzione nei centri minori di campagna si estendono tutte in
profondità. Dietro alla parte che si affaccia sulla strada, come
un proscenio, ci sono un insieme di stanze direttamente comu-
nicanti una dietro l’altra dove si svolge la vita e l’attività del nu-
cleo familiare, quella commerciale e di lavoro, quella privata,
senza discontinuità. Solo le famiglie con più mezzi dispongono
Hanoi
anche di spazi ai piani superiori. La sera con le luci è più visibi-
le questa vita a strati, camminando dietro le botteghe scorgi gli
interni di vita familiare, le televisioni accese incastrate come
quadri in credenze imponenti di legno, davanti a ogni
ingresso gli altari colorati dedicati agli antenati del-
la famiglia.
Quello del culto dei familiari morti è una delle
cose che colpisce di più in Vietnam, è qual-
cosa che unisce tutti, chi sta in città e chi sta
in campagna, chi è ricco e chi è povero, un
culto radicato e forte che convive con le reli-
gioni presenti, in particolare con quella buddi-
sta. Ogni casa ha un tempio dei familiari, di
dimensioni e aspetto diversi, con immagini, lumi,
fiori, frutta e oggetti di offerta sempre rinnovati. Che
dà alla famiglia, realtà centrale nella vita sociale, econo-
mica di questo paese un valore particolare e fa di questo un
elemento di oggettiva continuità con il suo passato e le proprie
tradizioni. Nei mercati c’è sempre un settore dove vi vende e si
acquistano oggetti dedicati al culto dei familiari scomparsi. Ha-
noi è il centro amministrativo e burocratico, è il volto ufficiale del
Vietnam, quel volto “centralistico” che il Vietnam del Sud ha
fatto molta fatica a riconoscere come parte di una stessa idea
di paese. Ad Hanoi c’è il mausoleo stile sovietico di Ho Chi
Minh ma il vero luogo di culto popolare per questo padre della
patria è la piccola casa in legno immersa nel verde dove ha
trascorso gli ultimi anni della sua vita svolgendo là anche la sua
attività di statista e che si fece costruire riproducendo quella ti-
pica dei contadini dove era nato.
Ma in Hanoi si riconosce anche uno dei centri che hanno svolto
nei diversi tempi un ruolo fondamentale di elaborazione e pro-
duzione della cultura civile e religiosa del Vietnam: simbolo per
tutti il magnifico Tempio della Letteratura. Il grande Lago che
segna il punto centrale della città e al cui centro sorge, su una
piccola isoletta, un magnifico Tempio frequentatissimo da fami-
glie e da giovani. mantiene lo stesso fascino sacro e antico che
mi aveva colpito venti anni fa. b
(fine prima parte, la seconda nel prossimo numero)
CoLpIsCE LA VITA
CAoTICA, CoLorATA,
dINAMICA dELLE CITTà,
IL fLusso INTErroTTo dI
pErsoNE E MEzzI A duE ruoTE,
E ALL’opposTo LA CALMA
pIATTA dELLE IMMENsE
CAMpAgNE soMMErsE
dI ACquA
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