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Numero 1 del 2014

DemoBoom, vivere un pianeta affollato


Foto: DemoBoom, vivere un pianeta affollato
PAGINA 32

Testi pagina 32

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di Paola Marani, consigliera regionale PD
Secondo le stime in Emilia-Ro-magna le persone che prestano la loro attività informale di cura
a parenti ed amici non autosufficienti
sono 289.000, in prevalenza donne
(55%) impegnate ad assistere malati,
disabili, anziani. Il 12,5% delle donne
e l’8% degli uomini, soprattutto nella
fascia d’età 45-64 anni, sono caregiver
di adulti disabili.
Questa è l’epoca in cui uno dei car-
dini del nostro sistema di welfa-
re è rappresentato da chi si prende
cura in modo volontario e gratuito
di una persona non autosufficiente,
aiutandola nella quotidianità dell’e-
sistenza. Eppure, nonostante questo
ruolo sussidiario fondamentale per
la collettività e la stessa coesione so-
ciale, chi svolge compiti di caregiving
non riceve adeguato riconoscimento
né sostegno. Chiunque abbia vissuto
questa esperienza o l’abbia anche solo
vista da vicino ne conosce le pesanti
conseguenze: un sostanziale isola-
mento sociale e familiare e varie dif-
ficoltà nel conciliare le attività di cura
con le relazioni, un affaticamento
emotivo e fisico che peggiora le con-
dizioni di salute, un impoverimento
anche economico dato da una forzata
riduzione dell’impegno lavorativo e,
bene che vada, una marginalizzazio-
ne professionale.
In Europa, dove milioni di cittadini
si prendono cura di propri cari non
autosufficienti e bisognosi di cure a
lungo termine, la Commissione UE
ha indicato il sostegno per l’assisten-
za informale come una delle priorità.
Si è convenuto sulla necessità di pre-
disporre la “Carta Europea dei diritti
del caregiver” e in vari Paesi membri
Una legge
per non lasciare solo
chi “si prende cura”
sono state istituite giornate di sensi-
bilizzazione, in alcuni casi politiche
concrete.
Tornando all’Emilia Romagna il
Piano Socio-Sanitario prevede, tra
gli obiettivi di benessere sociale, un
supporto all’insieme di risorse di cura
e relazionali, anche familiari, che pos-
sono garantire la dignità e libertà del-
la persona parzialmente o totalmente
non autosufficiente. Quali obiettivi
specifici per le persone anziane, sono
previsti lo sviluppo della domiciliari-
tà, la valorizzazione del lavoro di cura
e supporto alle famiglie attraverso un
complesso di azioni e servizi omo-
genei in tutto il territorio regionale:
informazione, sollievo, aiuto nell’as-
sistenza, supporto economico, ascol-
to, consulenze, gruppi di sostegno e
auto-aiuto.
In questo quadro si inserisce il pro-
getto di legge regionale di cui sono
prima firmataria, “Norme per il rico-
noscimento ed il sostegno del caregiver
familiare”, che intende fare concreti
passi in avanti. Prima di tutto, ren-
dere il caregiver partecipe delle scel-
te effettuate dai Servizi formali che
hanno in carico l’assistito, fornirgli
adeguata informazione e formazione,
metterlo al corrente dei servizi dispo-
nibili sul territorio favorendone l’ac-
cessibilità, fornire supporto nelle atti-
vità di assistenza e garantirgli tempo
per sé e per la propria vita di relazione
e lavorativa.
Più nel dettaglio, ciò significa che la/il
caregiver è riconosciuto componente
informale della rete di assistenza. In
quanto tale, partecipa alla definizione
del Piano Assistenziale Individua-
lizzato per il proprio caro, che indica
gli ausili, le prestazioni ed i supporti
forniti dal sistema socio-sanitario ed
individua il Responsabile del caso,
trait d’union fra caregiver e rete for-
male dei Servizi. Inoltre è puntual-
mente informato sulle problematiche
di salute ed i bisogni assistenziali del
proprio caro ed esprime in maniera
libera e consapevole la disponibilità a
svolgere la propria attività volontaria
e gratuita. La Regione, le ASL ed i
Comuni dovranno definire in modo
omogeneo gli interventi assicurando,
ad esempio, una formazione al lavoro
di accudimento e il riconoscimen-
to delle competenze acquisite, così
come assistenza immediata in caso
di emergenza personale e sostituzioni
di sollievo sia emergenziali che pro-
grammate. Niente affatto secondari
sono altri aspetti contenuti nel pro-
getto di legge, dal supporto psicolo-
gico alla distribuzione di guide sui
servizi presenti nel territorio, dalla
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