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Numero 1 del 1944

Il nostro compito


Foto: Il nostro compito
PAGINA 9
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Testi pagina 9

M N0817?!) MOWMMM

Non c’è tempo da perdere

l bullttllilii tli gllt'rrzl ci rt't't‘ilit)
quotidiananictitc noti/it- ('lll‘ ci riem-
[ilOno (l'('lllll\lil\lll" 4' (Il \l)('l—lv||)7(-lt
L’esercito novietico. con uiio Nlt'ltll'lt)
irresistibile, .\ accia al (li la della
frontiera etl iiix‘egtic l‘invaxore tc—
desco. Le truppc americani: ed in-
glcsi nono sbarcato in l'irancia cil
avanzano. vittoriow. l,t' armate alv
leale, liberata Roma. proseguono ra-
pidamentc vcrxo il nortl. l partigiani
italiani, iici territori ancora occupati
dai îtf(lt!\'('l1l, intensilirano la lotta.
li'ora della rlelinitiva vittoria xul
i't‘iîcismo si avvicina. Non è lontano
il giorno iii citi il popolo italiano,
guidato (la iin governo liberamente
elctto, potrà incominciare la tlillicile
e rlura opera (li ricostruzione della
patria martoriata. Non vi ediibbio
che a guerra linita verrà dato alle
donne italiane il diritto (li votare
ed essere elette alle cariche di (li-
rezione del paesc.

Noi donne dobbiamo (lilliOMl'ill't'l
degne cli una cosi grande respon—
sabilità. Dobbiamo prepararci, senza
indugio, ad assolvere degnamentc
i nuovi compiti che (‘l attendono.

Rigettiamo, senz’altro, il pregiu-
dizio che le donne non devono iii-
teressarsi di politica. Ma è proprio
'perche il popolo italiano, e le donne
in particolare, non si sono interes—
sate sufficientemente (li politica che
il governo dell’ltalia è caduto nelle
mani di una banda di avventurieri
e di pro?ttatori, con Mussolini alla
testa, che ha trascinato il paese in
guerre disastrose e(l ingiuste, por-
tandolo alla rovina, uiniliandolo e
disonorandolo davanti al montlo ci-
vile.

Per tanti anni, noi donne, non
ci siamo occupate dellc sorti del no-
stro paese, non ci Simili) occupate
di conoscere quali partiti e quali
uomini lo governano, ci siamo ac-
contentate di lavorare, di ubbidire,
di soffrire. Ma oggi incominciamo
a comprendere che abbiamo tradito,
in questo momento, gli interessi no-

xtri (' (l('l iioxiri cari, abbiamo man-
iiostro (ll‘\'l'r(‘. (i s'iamo

llUl llOllllC (lÙl’llllt’lHìU

calo t‘tl
convinte clic
occtipt'irci — t- ci t)t‘<‘lll)t'|‘('tlÌO—(l'0|‘t1
in poi tli politica c larcino x'i clic
il governo clic libt-rtinicntc ci eleg—
gcrcmo conduca una politica che ci
permetta (li vivere in pace con tutti
gli altri popoli.

Noi (lonne ci occuperemo (l'ora
in poi (li politica, e lari-mo si che
tutto il popolo gotlt'i giustamente
(lclle ricchezze della nayionc.

Noi (lonnc ci occuperemo tllt 'i
in poi di politica, faremo si L'llt'
il lavoro tlcllc t-itttì e (lellc campagne, clic
spariva dallt- caw lo spettro tcrri'
bile (lclla disoccupazione.

Noi (lonnc ci occuperemo (li po-
litica t: laremo si che ai ligli (lcl
popolo italiano si aprano tutte le
vie dcl sapere e della cultura. che
xorgano nuove scuole, biblioteche,
I» ituti scieiitilici. teatri, per dar motlo



l





al vivace genio ilel popolo di svilup-
parsi liberamente.

l’rcparit'imoci — ripetiamo — l'in
(la oggi. ai grandi compiti che ci
attcnrlono l'inti'ianio nelle organiz-
zazioni politiche, s'intiacali. culturali
che risorgono nel nostro paese libe-
rato (lal i?St‘lSHlL). Leggiamo i gior—
nali, (liccutiamo le rosc che ci in—
teretre compagne
(li lavoro, colleghe, amichc e cono—
scenti. linpariaino a conoscere i pro-
grammi tici partiti e gli uomini che
li dirigono, per poter sapere al mo-
mento opportiino dare ai meritevoli
la nostra litlucia. Rinunciamo ad una
xpcsa liri\ ola, per comprart'i un li-
bro, una rivista, un giornale. Pri-
viamoci (li qualche ora tli riposo o
di svago per trovare il tempo di
partecipare ad una riunione, ad una
coniL-renm, ad un comizio. Non vo-
gliamo più vivere nella ignoranza
come abbiamo vissuto lino a ieri.
Vogliamo collaborare alla ricostru-
zione dell’ltalia, e lo dobbiamo per
noi e per i nostri ?gli che voglia-
mo veder crescere liberi, onesti c
felici.



\ \ I l l 1 1 I I I 1 I I I Il I I 1 114 11qu 1»th I I 1111/1 1m; [mi ”111/11 I?I/WII/I/WIII/l/ov/I/rM/I/ma

VITA DEI. MOVIMENTO



ntt lit”: v... tua... atti: iv-
Uni: giovane maestra venne a conoscenza che
alcuni bambini del suo rione non potevano lrc-
queutttt i. mai. ptttitt- . gentttitt tutto ttei.
i'ttttpouthtitta ti. provvederli ti. ttttpt ptt utttte,
ti. itbtt pet tttttitttt, m.
t pt—se .ttttttttitttittttttte un. buona tttttit.
tiva: organi/là una scuola gratuita eLl invuò l

bttttbtttt t tttqttetttttit. ittoitte s. pmttttti una



lavagna. si provvtde tli carta, pcnne.inchiostro,

libri. si nrmò rli buoni: volontà, ecomc risultato,
gli alunni che In uri primo tempo erano cinque.
ora sono quaranta. F. bisogna vedere come sono
niÎezionati alla loro maestra.

M. ptac. ttcotdttt ttt queste mitmttt ti pttttto
metodo tll insegnamento che essa impiega. lista
ti; pet tsetttpttt, dei problemi ti. quatto gittata:
ttt tttt. ttttttgittt composti tit sci pttsonqtibtb.
ho. la mamma e 4 bambini) Il babbo è il solo
che lavora e percepisce una paga x,l.a mamma
spende tanto per far da mangiare, tanto per la
luce. tanto per la casa ecc... quanta può nspnt-
miare al mese In mamma?

Come componimento poi, csuceru temptedt
sforzato i bambini a descrivere ciò rlie vedono;
rammento il tema seguente: «descrivi ciò che
hai visto alla l'asta del primo maggio ì.

Est. si itttttttiette spcsso . dtscottete con i
suoi llul’lnl e, tra lci e loro, SI è stabilita così
una viva corrente di simpatia.

ittvttttttto tutte le nostre icttttti t pttntitte
ti. queste .ti titte buone "tutto“ le ttttti. t-t
permetteranno di l'at conoscere ai nostri bimbi
il volto di un'ltnlin che non sia quella truce dcl
fascismo Ignorante.

I)” Arti/ii”.
onpttmtoi.

Un gruppo di giovmi maestra si riunito il turno
ptt ttttete tttt dopo.ttttoi. ptt le titst. elemen»
ittt ed titutte tttts. mtdtr. Àlolte mamme the
hanno tutto ti. lare e non possono sempre i...

-gttttt . loro ltamhini. che Spetta ttt comttttttttt.

ti. tttttt t toiott, tttttttto bttt itete di tipeti.
tttttqtttiit e btp gutdttt. mi pittoio locale titt
le giovani maestre si slorzano rli rendere sem-
pre plù attraente.

Per i nonri saldati

Come niutlrt‘ i nostri combattenti? Alcune n-
gazze che si ”univano per lmpll’ll’c a lavorare
i miglta, ititttto deciso di tttcomtttmte tttt ti.
adatto innate pttt di ttittttotttpuvuom rare
i. ittttt .cettimtntc nettttno tttattteti qu. mi.
ptt t nostri tombtttctttt. E": quindi cottitipttt
opera potremmo un pò di confortoiquellt clit-
per noi combattono.

Ila [Vu/10” mt'tm» C/tt'ttt‘tt.
Una ncuoln di luglio

Si è aperta una scuola di taglio e cucito gru-
tuiu, tlirciin da una volenteroso evalenie mae-
sttt. uttitsttm. i molte donne che impareranno
il taglio geometrico e la pratica del cucito que-
st. inizittv. incontrerà un gnttdetavam partite
5t pmptttt. ttt. titto scopo, Aiiutuoitttetttnpu
confezionati indumenti da distribuirsi poi ai bam-
liirii dei molnliiuti e a quelli del none che m
avranno più bisogno. Chiunque si voglu iscn‘lerc

ti titoig. id. Dc Mittett, vtto s. cuttio 36

Riviera di L‘hiaiii.


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