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Numero 7 del 2015

Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA


Foto: Salute, informazione sinergie. Speciale Expo, Donne in campo - CIA
PAGINA 23

Testi pagina 23

21Luglio-Agosto 2015DONNE IN CAMPO/SPECIALE EXPO
o piuttosto un progetto sul microcredito specifico per la ca-
tegoria, senza dimenticare l’importanza degli incentivi all’im-
prenditoria “rosa”. Insomma, le donne rappresentano una ri-
sorsa essenziale e possono rivelarsi un driver vincente per lo
4continua
ROSSANA ZAMBELLI,
direttrice di Cia, quali sono le
caratteristiche femminili in agricoltura
che apprezza maggiormente?
Nel nostro Paese un’azienda agrico-
la su tre è condotta da una donna.
Questo dato è in constante crescita
da circa 20 anni e non mi sorprende,
perché si sviluppa in un contesto so-
ciale che sta mutando. Tanto in Ita-
lia quanto in Europa. In agricoltura il
pragmatismo femminile rappresenta
una caratteristica decisiva che ap-
prezzo molto. Del resto, la velocità di pensiero e decisio-
nale sono doti innate che la donna ha costruito portando
avanti, quotidianamente e nei secoli, molteplici attività. Mi
riferisco non solo alla gestione e la crescita della famiglia,
ma anche agli aspetti legati alla produttività.
Come è cambiato il ruolo delle donne in Cia e nell’agricoltura
negli ultimi decenni?
Molto. Questo è oggettivo, è scritto nella storia. Il cambia-
mento in Cia è coerente con quanto sta avvenendo a livello
di rappresentanza politica, oltre che nei gruppi dirigenti più
in generale. Fino agli anni ’80 l’attività politica e sindacale
esprimeva sostanzialmente leader di sesso maschile, oggi
non è così. In Cia la presenza di dirigenti donne è ampia.
In agricoltura il discorso è diverso, all’interno dell’azienda
agricola, in particolare quella “familiare” la donna è sempre
stata leader “ombra” dell’attività, ma da 20/30 anni a que-
sta parte si è affermata alla luce del sole, mostrando una
grande capacità nella gestione commerciale e di fidelizza-
zione presso i consumatori-clienti.
Qual è il valore aggiunto che le donne portano, come
agricoltrici e come dirigenti, nel mondo dell’agricoltura?
Un recente studio del Censis, realizzato con la nostra col-
laborazione, ha evidenziato che due aziende di identiche
caratteristiche realizzano fatturati diversi in base al sesso
e l’età del titolare che la conduce: giovani e donne garan-
tiscono performance di fatturato più elevate. Il valore ag-
giunto sta lì. La donna è tendenzialmente innovatrice, ri-
esce a mettere a frutto la sua particolare sensibilità sulle
questioni che si trova ad affrontare. Fondamentalmente
reagisce in modo più costruttivo e veemente alle crisi e alle
difficoltà, insomma si deprime difficilmente.
Ritiene che la presenza delle donne negli organismi dirigenti
sia numericamente adeguata?
Le dirigenti della Cia hanno meritato il ruolo sul campo,
nessuno ha regalato loro posizioni di vertice. Al contrario,
in un contesto “dominato” da uomini per decenni, le don-
ne hanno sempre dovuto dimostrare quel qualcosa in più.
Ad onore del vero, mi piace sottolineare anche come la
nostra associazione “Donne in Campo” da sempre, abbia
riscosso il sostegno e l’apprezzamento di tutti i dirigenti
uomini della nostra organizzazione, anzi gli stessi si sono
sempre adoperati perché quella realtà associativa cre-
scesse, in uno spirito di totale collaborazione. In fondo,
come è giusto che sia.
sviluppo e la crescita economica del Paese perché dimostrano
quotidianamente di saper fare impresa e di farla anche molto
bene: peccato che siano una risorsa ancora non adeguata-
mente valorizzata.
GIOVANI E DONNE
GARANZIA DI INNOVAZIONE
Il segreto del successo delle donne?
Reagiscono meglio alla crisi e non si deprimono
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