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Numero 8 del 2014

Viaggiatrici


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PAGINA 37

Testi pagina 37

31Luglio-Agosto 2014
EU
RO
PA
(20%), o anche il risultato ottenuto da parte dei Tory
di Cameron, o ancora quello degli estremisti dell’Ukip
britannico (31%), possiamo tuttavia indagare se il trend
del riequilibrio fra i generi sia positivo e/o diffuso nell’O-
vest dell’Europa.
Inoltre, consultando lo storico dei dati pubblicato sul
sito del Parlamento Europeo (http://www.risultati-ele-
zioni2014.eu/it/election-results-2014.html), è possibile
osservare la percentuali di uomini e donne per ciascun
paese, in diacronia, eletta nelle precedente elezioni.
Questi dati ci consentono di rilevare alcune eviden-
ze soprendenti. Se è vero che in Austria, Germania,
Belgio, Olanda, Regno Unito e nelle due nazioni del-
la penisola scandinava, Svezia e Finlandia, si attesta
una crescita tendenziale della rappresentanza femmi-
nile (dagli anni Ottanta ad oggi), può colpire constata-
re che la percentuale di donne europarlamentari in un
paese come il Lussemburgo sia al di sotto del 20%
(dato quantitativo che fa regredire il paese, addirittura,
al 1979!); o peggio, che in Irlanda poco più di una pre-
ferenza su dieci favorisce la candidatura di una donna.
La situazione della Grecia (in cui ha prevalso il par-
tito della Sinistra Europea) è alquanto incoraggiante:
dopo un brusco picco
in basso al 4% di prefe-
renze femminili in Parla-
mento, nel 1989, ad oggi
la situazione è in ripresa,
dato che la rappresentan-
za femminile, attualmente,
supera il 30%. La stessa
percentuale di donne, al
contrario, può dirsi stabile
da circa un ventennio per
la Francia - dove eviden-
temente la forza politica
delle donne non è così vincolata all’alternanza di colori
e simboli.
Il Partido Popular e L’Alleanza Progressista sono le
due coalizioni maggioritarie nello scenario spagnolo,
scenario politico entro cui le donne hanno acquisito,
inesorabilmente peraltro, forza e importanza dagli anni
Novanta ad oggi.
Una situazione analoga la si ritrova in Portogallo, dove
una coalizione Democratica di Centro ha affiancato il
risultato del forte Partido Socialista.
l’Italia, infine, in questa cornice di generalizzato riequi-
librio fra i due sessi, pur non smentendo la tendenza
suddetta, va forse meglio rappresentata in un quadro
più minuzioso e particolareggiato che consideri le sin-
gole liste.
Anzitutto, salta subito agli occhi l’assenza di rappre-
sentanze femminili per le tre liste di: Lega Nord, NCD e
SVP. Per quanto concerne Forza Italia, solo il 30% delle
preferenze designa candidature femminili (4 donne su
13 eletti). Un maggiore bilanciamento fra i sessi lo si
ritrova nella lista del Partito Democratico, che con 17
uomini e 14 donne registra il 45% di rappresentanza
femminile. Percentuale ulteriormente accentuata per il
Movimento 5 Stelle (9 donne e 8 uomini), mentre dei 3
eletti nella lista di Tsipras 2 sono donne.
ELEZIONI EUROPEE 25 MAGGIO 201
donne elette al netto delle opzioni

SEGGI U D % D
PD 31 17 14 45%
M5S 17 8 9 53%
FI 13 9 4 30%
LN 5 5 0
NCD 3 3 0
L’EU TSIPRAS 3 1 2 66%
SVP 1 1 0
TOTALI 73 44 29 40%


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