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Numero 3 del 1944

Ragazze partigiane. Eroiche nella lotta, tenaci nella Resistenza


Foto: Ragazze partigiane. Eroiche nella lotta, tenaci nella Resistenza
PAGINA 10

ARTICOLI PRESENTI IN QUESTO NUMERO

Ricordi di scuola

Incitamento alle studentesse a continuare a credere nella libertà sperando in una scuola nuova

di Redazione Noi Donne
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Testi pagina 10

l.



Il ga-dgagge (Ì Gialla ,,

Caro C Noi don1.e 2,

Noi giovani de'll Unione delle Ragazze
d'ltaliag ti consideriamo ormai come il
(nostra) giornale ed abbiamo già i111-
parato a rivolgerci a te con la יִducia e
la conיִdenza con le quali ci si rivolge ad
una mamma. Del resto, siamo tutte brave
יִgliolo. sai. e piene di buona volontà, e
il compito di far da mamma a tante cen-
tinaia di ragazze non sarà poi tanto pe-
naso. E adesso vorremmo raccontarti un
po’ di noi e dei nostri circoli, che sono
ai il nostro orgoglio, ma detto a te in
conיִdenza, ci dànno tanto da fme che ci
faranno venire i capelli bianchi.

Dunque i circoli, qui a Roma. sareh-
bero 24. Infatti le distanze sono grandi.
i mezzi di trasporto ridotti e sarebbe dif-
יִcile ad una ragazza frequentare un circo.
lo tronno distante: allora abbiamo diviso
la cittì in 24 zone e dato ad ogni zona
un circolo. E יִn qui. tutto bene. ma in
realtà non è cosi.

In ogni zona le ragazze si sono iscritte al
loro circolo. e numerose anche; ed in certi
rioni i lunghi elenchi di nomi. cognomi, inv
dirini si sono trasformati in tante ragaz-
ze in carne ed ossa che ai muovono. cer-
cano una sede. poi la puliscono. porta-
no dei mohiti. ed intanto la frequentano.
la fanno più bella con la loro presenza.
studiano, chiacchiernno, si divertono. di-
scutono. ln altre zone. invece. lunghi
elenchi sono rimasti elenchi e le ragaz7e
non si vedono.

_ Tu che esoerienza ne hai. avrai già vi-
sto che nelle primo zone sopra citate cl
sono delle ragazze che hanno capito che
i circoli non nascono da aè. ma che sono
loro. solo loro. le ragazze del circolo,
bon le loro proprie forze che debbono
costruire giorno per giorno la loro sede.
Le altre invece aspettano che tutto sia
fatto. eppoi verranno all’inaugurazione.
Ma in nuesto modo il circolo non sarà
mai oronlo. "i ' m'

Però non devi credere che oues‘e ulti-
me siano numerose. Molte ragazze hanno
capito queste cose e le hanno messe in
pratica. Ahbiamo cercato le sedi e le al)-
biamo trovate per alcuni circoli. per altri
siamo in trattative: numerosi corsi di lin-
gua. italiano. cucito e taglio. stenografip
e dattilograיִn sono iniziati:

Per il nrnuimo numero ti invieremo
gli indirizzi gli orari e i giorni dei corsi
perché tutte le ragazze possano venire ad
iscriversi. t

Per une-la volta ti diamo l’indirizzo di:
rircoln Cinnicolenle — Circonvallazione
Cinnicolense 61. e l’orario dei corsi:
lunedì mercoledì e vpnprdi: ore 15-17
gru-<0 di tnplin: ore 17.18 r-nrso Supcrin.
r!" ore 12.10 nnrsn di inn'pse.

Martedì viovedî e sahatn:
licenza p'nmpntare'

o" 16.17
ore 1748 stenrwraיִs-
ore 18-19 corso di francese.

Il Ci1colo del Cclio hri onganìzzoto
presso il sig Bonanno via Gallia 57. dei
corsi (li inglese. tutti i martedì c sabato
dalle 18 alle 19.

La palestra della Scuola << DDn Bosco )
a Montcsacro è a disposizione delle ade
renti a] Circolo Cimanile i lunedì e gìov
vedì dalle 7 alle 8

A Pietralala. il Circolo delle giovani si
riunisce per il momento in un’aula della
scuola. Sono in corso le prove della far-
sa «Uno strano risveglio >>. Le giovani
hanno fatto anche il loro giornale mu-
rale.

Per tutti i circoli:

Al Liceo «Visconti». piazza del Col-
legio Romano. mercoledì alle 17.30 lette—
ratura italiana, venerdì alle 17.30 lette-
ratura russa.

I corsi sono gratuiti per tutte le ade
renti ai circoli.

La quota per le altre ragazze è יִssata
a lire 30 mensili. Marisa Musu



«Noi donne» (maura buon lau'ìrn alle
ma rze {Ii quarti rirco’i mi o/frc l‘osp'la-
litri delle sue colonne a tutte [e aÃŽ/re.

Jez'cora’z' dz' scuola

Ora che possiamo scambiare libe-
ramente le nostre idee, voglio an-
zh'io dire due parole alle mie com-
pagne di scuola che spero mi legge-
ranro. Quest'anno, a vero dire, non è





stato per noi un « anno scolastico»,
ma un periodo dì lotte e di batta-
zlie. Vi ricordate, quel giorno in cui
Anna Maria obbligò una ragazza a
Zogliersi il distintivo della GIL? Tut-
te partecipammo a quel gesto, tut-
te sentimmo che era ingiusto e pro-
vocatorio portare sotto i nostri oc-
:hi il segno del tradimento e della
vigliaccheria, mentre vedevamo ’tl

WW'

60W“



Alnhinmo puhhlil'uln ncl numero
scorso la lu-ltorzn lll 111m lnt l‘lre ope.
rn ì chn intorno-Mova i svnlimcnli di
11n:1 grnmlc quantità «lì ”mozzo. in cui
si chicttcvn cl11- tu spurt w-uì ‘ mosso
alla porlntn (li tutti c lll\'01llSS(‘ sano
pztssalempn c igienico non solo per le
pcrsnnc ahhicnti ma nnche pcr chi vi.
ve rtcl proprio lavoro. F. a loggcrc quel.
la lcltcrn 4*01‘10 molli onori rlì razaz.
ze v‘hanno palpitaln e più di una ra.

gazza è nmln'ta a’l circolo pinna rti
sogni di palestra perfettamente nttrez.
lato, di splonrlirtt compì (la gioco, di
hci maglioni colorati, di puro le di
premi. Purtroppo invece In ragmzn en.

t11sîz1stn si è m'vili’la, ha Visto che
c‘erano poche possibilità: la gui‘rrfl
ha distrutto in mezzo a tantn altre

cose anche, molta parte dcll‘a‘ltrwza.
tura sportiva rlcl nostro par-so, Non
solo mancano le coso più indispcnsa.
hìlì. come il r-iho e il vnsliarìn. ma non
si trmann scarpa sportivo. non palle
da tennis o palloni. non pattini. ecc.

È allora? Allnrn niente sport?

T‘1irlenlomnnle no, una solnz1onp c‘è
P. dohhtnmn trovarla. Trovarlo nel nn.
slrn spirito dl iniziativa. nel nostro
entusiasmo e nella nostra capacità
di orgnnîzmrct.

Primo di tutto nello sport esistono
due Rspnttt ossenlinli che nc formano
la principale attrattiva: il primo è la

rtostro paese dilaniato, lacerato dai
nuovi vandali. Sottrivamonascosta-
mente. e in quella sofferenza, a po-
:o a poco, abbiamo sentito nascere
in noi qualcosa che non avevamo
mai conosciuto prima: un sentimen-
to di unità, di solidarietà che ci
stringeva in una volontà sola: dare
il nostro aiuto a quanti lottano per
liberare il popolo italiano dalla
schiavitù fascista, fare della scuola
un luogo di lotta contro gli invasori
Fu allora che qualcuno si iscrisse
alla Unione degli Studenti italiani e,
quando ricevemmo la parola d'or-
dine che doveva unire in una lotta
Comune tutti gli studenti romani,
non esitammo un istante: tutte as-
sieme boicottammo le lezioni nei
giorni stabiliti, lanciammo manife-
stini incitanti alla lotta nelle scuole,
all'università, nei cinematooraיִ. nel—
le strade. Tutte ci sent’mmo italia—
ne, amanti della libertà, felici dl
combattere e di soffrire per essa.
La scuola tornava ad avere per noi
un signiיִcato.

Ricordate, ragazze,
oegn02.

Ora attendiamo l'apertura delle
nostre scuole con la speranza e col
desiderio di trovare in esse un clima
rtuovo di libertà, una volontà di stu-
diare, di imparare per renderci utili
alle nostre famiglie ed alla patria.

tl nostro im-


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