Numero 7 del 2006
Violenza: in bocca al lupo
Testi pagina 44
luglio - agosto 2006 noidonne44
Sarà anche una vecchia storia, millevolte ascoltata, quella di Pinocchio,
ma nell'allestimento del genovese Teatro
della Tosse, con quei costumi allegri e
sbrindellati da povertà endemica, la
spigliatezza e l'estro della narrazione,
zampilla con freschezza e lascia intatto
il fascino del viaggio e dell'avventura
del burattino più discolo del mondo.
Questa volta le peripezie di quella birba
del figliolo di Geppetto, che ammaestra-
to dalle più terrificanti esperienze, si
trasforma in un ragazzino in carne ed
ossa, sono state infilate nella navata
tutta severità solenne della chiesa goti-
ca di Sant'Agostino a Genova.
Lo spettacolo si è svolto nel grandio-
so corridoio centrale intrecciando come
in una rappresentazione medioevale la
materia religiosa con elementi profani e
popolari. Nelle navate laterali si erge-
vano le postazioni scenografiche, una
profusione di pezzi grezzi assemblati e
trasportati su ruote in funzione di azio-
ne condotta con il ritmo baldanzoso e
la tempestosa fantasia tipica della com-
pagnia genovese, ma in piena adesione
allo spirito dell'autore e nel rispetto del
racconto (i bambini, si sa, non ammet-
tono deroghe).
L'impostazione delle diverse scene è
apparsa studiata con cura per asse-
condare gli spostamenti del pubblico.
Nella buffa via crucis si sono visti i
bambini rabbrividire e deliziarsi e i
grandi hanno trovato con gusto nel
bel testo screziato di toscanità e nelle
sue illustrazioni i risvolti e i significa-
ti più nascosti della storia. Vestiti con
vesti strampalate da figli di un'Italia
miserella e contadina, accompagnati
dalle musiche originali di Nicola
Piovani suonate dal vivo da Franco
Piccolo, gli attori hanno sostenuto con
allegria i loro ruoli: Pietro Fabbri, un
Pinocchio che inquieta e interessa per
la sua carenza di tratti infantili, la
Volpe e il Gatto, impagabili gestori
finanziari imbroglioni (Enrico
Campanati e Alberto Bergamini)
Valentina Picello, graziosa e senza
inutile glamour nelle vesti frusciati
della Fata Turchina.
Lo spettacolo, diretto da Tonino
Conte, avrà vita lunga. Dall'eccellente
compagnia sarà riproposto anche in
edizione estiva, sotto le stelle, in qual-
che grazioso centro di vacanza del-
l'entroterra ligure.
Corri, corri, Pinocchio
Teatro della Tosse
da Genova è iniziato il cammino
estivo dello spettacolo
dedicato al burattino
più famoso del mondo
Mirella Caveggia
Suzzara
Canti in scena per Maria Goia
lo spettacolo di Ivana Monti per ricordare una donna di valore
Tra le innumerevoli iniziative per il
centenario della Cgil, lo spettacolo
dedicato a Maria Goia ci interessa in
modo particolare perché dedicato ad
una figura femminile di spessore. Ideato
e diretto da Ivana Monti, lo spettacolo
ripercorre la vita di Maria Goia (Cervia
1878-1924), segretaria della Camera
del Lavoro di Suzzara (MN), il cui
coraggioso impegno di sindacalista
CGdL, di educatrice, femminista, pacifi-
sta, fu sempre legato all'azione politica
-socialista riformista- di Giacomo
Matteotti (Fratta Polesine 1885-Roma
1924). Di forte impatto le musiche e i
canti di protesta dell'epoca, riproposti
attraverso il coinvolgimento assai ben
orchestrato del Gruppo Padano di
Piadena, del Coro delle Mondine di Novi diretto dalla Ma Giulia Contri e
della Filarmonica Città di Carpi diretta dal M° Leonardo Tenca, che ridanno
voce alle grandi lotte sociali sostenute dalle classi lavoratrici ala fine dell'ot-
tocento. Il Regno d'Italia andava allora trasformandosi da paese agricolo-
pastorale a paese industriale e dopo l' "inutile strage" della prima guerra mon-
diale (1915-18) cedeva all'avvento del fascismo e alla affermazione della sua
dittatura con l'assassinio di Matteotti (1924). Con Norma Midani e con
Tommaso Barbato quale aiuto regista, lo spettacolo ha debuttato in prima
nazionale a Suzzara, anche con la collaborazione dell'Arci Airone e della Cgil
di Mantova.
Isa Ferraguti