Numero 3 del 2006
Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne
Testi pagina 43
noidonne marzo 2006
noidonne pag 43
Incontriamo ladonna che firma
il festival Woma
Jazz da ammini-
stratrice pubbli-
ca, primo ed
unico festival jazz
esclusivamente al
femminile nel
nostro paese. Donatella Clerici assesso-
ra del Comune di Formigine, in provin-
cia di Modena, ha tante idee e tutte di
grande rilevanza.
Ci vuole parlare della genesi di que-
sto importante avvenimento?
Nel novembre del 2004 abbiamo rice-
vuto una richiesta di patrocinio per
Woma Jazz da parte dell'organizzatore
Rodrigo Vacchi, l'amministrazione ha
aderito più con curiosità che consape-
volezza della portata dell'avvenimento.
Nel 2005 come assessore alle Pari
Opportunità e Turismo ho ritenuto
importante inserire tra le attività del
mio assessorato questa manifestazione,
ritenendola unica ed originale nel suo
genere, ma estremamente efficace per
cominciare a diffondere la cultura di
genere e contemporaneamente promuo-
vere la mia città. Le difficoltà di tipo
economico sono state molte perché l'uti-
lizzo di fondi per la cultura porta sem-
pre ad una riflessione che riguarda la
necessità di privilegiare in primo luogo i
bisogni sociali della città. Ma anche in
periodi economicamente non floridi
investire in cultura e progresso vuole
dire investire sulla speranza per un futu-
ro migliore. Su questo principio ho insi-
stito e sono riuscita a far ripartire il
Festival. D'altra parte Il Woma Jazz
oltre ad essere una manifestazione cul-
turale è firmata "donna" e questo gli dà
una doppia valenza.
Un festival jazz al femminile fa
intendere che possa rientrare all'in-
terno di un progetto più vasto dedi-
cato alla creatività di genere. E' così?
Il Woma Jazz è una manifestazione
dove l'espressione artistica e la creativi-
tà di genere trovano la piena esaltazio-
ne. Le donne artiste e non, che si impe-
gnano in qualsiasi attività, hanno la
capacità di esprimere una loro autenti-
cità unica di essere "donne" il che le
rende creative ed originali. Il festival
jazz è solo l'inizio di un percorso che ha
come obiettivo la "visibilità" delle
donne.
Altri progetti sulla cultura di genere
con altri comuni?
Il comune di Formigine è inserito nella
commissione "Pari Opportunità" del
distretto ceramico che comprende i
comuni di Sassuolo, Fiorano e
Maranello. Sono previsti alcuni progetti
che riguardano: la sensibilizzazione
sulla violenza alle donne, cultura di dif-
ferenza di genere all'interno delle scuole
oltre ad iniziative specifiche per il 60°
anniversario del voto alle donne.
Di questi tempi si fa un gran parlare
di donne in politica. Che cosa rap-
presenta la politica per lei?
La politica è la scienza e l'arte di
governare uno stato, ma anche lo stru-
mento per esplicitare, affrontare e risol-
vere i bisogni e le aspirazioni di un
popolo. Per me che provengo da una
esperienza studentesca ed universitaria
per certi versi irripetibile rappresenta la
possibilità di provare ad affermare prin-
cipi, valori che ritengo debbano far
parte stabilmente del patrimonio comu-
ne contro un vezzo che invece tende a
destabilizzare tutte le conquiste politi-
che, sociali ed umane che si sono otte-
nute con lotte strenue e sacrifici umani.
Riesce a conciliare la sua vita priva-
ta e la sua vita professionale con
l'attività politica?
Fortunatamente l'opportunità di "fare
politica" è arrivata in un momento "giu-
sto" della mia vita familiare e professio-
nale. Insegno Igiene e Microbiologia in
una scuola superiore. Ho due figli, una
già ben avviata sulla via di una buona
professionalità e un altro che ha intra-
preso da poco gli studi universitari, mio
marito svolge una professione che lo
impegna molto. Tutto questo mi dà il
tempo necessario per svolgere le mie
attività di Assessora al Turismo, alle
Pari Opportunità ed al Decentramento e
Partecipazione. Purtroppo ho dovuto
togliere un po' di tempo alle mie letture
preferite, al teatro ed al cinema, ma mi
rifaccio nei fine settimana e nei periodi
di vacanza in cui queste attività e la
vicinanza dei miei cari mi ritemprano
adeguatamente.
Che cosa ne pensa della proposta
delle quote rosa per le prossime ele-
zioni politiche?
Parlare di quote rosa nel 2006 è uno
scandalo. Siamo oltre la metà del cielo e
credo sia normale che il almeno per il
50% del parlamento sia rappresentato
dalle donne. Innanzitutto perché la voce
di tutti, cittadine e cittadini, possa esse-
re ascoltata ed inoltre è indubbia la
diversa sensibilità che caratterizza il
genere femminile dal maschile nell'af-
frontare i vari problemi e a cogliere le
varie sfumature degli stessi. La presenza
di uomini e donne almeno in egual
misura non solo arricchirebbe il dibatti-
to politico ma soprattutto sarebbe
espressione di una democrazia reale.
Possiamo dire che esiste un approc-
cio di genere anche su questo tema e
che dove ci sono donne esiste una
maggiore attenzione alla cultura?
Penso che dare importanza alla cultu-
ra non è prerogativa esclusiva del gene-
re femminile, sono diversi gli esempi di
uomini di cultura, intellettuali, artisti,
letterati etc. che si sono impegnati affin-
ché le menti degli uomini potessero man-
tenersi vitali e soprattutto capaci di
pensare in modo critico ed autonomo,
ma credo altresì che da troppo tempo la
cultura ha espresso un pensiero unico
quello maschile. Reputo pertanto che la
cultura attuale non possa vantarsi di
aver offerto una visione libera, totale e
critica del mondo, la mancanza del pen-
siero femminile rende il mondo zoppo e
lento nel suo processo evolutivo. Quindi
credo che solo le donne più degli uomini
sentano con gran forza il desiderio di
costruire in modo armonico il pensiero
universale della vita. L'educazione alla
cultura di genere fin dai primi anni rap-
presenta l'unico strumento per arrivare
al suddetto obiettivo.
Quando lo swing ha i riccioli
Intervista a Donatella Clerici
Graziella Bertani
a Formigine il primo e unico festival diJazz tutto al femminile