Numero 7 del 2006
Violenza: in bocca al lupo
Testi pagina 36
luglio - agosto 2006 noidonne36
PERU'
Le donne ottengono il 30% dei posti
nel nuovo parlamento.
Le ultime elezioni politiche peruviane
del 9 aprile hanno portato la rappresen-
tanza parlamentare femminile al 30%.
E' una dato molto interessante che
colloca il Perù, insieme ad Argentina,
Costa Rica e Cuba, tra i paesi della
Regione latinoamericana e caraibica
con la maggior rappresentanza parla-
mentare femminile.
Sono passati 51 anni da quando è
stato concesso il voto alle donne e que-
sto risultato è il più alto tra quelli mai
raggiunti dalle donne nella storia della
Repubblica peruviana.
Questo esito positivo è conseguenza
di un lungo dibattito sul tema delle
quote riservate alle donne come mezzo
di discriminazione positiva e del conse-
guente approdo ad una nuova legisla-
zione.
Secondo i dati dell'Unione Parla-
mentare delle Donne, il Perù si colloche-
rebbe al diciassettesimo posto a livello
internazionale per la presenza di donne
in parlamento.
La lista dei paesi che hanno la rap-
presentanza femminile più alta è guida-
ta dal Rwanda con il 48,8% dei posti,
seguito dalla Svezia con il 45,3%, Costa
Rica con il 38,6%, Norvegia e Finlandia
rispettivamente con il 37,9% e il 37,5%.
L'Italia ha il peggior dato dell'Unione
europea con l'11,5% degli scranni occu-
pati da donne, addirittura al di sotto
della media mondiale che è del 16,6%.
BRASILE
Una nuova legge trasforma l'omofo-
bia in un reato equiparato alle discrimi-
nazioni razziali
Il progetto di legge 5.003/01 sembra
avviato verso l'approvazione finale.
Proposto dalla deputata del PT (Partido
dos Trabalhadores) Iara Bernardi, pre-
vede che la discriminazione sessuale sia
trasformata in reato al pari delle discri-
minazioni razziali. In Brasile nel 2005 e
all'inizio del 2006 è stata messa in atto
una campagna molto aggressiva contro
gli omosessuali che è addirittura sfocia-
ta nell'uccisione di alcuni esponenti del
movimento gay. Quest'ondata di violen-
za ha spinto il governo brasiliano ad
intervenire e a proporre la legge in que-
stione. L'eventuale approvazione della
legge sarebbe un fatto molto importante
nel contesto latinoamericano dove il
machismo è ancora molto radicato. "Si
tratta di una grande vittoria", ha
dichiarato il Frente parlamentar pela
livre expressão sexual (gruppo che riuni-
sce 85 deputati e 9 senatori e coordina-
to da Iara Bernardi), "poiché dimostra
che è possibile adattare la legislazione
brasiliana a un processo di innovazione
nel quale sono comprese e riconosciute
le differenze di orientamento sessuale e
di genere. E anche perché gli stessi movi-
menti sociali Gltb (gay, lesbiana, trans-
exual y bisexual) considerano l'approva-
zione di questo progetto prioritaria per
garantire la piena liberà di espressione
sessuale affinché non vi sia alcun tipo di
discriminazione evidente o velata".
URUGUAY
Presentata nuovamente una propo-
sta di legge sulla salute riproduttiva
Il 30 maggio è stata presentata nuo-
vamente alla Commissione Salute del
Senato uruguayano una proposta di
legge sulla salute riproduttiva. L'atto di
consegna è stato accompagnato da una
manifestazione dei movimenti sociali
che hanno formato un presidio per
appoggiare l'iniziativa.Secondo un'in-
chiesta realizzata nel 2004, il 63% della
popolazione uruguayana è a favore di
una legge che regoli l'interruzione volon-
taria della gravidanza ma sembra che
l'opposizione ferrea del Presidente della
Repubblica Tabaré Vasquez stia iniben-
Mujeres, voci di donne dal sudamerica
In breve dall’America Latina
Nadia Angelucci