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Numero 3 del 2006

Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne


Foto: Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne
PAGINA 33

Testi pagina 33

noidonne marzo 2006
noidonne pag 33
Sono proibiti gli specchi, alle finestre
(solo nel patio) non ci sono vetri, non
c'è riscaldamento.
Il cibo fornito dal carcere è insuffi-
ciente e limitato; le ragazze integrano
con frutta e verdura acquistata con i
denari ricavati o da alcuni lavori arti-
gianali che svolgono o provenienti dalla
famiglia (quando c'è e se non ha più
bisogno di loro) o dalla solidarietà di
persone che hanno conosciuto la loro
situazione. I denari che arrivano sono
utilizzati in comune.
Da qualche tempo le ragazze possono
frequentare i laboratori di informatica,
di pittura e di manualità. La Biblioteca
del carcere è dotata di pochissimi volu-
mi, ma le ragazze sono riuscite a costi-
tuire un nucleo di libri da passarsi.
Vedere Milagros, 35 anni compiuti in
ottobre, undici e mezzo trascorsi in car-
cere, altrettanti da scontare, uscire dal
padiglione per recarsi alla lezione di
informatica (nel padiglione accanto)
con lo zainetto (un sacchetto di tela con
due corde) in spalla produce grande
tenerezza, pare una studentessa che va
a scuola.
L'assistenza sanitaria è molto scaden-
te. Si ha diritto ad una visita alla setti-
mana ma non esistono né materiali né
medicine; la visita ginecologica (in un
carcere femminile!) viene effettuata solo
una volta ogni tanto e comunque su
richiesta. Se si rileva la necessità di una
visita ospedaliera possono passare due
o tre mesi prima che sia disponibile
l'ambulanza.
Le ragazze uscite dal carcere incon-
trano una realtà molto difficile; tutte
avevano pensato alla conquista della
libertà come massima aspirazione possi-
bile, si sono ritrovate a dover combatte-
re quotidianamente per riuscire a
sopravvivere.
In tutto questo, la speranza e la con-
sapevolezza. La speranza di poter con-
tare sul futuro e, per quelle ancora in
carcere, la consapevolezza di poter
avere un rapporto con il mondo esterno
in forma mediata, contando sulle visite
che arrivano da fuori ma anche sulla
propria capacità di far arrivare all'ester-
no, attraverso le relazioni, la propria
voce.
Milagros, Dominga, Nancy C, Nancy
G, Lucinda, Lucero, ma anche Lautaro,
Johnny, Bernardo, Americo, Roger, gli
altri e le altre detenute, disegnano,
dipingono, scrivono. Come donne del
Gruppo CGIL abbiamo organizzato
mostre, esponendo disegni e dipinti, e
incontri, raccontando realtà, recitando
poesie e dando lettura di lettere. In que-
sti anni abbiamo ricevuto molto più di
quanto di quanto abbiamo dato e
abbiamo appreso dignità.
Ed è a una poesia di Milagros che affi-
diamo il compito di dare conto della
volontà di conservare intatte se stesse di
ciascuna delle ragazze.
*Iole Contino, Caterina Florio,
Loretta Lo Giudice, Grazia Lombardi,
Antonella Prota Giurleo, Maria
Carla Rossi
Chi volesse mandare messaggi alle ragazze,
anche solo un biglietto, può farlo in italiano
inviando il proprio testo a: Gruppo Donne CGIL
Giambellino. Solidarietà Perù. Camera del
Lavoro. Via Giambellino 115 - 20146 Milano. I
messaggi saranno inoltrati alle famiglie che le
consegneranno alle nostre amiche
Amore ribelle
Sebbene la distanza voglia sfumare
la nostra presenza con l'assenza;
sebbene il tempo si affretti
e diventiamo vecchi entrambi;
sebbene l'avversità torturi
le nostre anime
con il delirio dello scopo;
sebbene l'errore intenda stringere
il rosso del nostro amore…
Tu ed io
avremo fatto fiorire il più bel giardino
costruito la più solida fortezza
vinto la più cruenta battaglia
e scritto la più ribelle storia d'amore.
Un gruppo di donne della CGIL è in contatto con alcune
detenute politiche che nonostante le violenze e l’isolamento
mantengono la forza di guardare al futuro
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