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Numero 3 del 2006

INSERTO SPECIALE BASILICATA


Foto: INSERTO SPECIALE BASILICATA
PAGINA 3
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Testi pagina 3

3SPECIALE BASILICATA Consigliera di parità
UN MONDO A DIMENSIONE DI DONNA
di Nino Falotico Segretario Generale Cisl Basilicata
Il bilancio negativo
delle politiche messe
in atto dal Governo
di Angelo Vaccaro
Segretario Generale Cgil Basilicata
Il quadro che emerge dal Rapporto presentato dall’Ufficio della
Consigliera di parità di Basilicata non può che indurre forti motivi di
preoccupazione per tutte le criticità che manifesta: livello di
occupazione femminile ancora molto basso rispetto alla media
nazionale, una composizione dell’occupazione che registra un alta
percentuale di “lavoro atipico”, scarsamente qualificato e con bassi
salari, di lavoro irregolare e fuoriuscita dal mercato del lavoro di un
gran numero di donne. Come CGIL siamo convinti che la condizione
delle donne nella nostra Regione negli ultimi cinque anni è peggiorata
e arretrano la sua identità, la sua condizione concreta, i suoi spazi di
potere, di responsabilità, di libertà, di autonomia. Arretrano dal punto
di vista della condizione di reddito e per gli effetti della riforma del
mercato del lavoro attuata con la legge 30/03 (definita dal governo
“una legge per l’inclusione sociale delle donne”) che introduce forme
contrattuali flessibili, senza tutele, senza un reale diritto alla
retribuzione in caso di malattia e infortunio, senza una copertura
previdenziale dignitosa e che ha in realtà soltanto incrementato la
precarizzazione del lavoro femminile. E si capisce bene come la
precarietà non incoraggi certo le donne che intendono rimanere nel
mercato del lavoro ad intraprendere l’avventura di una maternità e che
inevitabilmente saranno costrette a scegliere tra un figlio o un lavoro,
sperando di poter poi riuscire a mantenere un figlio senza lavoro.
Il processo iniziato per una parità reale fra uomini e donne nel mercato
del lavoro e nella società italiana ha subito in questi anni una battuta
di arresto. La riforma del mercato del lavoro è la conferma del bilancio
negativo delle politiche di Pari Opportunità messe in atto dal governo
basata su strumenti di sostegno individuale. Inserire le donne tra i
soggetti svantaggiati per aumentare il tasso di occupazione femminile
non deve essere il mezzo per ovviare alla scarsa partecipazione delle
donne al mercato del lavoro. La soluzione di queste contraddizioni non
è certo semplice e proprio per questo non può essere data dal
pressappochismo o da singole misure. Crediamo vi sia, invece , la
necessità di politiche complessive, anche regionali, che tengano
insieme maternità, buona occupazione, diritti dei padri e delle madri,
centralità dei diritti dei bambini, qualità dei servizi pubblici di
assistenza. Conciliare famiglia e lavoro è un problema che interessa
tutta la società, un punto chiave della democrazia e del pluralismo.
imprese lucane, infatti, ha fatto da
contraltare una persistente rigidità
organizzativa delle stesse che male
si concilia con le poliedriche esigenze
di donne che rivestono allo stesso
tempo il ruolo di madri e di mogli.
Col risultato che un numero sempre
maggiore di donne preferisce uscire
dal mercato del lavoro e andare ad
ingrossare le fila dei cosiddetti sco-
raggiati. Fenomeno che nella nostra
regione ha raggiunto punte preoc-
cupanti.
La Cisl ha formulato proposte ed
organizzato iniziative di promozione
della cultura e della pratica della pa-
rità. Ci siamo messi in discussione
organizzando il progetto “Oltre il
tetto di cristallo”, in collaborazione
con il Centro italiano femminile, le
Acli e la Lumsa, per promuovere
attivamente la presenza femminile
nelle posizioni decisionali delle orga-
nizzazioni del terzo settore e dello
stesso sindacato. È di pochi giorni
fa, inoltre, la presentazione del vo-
lume “Madri sole. Sfide politiche e
genitorialità alla prova”, realizzato
dal coordinamento nazionale delle
donne Cisl quale strumento di pres-
sione per sostenere provvedimenti
legislativi in materia di maternità. Ma
è nei luoghi di lavoro, al fianco delle
donne, quotidianamente, che la Cisl
è impegnata, con zelo e con pas-
sione, a costruire un mondo che sia
finalmente a dimensione di donna.
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