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Numero 4 del 1944

Costituiamo l'unione delle donne italiane


Foto: Costituiamo l'unione delle donne italiane
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Testi pagina 2

N 01 , DONNE

llllSTl'l'lllAMl] L’llNlllNE DELLE IlllNNE ITALIANE

Il 15 settembre si è costituito a Roma il Comita—
lo di Iniziativa dell’« Unione drflle Donna Italiane >>.

Il Comitato ha approvato il seguente Appl’lIo da
diffondere ira [c donne italiane: ‘

Operaio, contadine, donne di casa, donne dei
partiti antifascisti, impiegate, intellettuali, donne sen—
za partito, cattoliche, aininate da un’unica volontà:
liberare l’Italia dai fascisti e dai tedeschi, hanno svi«
Luppato nei duri mesi dell’occupazione nazista, uii la-
voro concorde, intenso, entusiastico.

Furono le donne che dettero la possibilità a nu-
merosi soldati ed ufficiali italiani, abbandonati in ba—
lia dell’invasore, di sfuggire alla prigionia tedesca;
Id" l‘uno le donne che con slancio spontaneo aprirono
portc delle loro case ai soldati fuggiaschi, ll vc.

stia . .. . i . ,
gluZono da ciVili, h sfaniarono, li aiutarono a rag-

«..t- .i 1"'0.—'< v t . '. x ‘
‘mtjgcic i cullll oi icsistcnza c rifugi sicuri. Ogni

s: '- ato sfuggito al nemico può raccontare la solida-
rietà attiva c fraterna delle donne.

Prigionieri inglesi, francesi, sovietici, jugoslavi,
fuggiti dai campi di concentramento, trovarono
caso ospitali (love le donne erano sempre pron-
tc a pi‘cstar loro ogni cura, a sfaniarli, a nascon-
derii, ad aiutarti araggiuiigcre le unità combattenti
del loro paese. Centinaia di prigionieri inglesi pote—
rniio raggiungere la Svizzera seguendo le istruzioni
dei loro contando, grazie anclic all aiuto delle don.
iic, che si offrirono di guidai‘li per scntieri c scor-
ciatoie, attraverso il confine, all'rontando coraggio—
samente i disagi del lungo cammino e le conseguen-
z'c del loro atto.

Quando i patrioti iniziarono la lotta armata
contro l’invasorc le donne raccolscro e nascoscro
gelosamente armi e munizioni disperso, i quartieri
popolari delle città, le case dei contadini nellc cam-
pagne, si trasformarono in vcri depositi di armi,
clic, ad ogni bando terroristico dell’invasorc, vcni-
'azio nascoste con più cura. Alla vigilia dell‘azione
e‘ano spesso le donne che portavano 1c armi ailc
bande partigianc sui monti c nelle campagne o lc
conscg‘navano ai combattenti dei gruppi d’azione
ncllc città.

Altre danno, riunite in gruppo, organizzarono
l’assistenza dei partigiani; raccolsero indumenti, vi.
veri, denari; lc pin coraggiose mantennero i colle—
gamenti, prestare-no servizio sanitario, presero par—
te zul azioni di partigiani.

Le (lonnc difescro con ogni mezzo gli uomini
dalle razzie, aiutaro‘no gli ebrei perseguitati, ospita—
rono i patrioti, molte scesero nello strade manifc—
stando contro i tedeschi; le ope'aic parteciparono
agli sciopr‘i a יִanco dei loro compagni di lavoro

tieni-diamo le donne di Forlì, che chiamarono
il popolo a dimostrare contro la fucilazione (lei
gin 'ani t‘ctiilt'nti alla leva, ed ottennero il condono
della pena; lv donn'c di Roma che con la loro lotta
tilit'llllt'l't) il "pollo di Roma città aperta, durante
l‘ocr-upuziom- tedesca, che assaltarono in massa i
turni al grido «morte ai tedeschi afl‘amalori»; le
di Abbadia Si Salvatore. presso Siena.
h-nm-m pt-r qua g‘orni ia .t'ndt- Chied—‘iîn’lì
Ilîllll' A: la l'littîltllît nei trdesrhi; lc opciait- delle fah-
lnIrlnr «Ii Milano, 'I‘orino, Gcnovii. t‘, di niiincrosc
{Illl'P l'illfl rlu— Irillal'nlm rompattc durante ì grandi
srìoprri si-npl' '











l m-l titu‘lL c continuano tuttora
pt-m-vrrnnti lzi lotta ('(lltll‘t) l’occupazione nazista. In
nani lulttt contro i fnsrìsti o contro i tedeschi le doli-



ne sono stato c sono collaboratrici coraggiose, scric
c SlCut‘c dei combattenti.

Ed ora, ncllc zone già liberate dagli invasori,
memori delle loro sofl‘crcnzc c del contributo dato
alla lotta per la resistenza, non più indil'l‘crenti ed
estranee alla vita politica dclla nazione, lc donne
dimostrano di volcr sorgere a Vita nuova, rivendica.
no il diritto di difendere i loro intcrcssi.

Già in molte località le donne si sono riunite
in giuppi che hanno preso nomi diversi: Gruppi
Femminili di As ‘stcnza ai Combattenti della Libcw
razione; Gruppi di Difesa della Donna; Gruppi
licinininili Antifascisti, ccc. E’ questo un primo pas-
so, ma è necessario fare di più pur l’interesse del
pacsc. Bisogna unii‘c questi gruppi in una graiidc
organizzazione di tutto le donne italiane, unione
nazionale largamente democratica, nella quale sia—
no rispettate tutto lc . re c tutti i principii clic non
siano fascisti. che non siano contro il popolo.

E‘ su questa base di unione nazionale che le
organizzazioni femminili sorgeranno in ogni rione,
in ogni villaggio c intensiיִclnvanno la loro attività
dando cosi un nuovo impulso alla vita sociale c
politica delle donne italiane.

L’azione quotidiana dei circoli dell’Unione delle
Donne Italiano può essere la più varia e multifor-
mc. Essa dovrà sopratutlo:



1) dar modo alle donnc italiane di parteci-
pare attivamente alla vita politica c sociale del pae—
se, promuovendo l’interessamento femminile per
qucllc funzioni sociali che sc fossero csplicalc da
donne. porterebbero seri 'aiitaggi sia alla famiglia
che alla nazione; spiegare con conversazioni e con.
fercnze alle lavoratrici la funzione dci sindacati iiv
nalmcnte liberi c l’inter .c che esse hanno di iscri-
versi ai sindacali per dilcndcrc i loro diritti econo-
mici e sociali;

2) continuare con nuovo slancio l’opcra di as—
sistcnza ai combattenti ed alle loro famiglie, a
quelle dci martiri del terrore tedesco e fascista e
dei razziali e a quelle che più duramente sono sta-
te colpite dalla guerra;

3) collaborare all’azione cpu'ativa del G0—
verno denunciando i fascisti responsabili. i grossisti
del mercato nero che si arricchiscono vergognosa.
mente sulle sofferenze del popolo, nominando co»
me delcgale ncllc commissioni di cpu'azione ed in
quelle di controllo, delle donne;

>1) organizzare nidi d‘infanzia, asili per bimbi
delle lavoratrici. servizi med .i gratuiti conferen—
ze. conversazioni sui problemi riguardanti la madre
e il bambino: inviare commissioni di donna alle an—
toritìi per ottenere i locali necessari a questi scopi
sosiali; '

_ 5) svotgcre attività culturale o ricreativa or-
ganizzando corsi scolastici gratuiti per i bambini
del rione 0 del Villaggio, corsi di cucito. di ricamo.
di dattilografia, di lingue. Organizzare gruppi di
cantourcrilazmnc; feste, lotterie, concerti. rappR-
sentazioni: _letture collettive. conversazioni sui pro-
blemi politici c sociali interessanti le masse femmi-
ni l .





_I gruppi femminili si propongono cosi di crea-
re in ogni villaggio. in ogni rione circoli che of-
frano un ambiente nuovo e sano. dove le donne
senza.abbandonare lc occupazioni particolarmente
femminili. approfondiscano lo loro conoscenze (161'


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