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Numero 9 del 2016

Viva la scuola


Foto: Viva la scuola
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Settembre 2016
Oggi le banche sono fonte di co-stanti preoccupazioni, identi-ficate talora con una minaccia
da cui difenderci, se non con un nemi-
co da abbattere. Proviamo, invece, a
concentrarci su un altro tipo di ban-
che che potremmo defi nire “banche
di vita” in quanto favoriscono la ri-
cerca e mirano alla tutela della nostra
salute. Stiamo parlando di “bioban-
che”, una realtà destinata ad assumere
un’importanza crescente nella nostra
vita per le prospettive che ci apre.
Pensiamo, ad esempio, alla medici-
na predittiva che, avvalendosi degli
apporti della biologia e della geneti-
ca, è in grado di offrirci informazioni
sul nostro futuro, sulle patologie ad
insorgenza tardiva che potremmo svi-
luppare, o alla farmacogenomica che
ci consentirà, a partire dalla lettura
dei nostri dati genetici, di prevedere
le reazioni individuali ad un determi-
nato farmaco e quindi di personaliz-
zare le cure. Non solo. Lo studio delle
sequenze genetiche potrà consentire
di curare malattie gravi e invalidanti.
Le grandi potenzialità contenute in
tali indagini stanno infatti nella possi-
bilità di identificare le funzioni svolte
da un particolare gene, in ogni fase
dello sviluppo, e quindi di intervenire
per correggere geni difettosi attraver-
so una terapia appropriata.
In questo quadro si collocano le
biobanche, che non hanno alcuno
scopo di lucro, e la cui funzione è di
raccogliere e conservare campioni
di tessuti umani e di materiale bio-
logico da utilizzare per diagnosi e
ricerche, in accordo con un
codice di buon utilizzo e
corretto comportamen-
to, garantito da Comi-
tati Etici e Università,
in conformità con
le linee guida dei
documenti nazionali
e internazionali. Il suc-
cesso di tali ricerche,
in vista delle applicazioni
terapeutiche, si avvale del-
la possibilità crescente di disporre di
campioni biologici di persone con pa-
tologie genetiche o che manifestano
variabilità nelle risposte ai farmaci.
Le biobanche si sono costituite in
tutto il mondo grazie alle dona-
zioni dei malati, delle loro famiglie
ma anche di volontari sani che, con
grande senso civico, collaborano per
lo sviluppo delle ricerche su malattie
complesse, come la predisposizione
per talune patologie oncologiche, le
malattie cardiovascolari, il diabete, l’i-
pertensione, l’obesità. La Liguria, che
ospita molte biobanche di qualità -
presso l’Istituto Gaslini, l’IST, gli Ospe-
dali Galliera e San Martino - è stata la
prima regione italiana a riconoscerne
la rilevanza con un atto amministrati-
vo specifico, offrendo in tal modo un
servizio ai ricercatori per lo sviluppo
dei loro studi e per favorire la collabo-
razione internazionale tra i
diversi gruppi di scienziati.
Quali, in questo quadro
così promettente, gli
elementi di proble-
maticità?
Siamo qui, come in
molte questioni bio-
etiche, in presenza di
una tensione tra esigen-
ze della ricerca e richieste
di tutela della privacy. Come
garantire la riservatezza delle infor-
mazioni? Come mantenere nel tempo
di Luisella Battaglia
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
NELLE BIOBANCHE
I NOSTRI (VERI) TESORI
L’importanza delle biobanche per la nostra vita,
per la ricerca e per la tutela della nostra salute
LE ‘BANCHE DI VITA’
NON HANNO SCOPO
DI LUCRO E
CUSTODISCONO
INFORMAZIONI, DATI, TESSUTI
E MATERIALI BIOLOGICI
DA UTILIZZARE
PER DIAGNOSI
E RICERCHE
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