Numero 9 del 2014
			Medicina di genere
			
							
		
			
		
			
			
							
								
					
Testi pagina 5
					3Settembre 2014
SETTANTA. CHE 
TRAGUARDO...!
Sì, un traguardo non da poco. Di questi tempi, poi.... crisi economica, di valori, di orientamento, dell’editoria e dei mezzi di comunicazione. C’é altro? Sì, certo. Lo spaesamento del femminismo e dei movi-
menti delle donne, che in quanto a strade (nuove) da 
prendere - avendole prima individuate, però - non é 
che abbiano proprio idee chiare. E condivise. Insom-
ma un ‘compleanno’ importante e caratterizzato da 
passaggi non scontati, che abbiamo voluto segnare 
con gli inserti pubblicati ogni mese a partire da gen-
naio 2014. Con l’ottavo, che trovate in questo numero, 
si conclude il ciclo. Certo avremmo voluto fare molto 
di più perché la circostanza davvero lo merita e an-
che per farci e farvi un regalo più grande. Ma il nostro 
realismo non ci ha consentito di andare oltre. Per ora. 
Per ora siamo soddisfatte e vogliamo sottolineare che 
questi inserti rappresentano un’altra bella scommes-
sa che abbiamo vinto. Perché nulla ormai può essere 
dato per scontato e il vivere con orizzonti brevi - quan-
do invece la realizzazione di qualsiasi prodotto, so-
prattutto se é frutto dell’intelletto, così come la gestio-
ne di qualsiasi impresa chiedono una progettualità 
con un minimo di respiro temporale - pone continua-
mente problemi straordinari, che si sommano alle non 
poche questioni ordinarie. Particolare soddisfazione 
la proviamo perché la giovane Silvia Vaccaro - incon-
trata pochi anni fa e diventata giornalista con NOI-
DONNE (!!) - ha scritto tutti gli inserti in autonomia to-
tale, sfogliando tutti (sottolineo, tutti) i numeri di questi 
settanta anni e riscuotendo apprezzamenti anche da 
parte di autorevoli conoscitrici della materia. Lei stes-
sa ha voluto annotare nell’ultimo inserto alcune sue 
riflessioni, che ritengo preziose. É stata prima di tutto 
la passione di Silvia che ci ha permesso di vincere 
anche questa sfida, a conferma di una componente 
essenziale che ha contrassegnato le varie stagioni 
del nostro giornale, accompagnandolo sin qui. 
Sarà la passione a farci superare anche questo en-
nesimo momento di difficoltà, e sappiamo di po-
ter contare ancora sulla generosità e il sostegno di 
tante amiche. Ma ricordo a chi legge che i contributi 
pubblici all’editoria sono sempre più ridotti e che gli 
ABBONAMENTI SONO L’UNICA SICURA FONTE DI 
SOPRAVVIVENZA PER NOIDONNE.
Sarà la passione - insieme alla creatività indispensa-
bile quando scarseggiano i soldi - a suggerirci altre 
possibili modalità di valorizzare e divulgare il lavoro 
di Silvia, pagine e parole che potranno diventare for-
se un eBook, magari arricchito con altri materiali che 
potremo chiedere a chi nei decenni ha incontrato e 
apprezzato NOIDONNE. Vedremo come poterci dare 
un altro obiettivo. E raggiungerlo insieme.
Tiziana Bartolini
MEDICINA DI GENERE
Una sola, rapida, riflessione per accompagnare il Focus di questo mese, dedicato alla Medicina di Genere. É un tema che abbiamo trattato già 
e che seguiamo perché ci interessa e merita di essere 
diffuso. Questa volta lo spunto ci é venuto dal Festival 
della Salute, appuntamento nazionale che per questa 
settima edizione ci vede coinvolte come Media part-
ner e, in stretta collaborazione, coinvolte da Goodlink 
nell’organizzazione di una giornata dedicata al tema. 
Una riflessione, dicevo, sul fatto che la Medicina di 
Genere é l’esempio classico di come le osservazioni 
delle donne, le loro idee ed esigenze siano di aiuto 
per migliorare la vita di tutti. Uomini compresi, natural-
mente. E dunque, se di medicina costruita intorno alla 
persona si deve sempre più parlare per migliorare le 
cure e (anche) fare economie, non si può che iniziare 
da una medicina, una ricerca, una diagnostica e far-
macologia che tengano conto prima di tutto del fatto 
che uomini e donne hanno corpi diversi. E che quindi 
non possono essere curati e curate allo stesso modo. 
Una banalità che ha bisogno di lavoro per essere 
condivisa e tradotta in pratica.
Tiziana Bartolini