Numero 9 del 2014
			Medicina di genere
			
							
		
			
		
			
			
							
								
					
Testi pagina 18
					16 Settembre 2014
SI FA PRESTO
A DIRE DIABETE 
di Silvia Vaccaro
Un ambUlatorio speciale 
dedicato alla gravidanza 
diabetica nel centro 
specializzato “renzo navalesi”
di pisa. Un team al femminile 
per Un’esperienza pilota
Diabete, patologia diffusa. Di quello che l’OMS de-finisce come “uno stato di iperglicemia cronica sostenuto da fattori genetici ed esogeni che spes-
so agiscono insieme” soffrono oltre 300 milioni di perso-
ne, cifra destinata a raddoppiare entro il 2030 se non ci 
sarà un intervento a livello globale. I dati del rapporto IDF 
Diabetes Atlas 2013, reso pubblico in occasione della 
Giornata mondiale del diabete lo scorso novembre, ri-
portano che nel 2035 nel mondo saranno 592 milioni i 
casi di diabete e 471 milioni quelli di insufficiente tolle-
ranza al glucosio (IGT, Impaired Glucose Tolerance), lo 
stato di pre-diabete che espone comunque a maggiore 
rischio cardiovascolare, soprattutto per quanto riguarda 
la cardiopatia ischemica. Se il 2035 sembra un traguardo 
lontano, non può consolare il fatto che nel 2013 questo 
numero sia di poco inferiore a 700 milioni: 382 milioni le 
persone con diabete e 316 milioni con pre-diabete, sem-
pre secondo IDF Diabetes Atlas. In Italia i dati riportati 
nell’annuario statistico ISTAT 2013 indicano che è diabe-
tico il 5,4% degli italiani (5,3% delle donne e 5,6 % degli 
uomini), pari a oltre 3 milioni di persone. in percentuale ol-
tre il 5% della popolazione. Un numero che è andato cre-
scendo negli anni, passando dal 3,9% nel 2001 al 5,4% 
nel 2013. E se è vero dunque che gli uomini, sotto i 75 
anni, tendenzialmente si ammalano più delle donne, 
secondo uno studio internazionale molto recente, le 
donne diabetiche avrebbero più probabilità (44%) di 
sviluppare una malattia coronarica (CHD) rispetto agli 
uomini con diabete, indipendentemente da altri fattori di 
rischio cardiovascolare. Dunque, così come per altre pa-
tologie, anche per il diabete è necessario considerare 
l’uomo e la donna in maniera diversa essendo la vita 
di quest’ultima segnata da cambiamenti ormonali e 
gravidanze. In questo senso si muove il lavoro condot-
to all’interno dell’Unità Operativa Malattie Metaboliche 
e Diabetologia “Renzo Navalesi” di Pisa, diretto dal 
Prof. Stefano Del Prato. È qui che è nata un’esperienza 
pilota coordinata dalla diabetologa Alessandra Berto-
lotto che si avvale di un team multi-professionale e mul-
tidisciplinare interamente al femminile, al fine di garan-
tire alle pazienti un’attenzione a 360 gradi. Le abbiamo 
incontrate in occasione del Festival Donna&Salute (San 
Giuliano Terme, maggio). “Nel nostro centro, già dalla 
fine degli anni ’90 è attivo uno spazio dedicato alla 
gravidanza diabetica, un appuntamento settimanale le 
cui attività sono direttamente collegate all’Unità di Oste-
tricia e Ginecologia. Siamo tante donne e con professio-
nalità diverse ma riusciamo a interagire in maniera armo-
nica in modo da fornire un servizio efficiente per le donne 
che si rivolgono a noi”. Le pazienti dell’ambulatorio sono 
donne in gravidanza affette da diabete, pregresso o ge-
stazionale, ovvero insorto proprio durante la gravidanza. 
Emilia Lacaria, giovane medica specializzanda, si oc-
cupa proprio dei controlli sulle donne che presentano i 
fattori di rischio che possono far insorgere la patologia: 
“Il diabete gestazionale, che è la patologia più frequen-
te in gravidanza, può dipendere da vari fattori: il peso, 
la familiarità, l’età materna avanzata (sopra i 40 anni). 
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