Numero 9 del 2014
			Medicina di genere
			
							
		
			
		
			
			
							
								
					
Testi pagina 16
					14 Settembre 2014
CORPI DIVERSI.
cUre appropriate
visione interdisciplinare e stUdio costante per costrUire 
Un diverso approccio alla ricerca, alle cUre e alla salUte. 
conversazione con FULVIA SIGNANI
MEDICINA DI GENERE | 1
Di fronte ad una diagnosi di tumore un uomo dice come farò, invece il primo pensiero di una donna - pensando alla famiglia - è come faranno. Fulvia 
Signani ha ideato questa semplifi cazione per spiega-
re ai suoi studenti le premesse da cui parte la Medi-
cina di Genere e ci è sembrato utile avviare la nostra 
conversazione riportando un esempio di per sé molto 
eloquente e confermato dagli oncologi. Signani insegna 
Promozione della Salute all’Università di Ferrara, è psi-
cologa presso la ASL di Ferrara e ha anche una laurea 
in Sociologia della Salute presa perché “ho deciso che 
l’approccio interdisciplinare deve essere prima di tutto 
dentro di me”. Partiamo con il chiarire la differenza che 
passa tra la Medicina di Genere e la Medicina delle 
Donne, anche perché è il tema 
del suo libro:’La salute su mi-
sura. Medicina di genere non 
è medicina delle donne’ (Este 
Edition, 2013). “La medicina 
delle donne ha tradizional-
mente focalizzato l’attenzione 
sull’apparato genitale e mam-
mario, la Medicina di Genere è 
andata oltre: prende in esame 
tutti gli altri organi, conside-
rando la donna una persona a 
tutto tondo e porta a confrontare e capire le differenze 
tra i due sessi”. Questo approccio sta permettendo alla 
ricerca di scoprire “che gli organi che si pensava fun-
zionassero in modo diverso tra uomini e donne in realtà 
di Tiziana Bartolini
funzionano allo stesso modo, ma anche di verifi care che 
ciò che si pensava funzionasse allo stesso modo in real-
tà funziona diversamente”. Di più. “Per ciò che riguarda 
la salute psichica, un esempio è riferito alla depressio-
ne. Si è sempre detto ‘la depressione è donna’, trascu-
rando il fatto che l’uomo solitamente è meno propenso a 
dichiarala e mostrarla (piangono gli uomini?), ma è uno 
stato anche loro e si manifesta in modi diversi e il dover 
essere sempre super impegnati, il superlavoro ne sono i 
segni”. Da anni Fulvia Signani è studiosa della Medicina 
di Genere e la scelta di scrivere un libro deriva dalla 
constatazione che permangono fraintendimenti su alcu-
ni concetti basilari, cosa che rende diffi coltosa la condi-
visione della consapevolezza delle differenze. “Mi ren-
do conto che la defi nizione Medicina di Genere è usata 
a sproposito perché non padroneggiamo pienamente il 
concetto di genere nella sua essenza più corretta. Erro-
neamente la parola genere è usata anche per parlare 
del sesso. Sappiamo che a fronte del sesso come dato 
biologico, il genere è il derivato di implicazioni sociali, 
antropologiche, di tradizioni e della percezione di sé le-
gati al sesso biologico. La sovrapposizione dei due ter-
mini e dei due concetti diminuisce molto la potenzialità 
intrinseca del tema genere”. Nei fatti va detto che siamo 
ancora ai primi passi di un percorso che si mostra ricco 
e complesso. “Il tema è affrontato da poco e per ora 
all’Università solo in corsi opzionali. Non mancano dub-
bi sull’opportunità di uno specifi co insegnamento o se 
siano meglio seminari trasversali che toccano più inse-
gnamenti. L’niversità di Padova ha avviato una cattedra