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Numero 8 del 1945

Le donne alla conferenza di San Francisco


Foto: Le donne alla conferenza di San Francisco
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Testi pagina 3

N01 DONNE

Pane, lavoro e pace
lllìllilliLlANZA Dl lÌlRl'l'Tl] TRA lillNNE F. llliMlNl
ecco ciò chele donne chiedono ai HUUVU Governo

E’ stato יִnalmente formato, dopo un pe-
riodo abbastanza lungo di riunioni e di di-
‘scussioni, in pieno accordo col Comitato
di Liberazione Nazionale, il nuovo Governo.

Noi donne. che abbiamo visto sempre nei
C, L. N. la guida sicura nella lotta contro
i fascisti e contro i tedeschi, il sicuro di-
fensore degli interessi del popolo, non pos—
siamo che essere liete di questa soluzione.

C'è chi si permette dei commenti sarca-
stici sulla durata della crisi, sulle lunghe
discussioni avvenute, sulle difיִcoltà di rag-
giungere un accordo. Questi commenti non



LUCIA CORTI

attualmente Alto Commissario per l‘as-
sistenza ai Reduci in Alta Italia

ci turbano, Noi comprendiamo molto be-
ne che per prendere delle decisioni, dalle
quali dipendono le sorti dell’Italia e del
popolo, non e male riflettere più volte. So-
no passati i tempi. quando un capo di Go.
verno poteva portare il nostro paese alla
rovina senza chiedere l‘opinione dei rap-
presentanti del popolo. e meno che meno
del popolo stesso.

Se ci sono ancora in Italia delle persone
che giudicano questo metodo come l'idea.
le, noi donne siamo di tutt’altra opinione.
Ed e per questo che appoggeremo il nuovo
Governo che ha come suo programma la
rapida convocazione dell‘assemblea costir
tuente, la rapida preparazione delle elezio-
ni amministrative,

Noi vogliamo poter esprimere יִnalmente

la nostra opinione sulle decisioni che im-
pegnano l'avvenire nostro e dei nostri cari.

e siamo certe che il Governo ce ne dara al
più presto la possibilità,

Al Governo che sorge vogliamo presenta-
re sin d’ora alcune rivendicazioni. Noi chic.
diamo che esso nomini a posti dirigenti
molte donne, tutte quelle che ne hanno la

capacità. e che già lo hanno dimostrato.
Che si afיִdino ad esse cariche di respon-
sabilìta nei Commissariati della Materni-
tà ed Infanzia, dei Reduci, dell'Assistenza,
dell'Alimentazione, perché siamo certe che
le donne vi lavoreranno meglio e con più
coscienza di quanto non abbiano fatto יִno
a ieri purtroppo molti uomini.

Noi chiediamo al Governo una rapida ed
efיִcace epurazione. Che il problema del-
l'epurazione interessi giustamente le donne
ce lo hanno dimostrato le recenti dimostra-
zioni avvenute nell‘Italia del Nord contro
le lievi condanne inflitte ad alcuni delin.
cruenti fascisti.

Noi chiediamo al nuovo Governo di dare
si, lavoro ai reduci, ma di non togliere per
questo il pane alle donne. Cio si potrà rea-
lizzare procedendo rapidamente alla rico-
struzione del nostro paese distrutto dalla
guerra, togliendo ai iaseisti le ricchezze ru—
bate al popolo.

Noi chiediamo al nuovo Governo di rie



AMELIA DELLA PORTA
è stata ministro per l' enza e per il
collegamento con le organi 'zioni di mas-
sa nel governo provv orio nella
Val d'Ossola




volgere tutte le sue cure all'infanzia, ”1.3::
minacciata moralmente c יִsicamente,

Al Governo che attuerà questo program
ma, noi donne daremo lutto il nostro n.1“

poggio.



NÒN “"DIMENTICHIAMÈÒ

«VEDRAI MORlRE TUA FIGLIA»

Rolla rivisto l'ammex Irmicuisos le donne di
Francia lìlll ano il loro I0. iile illlo di am-n-
en contro il maresciallo l’éiam.

Innumerevoli sono i palrioli i-nmlmnuni il mur-
lc dal traditore; innumerevoli i romagnoli ai nu-
' e i deporm





ira gli airori «pismli. qut‘slu i'ilr i-ipurlium"
ci Sclllln
gli zig

il più illl’fll' In selvaggia (eroi-iii (ll'-
ni non si è urre—lum nemirim dammi





nio
  • arei-ami, mi runllm di Mm.
    in una rolla. i mi" '-

    «Dopo mi l
    (love lui ‘rinrliiu





    ni mi linuerono, mi ioriuramno ("un un ferro
    rovcillc, mi ruppcru i dem' nIi mia-m ,nilu
    iesia ii ('Llol'u l‘iEHl’iiU, \mio. u: l|||lu i0 non




    parlavo.
    «Un giorno minimum, mio יִglia nella llliil
    culla. lrùnn .nu due umile in i-rur'
    e mi d. m- non pnl'lcr ‘. mi”; nio'
    lnzl יִglia 31““) i lliui orchi, ronn lu Murlomm‘
    Mia יִglia piangeva, uridvll per il duim-v i .












    darli grididono: ” M 'c . p . '. l"
    svrnni. Quando mi l‘l ibi, mia Iigliii. mm l‘ir-
    cnla franco—c iunocenlei cm inurlau,

    "i...”





    vmorim NENNI
    MARTIRE DELLA LIBERTA

    Ancora un nome si aggiunge alla gin.
    riosa lista delle martiri per la libertà.

    In un lontano campo di German
    Auschwitzi dopo aver eonu’ciuio gli o
    ri della prigionia tedesca. c spenta.
    tima degli stenti c delle malattie. quc
    giovane la cui viizi liil dall'infanzia si (.‘l
    scontrato con la tirm iiii fasci: a, I'ocu mi.
    ma di morire. aveva saputo che i ledl‘schi
    avevano fucilato suo marito.










    A Giuliana Nenni. nostra infatil'ubile col.
    laboratricc. c alla sua famiglia. esprimiamo
    le nostre più vivc condoglianze.

    Ricorderemo Vitloria. (-nn Norma l‘ralel»



    \'i'l"l'lil{l.\ Nl-INNI





    li. l‘lHl Lln; Varchi. li- son-liv Hzllfr lrlim
    Bandiera. l'ailice "A Eddl‘m, con iuiie iv
    alire nostre sorelle. morir per in liiwi-iil

    rive in eterno.

    m ._,—........,_._._w__.


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