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Numero 6 del 1945

Lasciato il fucile ricostruiremo le nostre famiglie


Foto: Lasciato il fucile ricostruiremo le nostre famiglie
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Testi pagina 5

lLl lilli

ÉllΩ \\

L‘autore di questa novella è Luigi Pirandello, scrittore siciliano che ha. da.

to nelle sue opere l‘immagine viva della vita dell‘isola e lla fatto conoscere l‘ani-

mo appassionato della sua gente.

Nisia. Grosso borgo affacccndalo,
su una striscia di spiaggia,

Molta indulg'ema bisogna avere pcr
gli abitanti di Nisis, perché non è
mollo facile essere onesti quando si
sta male.

Cova in quelle case oppresse_ lane
più che case, un tristo tanto umi.
do e acre. che corrompe n lungo a"-
dare ogni virtù, Coucorrono a quei
sta corruzione della virtù. cioè a crc<
scere il tanio. il maialetto e le galli.
ne. e. non di rado. anche qualche
Icnlpiccinnlc somareilo. Il iumo non
trova siogn e lislaglla in quelle time
u nnnezrn sofיִtto c pareti. E che
smorfie di disgusto fanno dalle slam.
pllCtZB fuligginose i santi protettori ap.
pesi a quelle pareti!

Gli uomini lo sento"omello, im
hrigali e imbestiati come sono tut
lo il giorno sulla spiaggia o sulle
navi; le donne. lo sentono; e ne so-
no come nrralzbiatc. e pare che que.
stn loro rabbia sfoghino facendo יִ-
gliuoli Quanti ne fanno! Chi dai
doci. chi quattordici. chi sedici... Ve.
ro è poi che non riescono a tirarne
su più di tre o quattro. Ma qltciii
che muoiono in lasce aiutano n cre-
scere c u prendere stato quei tre o
quattro, non si sà se più fortunati
n slortuunti; chè ogni donna. subito
ilripo la morte d'uno di quei יִgliuo.
li. corre all'ospizio doi trovnlrlli c
se ne prende uno. con in scorta di un
libretto rosso_ che vale per pntct'c
imni trenta lirc al mese.

Tutti i mercati di teln e d'nltre
blu“: sono a leia maltesil Anche
se miti in Sicilia. sono maltesi. n Ai
dnrc dal Maltese» vuol dire a Nis
andnrc a provvedersi di tela. E i mal.
tcsìr armati di mezzaczinna, lanno
n Nisin nffaroni: l'anno incetta di quei
libretti rossi! dànno per ciascun li.
bretto duecento lire di roba: un c0
redo da sposa. Le ragazze a Nisia I
rnnrìtano tuttc eosi.coi libretti 1054
si dei trovatclli. a cui le mamme I“
compenso dovrebbero dar il lane.

Il pagamento del baliatico ai mal-
tesi è ormai a Nisia tradizionale

Milrcngrt Rosa. . grida l'csab







lotr.
Presunta. risponde i] inrtitcsc.
Marenxa Roxa De Nicoiao è lilmo.
iii .il Municipio di leia. Dir più di



vent'anni llutrc l'usura dei mnltei
ton "mi serie quasi illllllcrrntlu (I
truei l:i)rl'l|| "mi



Quanti יִglìuoli le sono morti
fasce? Non ne ricorda più il numi:-
ro neppur lei. Ne ha tirati su quattroy
femmine, Trc le ha già meritate. or...
ha la quana spoea

Ma non si sa plu se sin donna n
stroיִnaccio. Tanto che i maltesi. o.
cui si è rivolta per le tre prime ii.
gliuole. si sono riיִutati per questn
quarta di farle credito.

.. Gnora Rosillu. non gliela late.

lo? Non gliela faccio io?

Si è sentita offesa nella dignità di
bestia per tanti anni buona per m7.-
zn e per latte e. poiehè on si d-
scutc con i taciturni mail h.. str'
lato ferocemente davanti alle boliv-
glie.

Basta. Rosa Mircnga ha trovato al.
la יִne un maltese di semnd'ordine.
un maltesino principianlrx il quale. Ic
ha promesso di Cial'le un po' per voli
n. non, come al Solito, duecento
re di roba, ma centoquarantn.









Lo
sposo della sua יִgliuola e i suoi pa.
renti se nc sono accontentati, c si
sono stabilite le nozze.

Ora il trovatcllo affamato. cnlm u-



na specie di sacco sospeso con l
cuccia n due funi in un nugolo dt .
la tana. .strilla da tnmlc a sera. c
'l'uzza, la יִgliuola fidanzata di R0 r
Marengo, in all'amore. tnllvclsn col
promesso sposo. ride. cure il MIO
corredo e. di tanlo in tanto. tira In
cordicella legata a quella culln pri-
milivn c ln fa dondolare.

Bisogna benc che Tuzm si m.
gni ad andare a nozze con qilfllil
musica di strilii disperati Se cxsr.
non avesse dovuto riposare. questn
volta mamma Rosa. in coscienrur non
avrebbe preso nll'ospieio un trova.
tello. L'ha preso per lci; il birnho
Piango per lei. perche pùflsrl fare ul-
l'amore.

ll promesso sposo. del resto. che
è uno scaricato" di bordo, viene di
sera quando è יִnito il lavoro del por-
lo: e. se l. xcrata e bella. mammzt.
יִgliuola c frtlnnznto se no vanno su
l'altipiirno a rcsplrrlrc il rhiaro tli
luna: (' il trovatcllo rìrnnne n gillllìl-
re solo ni buio. nella tann spunta,
soapr‘so in quella apncic di rtllm. l.o
entono i vicini non .unnioso lnxti-
dio e con angoscia. e, per pu ‘ lut.
ti (l'accortlm gli augurano In mmlr‘.









Levinln propria il ves-pirn. quegli
urrlli illllllrlmlli_
|7i lNlH- il prnrellrnri rr'lin In—lr.









dio e sbuffa c grufola; o se nc in-
quietano. raccolte sotto il iomu‘ lo
galline.

Su, plccino. lascia dormire il por-
chello grasso, che ha Sonno; lascia
dormire lc galline e il vicinato. Cre—
di pure che te lo darebbe il latl':
mamma Rosa. se. ne avesse; ma non
ne Ira. Se di le non ha avuto pietît
la tua mnmma vera. la tua lnamnm
ignota. come vuoi che ne abhia lci.
t’ltc deve averla invece per la sua fl-
gliuolr’t? Lascinln respirare un po" las-
sù. dopo una giornataccin di rudi
fatiche. c bearc della gioia della svn
יִgliuoln innamorata. che passeggia
sotto la luna. al brnccio del promcs.
m sposo. Se ni sapessi clic lutninoA
so velo. trapunte di rugiada e tutto
sonoro di trilli argentini. stende la‘iur
"a lassù! E יִorisce spontaneo in
quc"rncanto delizioso un desidltl’io
nccornto di bontàA Tuzza si promet-
le in cuore di essere una mamma n.
morosn per i suoi piccini_

Miracolo. Dì rit rno dal thiaro di
luna mammrr יִgliìuoln e fidanzato
trovano, una scra. nclln tann un gran
silenzio

n Zitti per rarità! raccomanda
la mamma ni יִzlnnzrlti che vorrei).
boro illdtigiarsi ancorn ri-conversnrc

7.itti. si; tua Trim mi" pus, trnt.
tencrc i0 scrlllri di corto rìsritinc .i
qualche r-nroln (in: Il יִdnnznlo l—
surrn all'orecchio. Parola o bacio)

Mn che! Il bimbo non si svegli:
per iii-m“. riininrc. Eppur.z li. il mir.
no cosi Iiovt-r che i ' n svegliar-
lo il volo tli una rnos a. Malntlla Ro.
sa se ne Cositrtlla; guarda lll’lld cul.
la; allunga canta una mano rlila frov.
tc del piccino u subito caccia un
arido.

’i'uzza corre tnn il fidanzato rimane
perplesso r- sgomento davanti in por.
ln. Che gli grida mamma Rosa) di
venire a scioglie-r0 in ircltn c luria





rs







una tlnllc funi chr- reggono sospe-
sa ril "mio in culla} r: pttvt'ltè} sir
lìrcsln, prsto' E illlma mamma

Rosa. prima chi: il vicinato nccorril.
iialzn lt-i su llnd s ugioln c strappa la
lune. uritlnnrlrr n 'l'uzzn di imrnrc l
rutirtit'ilui_



('Irt- disgrnvin' l'l
sirrlppitlru rllissà ionio! S‘è
r- il hixnho i— crnlntn rin].
I.r ruliit. cri ì- lnnrln' t'ho rlisurrrriri'

\ii.r tlllllr :- .rululrrl Non l\.| lll"\||-

r... ll‘lll-I. iii-«un ll\'l(i”. ru-ssnnn .un

rIi -u rlI:1l





NOVELLA .S_|C:I“LIANQ

maccalura qucl catlnverilto. Ha sol-
lnnlo una magrezza che itlelllc ri-
brezzul s

il medico necroscopo, dopo la vii
situ. se ne va. facendo spollucee e
smusatc. C'è tutto il vicinato che at.
testa a una voce che il bimbo è
morto di farne. E il promesso sposo
pur sapendo in quale angosclit devt'
essere Tuzzar non si in vedere_ Veni
gono invece. fredde. fredde, piano
piano. con le labbra cucite. la mam-
ma di lui c una sorella lnnl’ilata. per
assistere alla scena del maltese_ del
maltesino principiante. che pionrlin
furibondo nella tana n riprendersi In
roba anticipata, Rosa Marcnga -r«-
pita. . slrat'cin i capelli. si dà run-
natc sulla L‘lccia c pugni sul petto.
ci scopre il seno per far vedere che hl.
latte ani-oro. e invoca pietà e miist'»
ricordin per la יִgliuola sposa. ehc
le si conceda almeno un comporto
יִno alla sera. il tempo di rorrcrc dal
sindaco. dall'assessore c dal medico
dell'ospirio dei trovatelli. per curitàl
per carità! E scappa via, così g'
dando‘ tutla scorduffata. con ic brac
cia per aria. accompagnata dai luni
e dai יִschi dei monclli.

Tutto il vicinato ò in it'rmcnlt) Ii‘i
davanti alla portai. allorno ril nmitw
sino r-hc s'è piantato di gllrlt’tlla riiln
sun mhn. i itllìl sorcllrt t' alln mailin-
rlcl iidnnlalo. chc vogliono vcht—rc cc.
me andrà rr I'rnirr- quella slori
vicina carìtntevole è cntrntn nclln tn.









un c ('nll l'aiuto di 'i'uzzn che si
xxiiiulh in litcritnt'. lvn v veste- il
curlrrvc ino.







l.'riltcsu è lunga. l vicinato si strin.
La. si stancano i patcltli (lei fldnnzn-
to e tutti se ne vanno aliC loro carte.
Solo il maltcsino lesta lì di guardia.
inamovibile.

Si rialiollano tutti davanti la lmr—
i'a sul far della scrn. all'arrivo dr-l
carro funebre municipale che traspor'
tr-rà il rnortìcino nl cimilcro.

Lo hanno già inchiodato nella pic.
roln lari. d'aiìr'! lo sollevano pr—r
introdurlo nel rnrro. urlando. tra ,in
urli di meraviglia c altri la - o liv
schi dalla ioila. sopravvicnc raggi
lc c trionfrtntc Rosa Marnngn con
brntlio un altro lmvntcllo.

Emilriv Eccolo! grida. "in.
slrnndolo rin lontano alla יִglia che
itirritlc lrn In Incrim IllI'Illrt: li
rlllll'lllr' lr—n mente ni









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(lllll.



vvìrr



terrr.


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