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Numero 6 del 1944

Le donne hanno diritto al voto


Foto: Le donne hanno diritto al voto
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Testi pagina 6

u

Noi DONNE



NUOVA GIOVENTU’ D’ITALIA

Dal diario di Rita. Cappelloni, partigiana

Sedici anni, sottile e forte, due belle
trecce, un uso allega; cm: qu'JÃŒCuu volta
assumi: una esgzmcsmne s.-.ui.i.ncn’.;e
concentrata: eccwi Rita, bambina di
mcrcuteiio presso resal‘u, che ha. vissLto
m ou... ”siano... avventura, n'a comincino 1
iיִuvùdli ed .i cumulo ul iunsni mesi di
יִoca. ma Lunigiana.

Net uno [umano Il“ I" momi pacino agli
Appennini, m guerra aveva pomata poca Cu”l'
Mamo-mo, i vivun erano su,/Ic.mu., ma . 510‘
va... aovctano usi-ero: nuscou., peÃŽCIIe "0"
valcvunu mùiwrc nelle “le tedesche...

l'un: anno-lavano I. panion'... ma i0 non
potevo maura-04m u 043.1 cui; tua. i comudi
e u 0.1.: a. 11.0 "slum-ma.) di guuer...x m

iwcraz'ume, qua/11:0 lunll altri p'cr (111.5!!!
iumloiatado m una dopo aver suljcrio in lav
ma u xi 1reaao._.

UUJI luca ldàcla la casa, saltando dal
baicvne, con pericolo di rompersi .i coi-
lo. uammma n Lungo in oirczione di
Monte nei-une, nena notte renna, tra si.
aioerl Strani e Bil strani rumori del 00—
scu. m... ud. paura.

lo. questa parola, la conosco per sièniיִcu-
lo a non pei caparnenza.

Buio temo iiiezzoswrno, יִnaxmente, in—
contra una pattuglia. di {in—prigionieri
monte'nexnm. xnesce a rarSi ricoiicscere
per la ragazza. cne na assistito due loro

' compagni lenti, an'ospecale dei paesa-
to, nice che VkOi venire a. vi.erc c..i par-
tigiani su i. monti ed è Xence di essere

_acc=ttata.

Aobraccun‘ il capo manterranno. dai Eran-
di 1mm e dai mnm bruschi di soldalo. '

A casa xxa‘nanto la tuga era stata
scoperta.

Mi cercarono dai partigùuii.

IL man-no cupo venne "LO [multo per
portarmi a casa. blues: per mule ras—ano
ma. no oro andata, quando non mi Iuceuano
mancava ai numi. 4.“: mia rupula, co."-
pruo pare/m Luca/co lana, amunn‘) ed mio
I‘d-g, mi. saridò per la [n‘a o mi portò dai
partigiani.

Attraverso le parole di Rita, qui e al—
trove, intravedlamo tutta la vita di que—
sti villaggi maremmani, stretti intorno
ai loro partigiani in comunione di tuoni
e di auetti con essi. Le banoe marchi-
giunte sono torniate di italiani e di sla—
vi. di ragazzi nei luogo e Cl veccnl mi-
litanti anoixascistl di Sicilia, di Sarde-
gna, di Piemonte. Tutta l'Europa in ar-
mi contro il tedesco è un po' rappresen-
tata dal piccolo” distaccamento « SbalJì-
grado r col quale Rita (a ii suo “ingresso
nelle ille partigiane. E’ felice, si trova
subito «come n ci. Ione sempre. dala».
Aiuta n preparare lipranzo, rattoppa la.
biancheria e intanto impara. nomi, ordi-
namenti e a. manexxiare il c mitra. x.

E viene subito una. grossax prova per
la ragazzina iuggiasca. La mamma vuol
portarsela a càsa, è salita lassù per que—
sto. La vediamo attraverso le parole di
Rita. questa povera mamma disperata e
minacciosa. Se Rita non vuol tornare. la
mamma non la cercherò. più. Rita pian-
Ce tutte le sue lagrime, ma la. mamma
deve scendere sola dai monti.

La brigata non fa vita comoda. Cl è
difיִcile” riassumere in poche righe le
dense pagine del diario di Rita. sono ve-
re e proprie battaglie, azioni di rastrel-
lamento a cui si sfugge per un miracolo
di astuzia e di sangue freddo. sposta-
menti,'vigilie di tensione e d'allarme. A
Rita, con tuo grande dispiacere, i com-

pagni non permettono di combattere: le
vogliono troppo bene. Ciononostante. e
sempre presente ai più duri momenti
di lotta: staffetta portnordini. addetta
ai pezzi. vlvandlera, Mentre la sua pat—
tuglia è in pcrlustrazione per raccoglie-
re l rifornimenti sqanciat' dav‘i aoropia—
ni inglesi, viene c‘rcondata dai tedeschi
e dai fascisti. Accovacciata. immobile
sotto un cespuglio, lungo un pendio er-



L, . Rito Coppeno‘nl

boso. che è al centro della battaglia, Ri-
ta resta per dodici ore. mentre יִschia-
no le pallottole e crep.tano le mitra.-
giiatrici. ha rame e una. sete rabbiosa;
per calmarla tiene in bocca una medae
rglìetta. d’argento.,Ha il fucile, ma non
può sparare perché la individuerebbero:
che rabbia!

Inיִl) . al favore delle tenebre e della
nebbia. riesce a sguscmre nei baco, sיִo-
rando le sentineale nemiche. Racconta—
re le peripezie di quella notte (piove a
dirotto per giunta) l'incontro con altri
compagni dispersi la riorganizzazione
del gruppo, ci por rebbe troppo in la...



come se pure vclessilno seguire Rica in
. batte le fasi della sua vita di partigia-
na. La brigata si sposta: ora verso l‘E—



Ogni donna italiana sia ubbonaic
a " Noi Dorme n. organo dell‘Unione
delle Donne Iialianel

flumlizìoni dell'abbonameniu

Un anno . . . . . 140
» n sosieuìiore 300
Sei. mesi . _ . . . . . . 70
» » sostenitore . . . 150
Tre mesi . . . . , . . 35
» » sostenitore . . . 75



milla. ora nelle Marche; segue le istru-
zzon; degli Alleati. con cui e in collega-
mento. E Rita nelle giornate tranquille,
scuou paracadute, lava. cucina, ascolta. le
spavaide canzoni dei ribelli e parla. di
politica. con gli amici montcnegrmi.

n‘ai-rive di altre due ragazze, Lola. e
Mina, non le è molto gradito; si è abi-
tuata ad essere viziata da. tutti, ad es-
sere la piccola amica. di tutti e non vor-
rebbe novità... I suoi « papà » la sgrlda—
no perciò, qualche volta.

Siamo ormai in luglio: quanti ponti
ratti saltare, linee telefoniche tagliate.
binari divelti.

Lu radio parlava di noi. i partigiani del-
lo Marche.

Gli alleati sono vicini: il distaccamen-
to decide di passare le linee.

E' יִnita l'epopea, comincia la grigia
storia della ricerca. degli appoggi, di
una sistemazione per tutti. a Roma. Par-
tono' per le loro lontane terre, gli Slavl:
il fratello di Rita. torna nelle Marche,
per ritrovare la famiglia che sa disper-
sa dalla (urla tedesca.

Rita, in casa di una zia, è di nuovo
una ragazzina come tante. Ma viene al—
l'Unione delle Donne _a dire che vuole
continuare a lavorare nelle retrovie. E
ci lascia il suo diario.

.ll coloro che mi lu'ono compagni, pndri
e amici, che xempre ricorderò, perché sempre
mi ricordino,
spernnm .li.rivederli in una IluI.a libera. uni-
Iu. indipendente.

É 'uscîlo l'Opuscolo u Eroina
del Secondo Risorgimento,
d’Italia». prima delle odlilonl
u NOI DONNE n x





Elîde Botleiln .prcatò assîslcnza o curo al
feriti dello Bunde_“ltaile, o Poggîo Mirino

questo pagina dedico con lai.


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