Numero 5 del 2014
Europee, come e perché?
Testi pagina 8
6 Maggio 2014
Il mondo della scuola è
la migliore cartina di tornasole
per misurare il grado di laicità
della società italiana. È nella
scuola, infatti, che di tanto in
tanto scoppia un contenzioso
fra l’anima clericale e l’anima lai-
ca. L’ultimo capitolo di una lunga
storia sconfortante nasce con le
migliori intenzioni, cioè fornire agli
insegnanti un supporto per affron-
tare la questione dell’omofobia,
sradicare il bullismo e favorire nella
scuola un clima di rispetto ed acco-
glienza: l’UNAR (Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali) si rivol- ge ad
un’associazione di psicoterapeuti, istituto Beck, per la re-
alizzazione di una serie di opuscoli dal titolo “Educare alla
diversità”. I tre libretti, diversamente impostati secondo
l’ordine di scuola (elementare, media, secondaria) vengo-
no intitolati “Linee guida per un insegnamento più acco-
gliente e rispettoso delle differenze”. Suddivisi in quattro
capitoli (componenti dell’identità sessuale, omofobia,
omofobia interiorizzata, bullismo omofobico), gli opuscoli
- che non sono a disposizione degli alunni - possono es-
sere richiesti e utilizzati dai docenti nelle modalità che ri-
tengono più opportune. Il progetto muove da gravissimi
fatti di cronaca (suicidi ed episodi di violenza contro i “di-
versi”) nella consapevolezza che, per modificare una
convinzione culturale radicata, non bastano le leggi ma
occorre operare sulle giovani generazioni: si deve e-du-
care ovvero tirare fuori, allevare, dare forma, indirizzare.
Ed infatti il progetto “Educare alla diversità” risponde an-
che alla Raccomandazione Europea CM/Rec
(2010)5 che chiede agli Stati membri di mettere in
atto iniziative antidiscriminatorie. Si arriva così in-
fine ai famosi opuscoli che, prima della distribu-
zione nelle scuole, cominciano a circolare sul
web, e vi si può leggere: “I rapporti sessuali
omosessuali sono naturali? Sì. Il sesso tra le
persone dello stesso sesso è presente in tutta
la storia dell’umanità. Inoltre molti eterosessua-
li possono avere sporadiche fantasie omoses-
suali, così come molti omosessuali possono
avere sporadiche fantasie eterosessuali. Un
pregiudizio diffuso nei paesi di natura forte-
mente religiosa è che il sesso vada fatto
solo per avere bambini… Un altro pregiudi-
zio è che con l’omosessualità si estinguerebbe la società.
In realtà, come afferma l’Organizzazione Mondiale della
Sanità, la sessualità è un’espressione fondamentale
dell’essere umano. L’unica cosa che conta è il rispetto
reciproco dei partner. Potremmo ribaltare la domanda: i
rapporti sessuali eterosessuali sono naturali?” Si scatena-
no i siti cattolici, i politici e il Cardinal Bagnasco commen-
ta: “In questa logica distorta ed ideologica si innesta la
recente iniziativa… ‘Educare alla diversità’… In teoria le
tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discri-
minazione - cosa giusta - in realtà mirano ad istillare (que-
sto il termine usato) nei bambini preconcetti contro la fa-
miglia, la genitorialità, la fede religiosa… Viene da chie-
derci con amarezza se si vuol fare della scuola dei ‘campi
di rieducazione’, di indottrinamento. Ma i genitori hanno
ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati
esautorati?...i genitori non si facciano intimidire”. E infatti i
genitori dell’AGeSC intervengono auspicando il diritto ad
“una scuola non ideologica e supina alle mode culturali
Scuola, omofobia
e (varie) diversità
Educare alla diversità nella scuola non è facile perché ogni argomento impatta
con il tema della famiglia ‘naturale’ e dell’omosessualità
di Stefania Friggeri