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Numero 5 del 2014

Europee, come e perché?


Foto: Europee, come e perché?
PAGINA 39

Testi pagina 39

33Maggio 2013
UC
RA
IN
A
Yulia Timoshenko ha annunciato al paese la sua
candidatura alle presidenziali di maggio. Ma tra i nuovi
politici emersi dopo Maidan, c’è chi non la vuole. È il
caso di Petro Poroshenko, oligarca, ex ministro, e can-
didato favorito alle presidenziali in Ucraina. Poroshenko
ha invitato l’ex pasionaria a ritirare la propria candidatu-
ra: “Yulia Timoshenko dovrebbe capire che dopo tutti i
morti di Maidan, ci siamo svegliati in un paese nuovo
che merita nuove mentalità e nuovi politici”.
Ma la Timoshenko, recentemente liberata sull’onda
delle proteste di piazza Maidan, dopo tre anni di prigio-
nia, non intende affatto ritirarsi. Anzi, con
la solita grinta che la contraddistingue, la
“tigre bionda” sfodera tutto il suo arsenale
aggressivo per compiacere il suo popolo.
È di poco tempo fa (18 marzo) una sua
violentissima dichiarazione, nella quale
ha sostenuto, conversando con Nestor
Shufrych, segretario del Consiglio nazio-
nale di sicurezza e difesa dell’Ucraina,
di essere pronta a prendere in mano un
mitra e sparare in fronte al “mascalzone”
Putin. Non solo, proseguendo nella con-
versazione, ha pronunciato queste paro-
le: “La situazione sta andando oltre ogni
limite. Bisogna prendere le armi in mano
e andare a far fuori questi dannati kazap
(vecchio termine ucraino molto spregiati-
vo per definire i russi) insieme con il loro capo”. E an-
cora: “Userò tutte le mie relazioni, farò sollevare tutto il
mondo, perché di questa Russia non resti neppure un
campo bruciato”.Ma il passaggio più aberrante è quel-
lo in cui la Timoshenko ha tirato in ballo l’atomica per far
piazza pulita dei russofoni residenti in Ucraina: “Cosa
fare con questi otto milioni di russi che sono rimasti in
territorio ucraino? Bisogna tirargli una bomba atomica”.
Yulia T. ha il dente avvelenato. Dal 2010, col ritorno al
potere dei filorussi, è iniziato il suo calvario giudiziario.
Nel 2011 è stata condannata a sette anni di carcere,
con l’accusa di evasione fiscale, malver-
sazione di fondi pubblici, abuso d’ufficio
e “abuso di potere”, per un controverso
contratto  siglato con Mosca  riguardan-
te importanti forniture di gas. Contratto
stipulato con Putin,  senza aver avuto il
preventivo consenso del governo ucraino
- di cui lei era alla guida -estremamente
svantaggioso per l’Ucraina (ma vantag-
gioso per lei).
Appena rilasciata dall’ospedale del
carcere di Kharkiv, Yulia T. è subito vo-
lata a Kiev. Qui si è diretta subito in via
Grushevsky a deporre dei fiori sul luogo
dove erano stati uccisi i primi manifestan-
ti delle proteste, poi si è recata in piazza
Maidan. È salita sul palco, seduta su una
Il rItorno
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Yulia Timoshenko, potente ‘Signora dell ’Est’ e icona della rivoluzione
arancione è candidata alle elezioni presidenziali
di Cristina Carpinelli
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