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Numero 5 del 2014

Europee, come e perché?


Foto: Europee, come e perché?
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Testi pagina 29

da 70 anni NOIDONNE guarda al futuro
ni, straordinario intellettuale, ucciso nel 1975, ave-
va dichiarato di conoscere i nomi degli stragisti. È il
1977, l’anno cruciale, quello della morte di Giorgia-
na Masi, uccisa da un proiettile vagante durante un
corteo nel maggio di quell’anno a Roma e diventata
simbolo di lotta per moltissime donne di ieri e di
oggi. A seguire il sequestro Moro del 1978 e il culmi-
ne con la strage di Bologna del 1980. Tanti episodi e
numerose vittime in un ristretto periodo di tempo,
ancora adesso fi li scoperti di una storia colma di do-
mande senza risposta defi nitiva.
Proprio gli anni ’70, pur in un clima
politico diffi cilissimo, si compiono
passi epocali per la vita delle donne
che da tempo li attendono.
Il 1968 con la sua ondata rivoluzionaria ha strapaz-
zato l’Italietta moralista e piccolo-borghese e l’ha
trasformata in un paese più simile agli altri del con-
tinente. L’amore e il sesso sono centrali nelle pagine
del giornale e l’idea romantica della coppia sta tra-
montando grazie anche alle rifl essioni delle donne.
I rapporti tra i due sessi si evolvono e l’ottenimento
della legge sul divorzio (1 dicembre 1970) consente
di liberarsi di quel “per-sempre” che sta stretto alle
coppie che non stanno più bene. Diventano famosi,
loro malgrado, i Benassi di Modena, prima coppia in
Italia a dirsi addio. Nel 1975 arriva l’equiparazione
giuridica dei coniugi e nel 1978 fi nalmente la legge
194 sull’interruzione di gravidanza: Noidonne la sa-
luta come la meta agognata della lotta a cui da oltre
vent’anni partecipa in prima linea. Queste conquiste
di certo infatti non discendono dall’alto. Mai come
in quegli anni le donne sono insieme: sono gli anni
del femminismo, che nella sua molteplicità, rappre-
senta una luce calda in quegli anni grigio piombo.
Le donne si riuniscono e scendono in piazza. Unite
in cortei, assemblee, collettivi ad affermare la dif-
ferenza della donna, la sua straordinaria potenza
di pensieri e pratiche di liberazione. “Il movimento
delle donne ha cominciato a segnare di sé i processi
culturali e sociali. La lotta contro la società maschi-
lista è un attacco ad una concezione di una società
che porta il segno dell’oppressione del sesso fem-
minile, intrecciata ad altre forme di oppressione e
di sfruttamento.” Donne che insieme ad altre donne
prendono coscienza di se stesse, del loro corpo, del-
la loro esistenza, comprendendo che i loro proble-
mi, lungi dall’essere questioni individuali, potevano
avere una rilevanza collettiva e quindi politica.
La consapevolezza delle donne
cresce, ma non si placano
gli episodi di violenza nei loro
confronti. Ai numerosi casi di abusi
all’interno delle famiglie,
si aggiungono molti casi di stupro e
violenza di gruppo.
Si ricorda ancora il massacro del Circeo del mag-
gio 1975, passato alla storia per la sua efferatezza.
Donatella Colasanti, sopravvissuta perché fi ntasi
morta, racconterà, con parole che a rileggerle fanno
venire i brividi, del totale disprezzo per la vita uma-
na dei suoi aguzzini. Crimini fi gli della banalità del
male, della società di consumi e dell’indifferenza
dilagante, elementi che il visionario regista Stanley
Kubrick porta al cinema nel fi lm, presto cult, “Aran-
cia Meccanica”. Il regista critica aspramente anche
la violenza di Sato: istituzioni, chiesa, carcere ope-
rano violenza e repressione contro gli uomini. L’o-
pinione della testata va in quella stessa direzione:
“Le nostre carceri, degli edifi ci orrendi e inadeguati,
ospitano più innocenti che colpevoli. Su di loro si at-
tua una repressione disumana e violentissima, tale
da indurre persino al suicidio.”
Arancia Meccanica,
n.39, ottobre 1972
Daniela Colasanti,
n.42, ottobre 1975
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