Numero 9 del 2014
Medicina di genere
Testi pagina 24
22 Settembre 2014
Mara Longhin é una di quelle donne che il ‘ri-
chiamo della terra’ ce l’hanno nel sangue.
Mara è stata recentemente confermata Presidente di Donne
in Campo, associazione femminile della CIA, e l’abbiamo in-
tervistata anche per conoscere più da vicino il vissuto nell’im-
prenditoria agricola. La storia di Mara parte da lontano, come
spesso accade nell’agricoltura.”Papà aveva una ventina di
vacche, come era una volta. Eravamo sei sorelle e in due,
Sonia ed io, abbiamo scelto di continuare la sua strada. Ma
abbiamo cominciato da capo perché la struttura di papà non
era adeguata, quindi é stato un grande passo perché aveva-
mo passione ma non c’erano capitali su cui contare. La diffi-
coltà di accesso al credito é un grosso problema, ma io l’ho
superato grazie alla forza che ho messo nel progetto: ero pro-
prio convinta di volere quell’azienda. La mia azienda.. e ho
convinto la banca...Abbiamo preso un terreno vergine e l’ab-
biamo impiantata ex novo, pur rimanendo fedeli alla tradizio-
ne della vacca da latte”. Era il 1997, Mara aveva trenta anni,
le idee chiare e un futuro da conquistare come imprenditrice
agricola, consapevole delle difficoltà del cammino scelto. “La
vacca é l’animale più impegnativo che c’é nel settore dell’alle-
vamento e della zootecnia, si deve avere una grande passio-
ne per allevarla e custodirla perché ha esigenze 24 ore su 24,
deve essere munta due volte al giorno, ha problemi legati alla
gestazione e al parto e molto altro, insomma non concede
tregua. La speranza di poter condividere questo grande impe-
gno in due famiglie, riservando spazi magari per le vacanze é
stata vana perché non ci riusciamo: troppi gli impegni, e la
conduzione familiare non permette di assentarsi. Tra l’altro
abbiamo sempre aumentato le quote, arrivando a 7.000 qli
dalle mille che aveva papà, pensi che salto!”
Alla Vaccheria - è il nome dell’azienda agricola - dista pochi
chilometri da Venezia (Campagna Lupia) produce latte alimen-
tare alta qualità che per l’80% é conferito alla cooperativa e il
restante diventa prelibato formaggio fresco a latte crudo: strac-
chino, caciottine varie e mozzarelle filate a mano. La ‘casara’
é Sonia, la sorella che condivide la conduzione dell’azienda e
che “ha imparato a fare formaggi da un casaro che in due anni
le ha trasferito la sua arte, perché di arte si tratta e non solo
di mestiere”. Il formaggio é interamente destinato alla vendita
diretta e lo si può trovare o in azienda o nei mercati contadini
della Riviera del Brenta. Il chilometro zero è più che garantito,
come la qualità e la prelibatezza. “Siamo autorizzati a lavorare
latte crudo, cioè senza pastorizzazione, una lavorazione che
l’industria non può fare. Per questo tipo di prodotto occorre
avere una sanità di stalla impeccabile”. L’azienda é di 40 ettari
e della produzione del foraggio, che diventa l’alimento per le
vacche, si occupano i mariti di Mara e Sonia.
Alla domanda ‘qual é, oggi, il più pressante dei problemi per
chi fa impresa agricola’, la risposta di Longhin é immediata e
senza esitazione: la burocrazia!
“Si é passati da zero carte di qualche decennio fa ad un ufficio
che ho dovuto anche ingrandire per conservare e gestire tutto
quello che é richiesto come procedure, autorizzazioni, analisi
e così via. Io sono sempre stata convinta che la tracciabilità
sia un valore fondante e da rispettare: ti so dire cosa man-
giavano le mie vacche dal 2001, quando non erano ancora
obbligatorie tante registrazioni. Ma oggi non é possibile se-
guire le prescrizioni perché sono troppe, talvolta si duplica-
no e spesso non sono neppure chiare. Alcune richieste sono
oggettivamente incomprensibili e viene da chiedersi se chi
scrive le leggi conosce le realtà in cui devono essere appli-
cate...penso ad esempio alla legge 81 per la sicurezza, che
prevede la formazione persino a chi viene a guardare le mie
vacche.... un’assurdità. Per cui con tutte queste complicazioni
anche chi, come me, vuole essere in regola non é più certa di
riuscirci. Ma non per negligenza o cattiva volontà!”
In sostanza anche in una azienda di piccole dimensioni una
Conversazione con Mara Longhin,
confermata Presidente di Donne in Campo
di Tiziana Bartolini
AgricolturA
e ben-essere
regAli
dellA terrA