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Numero 5 del 2014

Europee, come e perché?


Foto: Europee, come e perché?
PAGINA 10

Testi pagina 10

8 Maggio 2014
Spesso si lamenta l’incapacità del nostro Paese di valoriz-zare pienamente le proprie
risorse naturali e culturali a fi ni tu-
ristici; si sottolinea che questo po-
trebbe e dovrebbe essere un vola-
no di sviluppo. In effetti, il turismo è
un fenomeno in forte espansione a
livello mondiale, ma sin dalle origi-
ni esso si è dimostrato “invadente”
nei riguardi dell’ambiente e delle
culture ospitanti, creando squilibri
e danneggiando le risorse naturali
per piegarle a esigenze di mercato.
Non solo il turismo internazionale ha
spesso mortifi cato le culture locali,
ma ha contribuito alla deforestazio-
ne, alla distruzione di habitat natu-
rali per la costruzione di strutture ri-
cettive, alla produzione di rifi uti e ha
messo in pericolo ecosistemi marini
e costieri con attività senza control-
lo. Per altro, anche in questo setto-
re, le differenze tra Nord e Sud del
mondo sono rilevanti, sia per nu-
mero di spostamenti, sia per equità
nella distribuzione dei vantaggi de-
rivanti dall’utilizzo delle risorse, che
in buona misura fi niscono a pochi
grandi operatori e non producono
un valore aggiunto per le comunità
locali. La Carta europea del turi-
smo sostenibile nelle aree pro-
tette risale al 1991. Ma
il documento che ha
segnato una svolta è
unanimemente con-
siderato la Car-
ta di Lanzarote
per un turismo
sostenibile del
1995, quando si è
riconosciuto che “il
turismo è un feno-
meno ambivalente poi-
ché può potenzialmente
contribuire al raggiungimento di
obiettivi socio-economici e cul-
turali ma può anche, allo stesso
tempo, essere causa del degrado
ambientale e della perdita di iden-
tità locali”, e quindi si è elaborata
una defi nizione secondo la quale
“lo sviluppo del turismo deve es-
sere basato sul criterio della so-
stenibilità, ciò signifi ca che deve
essere ecologicamente sosteni-
bile nel lungo periodo, economi-
camente conveniente, eticamente
e socialmente equo nei riguardi
delle comunità locali”. Contempo-
raneamente, si è molto diversifi ca-
ta la richiesta turistica da parte di
utenti sempre più consapevoli dei
limiti del turismo massifi -
cato, che non consente
la reale conoscenza
dei luoghi e delle cul-
ture locali e spesso
produce danni e
accentua le diffe-
renze tra il turista
e gli ospiti, enfatiz-
zando il divario eco-
nomico e mortifi cando
le usanze locali, piegate
alle curiosità dei viaggia-
tori. I tempi sembrano dunque ma-
turi per una diffusa consapevolezza
delle potenzialità, ma anche delle
conseguenze ambientali che i fl us-
si turistici possono avere, cosicché
Maria Antonietta La Torre*
Istituto Italiano di Bioetica
www.istitutobioetica.org
SEMPRE PIÙ SI
CRITICA IL “TURISMO
DI MASSA” E SI MIRA A
PROMUOVERE FORME DI
TURISMO SOSTENIBILE E
RESPONSABILE
IL TURISMO
ETICO
E SOSTENIBILE
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