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Numero 4 del 1952

Noi Donne VII n.4 / Maria Maddalena Rossi racconta Dolores Ibarruri

La copertina dedicata alle protagoniste del Film di Luciano Emmer ”La ragazza di Piazza di Spagna”.
Un artcolo di Maria Maddalena Rossi racconta il gesto molto speciale di Dolores Ibarruri, nota come La Pasionaria, che volle donare a Firmina Marzi,la propria catenina d’oro come riconoscimento per aver raccolte migliaia di firme contro la bomba atomica, e che ancora nel tentativo di sensibilizzare dei generali americani contro la stessa bomba, fermando il loro mezzo, era stata messa sotto la macchina.
Articolo ricco e articolato di Fausata Terni Cialente sul processo alle donne di San Severo, dopo due anni di carcere ingiusto per aver partecipato ad uno sciopero a sostegno della denuncia per la morte di un operaio di Parma essendo state prese nella sede del sindacato e riparatesi a seguito di forti provocazioni fasciste.
La novella “Quando si ama” di O.Henry, la 28° puntata del ”Ritorno sul fiume“ di Lucia Ashley, la prima puntata della “Quinta Strada” di Luciana Peverelli, ”Celestina” è la novella di Silvana Cichi.
L’articolo di Ghita Marchi su “Orrori della società americana”.
La moda che sottolinea nuovi modelli che propongono abiti a giacca .
Anna Maria Ortese inviata a Palermo all’incontro con la delegazione sovietica e racconta l’incredibile successo e le emozioni suscitate dalla presenza dei dirigenti Berezin e Timoviev.
Proseguono i fotogrammi del Film di Jean Paul Le Chanois, alla terza puntata .
Marco Viane recensisce due film sovietici di successo: Un treno va in oriente / Uomini di successo.


Foto: Noi Donne VII n.4 / Maria Maddalena Rossi racconta Dolores Ibarruri
PAGINA 19

Testi pagina 19

E mi lasciò senza indirizzo
Un film francese diretto da Jean Paul Le Chanois
Personaggi e interpreti:
TERESA: DANIELE DELORME
EMILIO: BERNARD BLIER
Prod Silver Film Disk P. D. C.
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Teresa giunge a Parigi dalla provincia. Spera di trovare qualcuno ad attenderla alla stazione. Ma non c’è nessuno; nessuno le si avvicina all'infuori di Emilio, un tassista che le offre i propri servigi. Teresa si lascia convincere. Emilio l’accompagna alla ricerca del signor Forestier, colui che Teresa credeva di trovare alla stazione. Ma del signor Forestier nemmeno la traccia! Nessuno sa niente di lui, neppure al giornale dove lavora. Qui, comunque, Caterina, una giornalista, avverte Teresa che forse potrà trovare Forestier in qualche locale esistenzialista. Intanto per Teresa è giunto il momento di confessare di non essere venuta sola: ella ha con sè un bimbo, il figlio di Forestier.
Terza puntata
17. Mentre Teresa cerca di rintracciare Forestier nell’interno del locale, Emilio, sulla strada, tiene compagnia al bimbo. Caterina, che sopraggiunge, ha voglia di scherzare sul conto di Emilio, ma questa voglia le passa quando apprende che il bimbo è il figlio di Forestier. In quel momento giunge trafelata Teresa: «Ho saputo un nuovo indirizzo, via Saida, 171». «Chi ve l‘ha detto?», chiede Caterina. «Uno, là dentro!» «Mascalzone!». «Perchè?». «Perchè non doveva...».
18. «Mi dispiace, signore, ma il tassì è occupato!» «Occupato, occupato... Non avete voglia di lavorare voi autisti, ecco la verità». «Così è, signore» risponde Emilio sorridendo.
19 «Vi ho mandato all’aria un mucchio di affari!». «Non ci badate... Ecco, qui dovremmo essere in via Saida... Dove sarà il n. 17?». «Ma che parti sono queste?», chiede Teresa, impressionata dallo squallore e dalla miseria che vede. «Dietro al macello... Parigi non turistica... Ecco il 17... è una caserma!».
20. «Il signor Forestier, per favore?». «Scala Q, in fondo alla corte, a destra... sesto piano, a destra». «Grazie! In fondo alla corte a destra, sesto piano a destra... ci vorrebbe per lo meno una pianta topografica... Il signor Forestier... Mah!!!».
21. «Mi batte il cuore». «È l'impressione delle scale!» «No, è come un presentimento, credo...». «Tutto si accomoderà vedrete... Intanto vi accompagno, se non vi dispiace, si capisce…..». «No, no, anzi, ve ne sono molto riconoscente...».
22. Alla signora che viene ad aprire, Teresa chiede del signor Forestier. «Volete parlare con mio marito? Perchè?» Le parole della signora turbano Teresa al punto che sembra colpita dà un malore. «Rimettetevi, signorina... Mi dispiace ma il signor Forestier, mio marito, non c’è. Forse...».
23. Ma Teresa non ascolta niente altro. Scende precipitosamente le scale, incurante del pericolo che corre di mettere un piede in fallo e di sfracellarsi, inseguita da Emilio che tenta di richiamarla alla calma: «Fermati, Teresa... Aspetta!».
24. «Vorrei morire!» «Ma che dici? Anche a mia sorella è capitata la stessa cosa, poi s’è sposata e adesso... Tu intanto tornerai a casa, da tuo padre... Non ti mangerà mica...». «Voi non lo conoscete». «Beh! meglio averle prima che dopo certe delusioni». (Continua)


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