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Numero 11 del 2006

Finanziaria che verrà: facciamo i conti


Foto: Finanziaria che verrà: facciamo i conti
PAGINA 19

Testi pagina 19

noidonne novembre 2006 19
Tra lavoro in casa e lavoro fuori casale donne emiliano-romagnole metto-
no insieme 14 ore in più rispetto ai loro
compagni, sono quelle che lavorano di
più in assoluto rispetto alle donne euro-
pee e una su tre lavora in orari atipici.
Sono alcuni dei dati emersi dal conve-
gno Tempopermettendo, organizzato
dal Centro Documentazione Donna di
Modena, che ha visto politici ed esper-
ti/e di urbanistica, sociologia ed econo-
mia, intervistati da Chiara Valentini
dell'Espresso. Al centro del convegno il
tempo del lavoro, il tempo della fami-
glia, il tempo urbano e la loro possibile
"conciliazione" (ovvero un modo per
metterli tutti d'accordo). Da qualsiasi
punto lo si guardi, con gli occhiali della
politica o con quelli dell'economia o
dell'antropologia, (tra i relatori anche
l'antropologo Franco La Cecla, Linda
Laura Sabbadini dell'Istat, Sandra Bon-
figlioli, urbanista e Antonella Picchio
economista, Paola Chiari del Ministero
del Lavoro) quello del tempo che non
concede tempo pare un problema da ab-
bordare con urgenza, pena l' inesorabile
perdita della qualità della vita. Ma al
convegno di Modena è stato il "sesso oc-
culto" del tempo il vero protagonista,
ovvero la convinzione che pensare e uti-
lizzare il tempo non è la stessa cosa per
gli uomini e per donne.
Secondo l'osservatorio delle famiglie
nella Pubblica Amministrazione l'80%
dei congedi parentali è utilizzato dalle
donne. Anche se un debole segnale di
cambiamento si registra nelle giovani
coppie dove il padre è più collaborativo
(ma il tempo dei padri è quello del gio-
co quasi mai quello dell'assistenza).
La rete informale (ad esempio l'aiuto
delle nonne) si fa sempre più esigua
causa l'allungamento della vita lavora-
tiva. E il lavoro di accudimento degli
anziani resta sulle spalle delle donne
più a lungo, causa l'allungamento della
vita tout court.
Il più delle volte i servizi non vengo-
no in aiuto e la mobilità complica le co-
se. Solo nel 30% dei comuni italiani ci
sono asili nido (44% nel Nord-Est il 12%
al Sud) e gli orari non tengono conto
delle esigenze diversificate degli utenti.
Insomma il problema è culturale e poli-
tico ma anche l'impresa deve fare la sua
parte e l'organizzazione del mondo del
lavoro va rivista.
Da Modena, città laboratorio per
molti progetti femminili, arriva una pro-
posta: mettersi in rete, fare avanzare il
dibattito sui tempi, incidere sulle scelte
politiche, concertare le strategie. Nel
corso del convegno è stata presentata la
Rete regionale per la conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro che conta 43
partner (istituzionali e non) del territo-
rio regionale che, protocollo d'intesa al-
la mano, si impegnano nella concerta-
zione delle politiche: dall'integrazione
dei servizi, alle soluzioni "salvatempo"
da segnalare alle donne, fino ai labora-
tori per insegnare a padri e madri a di-
videre il lavoro in famiglia. Per saperne
di più consultare il sito: www.tempo-
permettendo.info.
Il convegno rientra nel progetto
"Conciliazione: Rete regionale a soste-
gno della conciliazione dei tempi di vi-
ta e di lavoro"" cofinanziato dal Fondo
Sociale europeo e dalla Regione Emilia
Romagna (Rif PA 2004 801/Rer Ob.3
E1) promosso dal Centro Documenta-
zione Donna di Modena.
Basta con i salti mortali
Tempopermettendo
Elena Bellei
...il ritmo giusto è fatto anche di
pause. A Modena un convegno
del Centro Documentazione
Donna: prendersi il tempo
di parlare di tempo
"Io, tu, noi. Identità in cammino"
Le donne italiane e straniere
nelle scuole
Le voci di oltre diecimila studentesse e studenti,
di centinaia di docenti, di cittadine e cittadini
provenienti da tanti Paesi del mondo, le loro
storie e le loro testimonianze, hanno dato vita a
Modena ad un'esperienza corale durata otto an-
ni, volta a prevenire ogni forma di discriminazio-
ne e di razzismo e basata sull'incontro, sulla
condivisione e sul dialogo tra soggetti diversi,
oggi raccolta nel volume "Io, tu, noi. Identità in
cammino". Il libro, presentato nei giorni scorsi a
Modena, documenta attraverso narrazioni e riflessioni, il percorso condotto
dalle associazioni modenesi con la città e con il mondo della scuola, dal 1998
ad oggi, attraverso gli itinerari di educazione alla interculturalità "Io, tu, noi…
dal valore dell'identità alla ricchezza delle differenze" e la festa multiculturale
"Le città visibili". Il percorso, avviato nel 1998 dall'associazione UDI-Unione
Donne in Italia di Modena, è proseguito con modulazioni differenti, attraverso
spettacoli teatrali, laboratori di racconto e di danza, pubblicazioni, filmati, in-
contri, eventi pubblici e momenti di festa, grazie all'impegno delle associazio-
ni, al coinvolgimento della Consulta Politiche Solidali, della Consulta Stranieri,
del Centro Stranieri del Comune di Modena, del Centro Servizi per il Volonta-
riato e al sostegno delle Istituzioni, Comune, Provincia e Regione. La pubblica-
zione, realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Mode-
na, è promossa dall'associazione UDI di Modena in collaborazione con: Centro
Documentazione Donna, Differenza Maternità, Donne nel Mondo, Casa per la
Pace. Le autrici dei saggi raccolti nel volume, che hanno accompagnato negli
anni il progetto, sono: Rosa Frammartino, Gioia Di Cristofaro Longo, Rosange-
la Pesenti, Laura Cucconi, Laura Piretti.
Daniela Ricci


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