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Numero 10 del 2006

Violenza: sconfiggere la paura


Foto: Violenza: sconfiggere la paura
PAGINA 28

Testi pagina 28

Novantacinque milioni
Rapporto UNFPA
Maria Antonietta Pugliese
Imigranti sono figli e figlie, madri e pa-dri, coniugi, lavoratori e rifugiati. Co-
me la popolazione che li ospita, coltiva-
no le stesse aspirazioni e gli stessi sogni
di chiunque altro - una vita migliore e
più sicura per se stessi, per le proprie fa-
miglie e per le persone cui vogliono be-
ne. I diritti dei migranti sono diritti
umani”.
Con queste parole, tratte direttamen-
te dall'edizione italiana del Rapporto
Annuale dell'UNFPA - Fondo delle Na-
zioni Unite per la Popolazione
(www.unfpa.org) -, Daniela Colombo,
presidente dell'AIDOS - Associazione
italiana Donne per lo Sviluppo
(www.aidos.it)- ha concluso l'incontro
di presentazione del prestigioso studio
dell'organizzazione internazionale di
sviluppo. AIDOS da anni cura l'edizione
italiana del Rapporto.
La lente d'ingrandimento attraverso
la quale è stata studiata la situazione
della popolazione mondiale è quella
delle migrazioni e, in particolare, la si-
tuazione delle donne migranti.
Il Rapporto certifica una realtà che,
anche agli occhi meno attenti, è lam-
pante: l'imponente numero di donne che
si sposta dai pae-
si più poveri a
quelli ricchi e la
grave situazione
di sfruttamento in
cui spesso si ven-
gono a trovare.
Ma sottolinea an-
che la grande op-
portunità che
spesso significa
trovarsi in un
mondo nuovo, es-
sere in contatto
con idee differen-
ti, scoprire regole
sociali che pro-
muovono la par-
tecipazione.
Su 190 milioni
di migranti inter-
nazionali (e già
questo è un dato
su cui vale la pe-
na riflettere) qua-
si la metà sono
donne - circa 95
milioni - e in gran
parte del mondo sono più numerose de-
gli uomini. Con la consueta disattenzio-
ne con cui si guarda all'universo femmi-
nile però, le difficoltà specifiche che le
donne migranti si trovano ad affronta-
re, così come il grande contributo che
esse danno sia in termini puramente
economici che in modernizzazione, sono
passate praticamente inosservate. Le ri-
messe che le lavoratrici migranti invia-
no nei paesi di origini è pari a oltre 230
miliardi di dollari e, in alcuni paesi, si
collocano addirittura tra le prime voci
di entrata nel Prodotto Interno Lordo.
Questo denaro è estremamente impor-
tante e spesso serve a sostenere intere fa-
miglie: assicurare salute e istruzione ai
bambini, garantire una vecchiaia sere-
na agli anziani, rendere possibile l'ac-
quisto o la costruzione di un'abitazione
per la famiglia, coprire le spese di avvio
di un'attività, cioè elevare il livello di
vita.
C'è poi da dire che uomini e donne,
come rileva acutamente lo studio UNF-
PA, spendono il denaro in maniera di-
versa e quando le donne controllano
l'invio delle rimesse e partecipano alla
gestione del denaro tendono ad investi-
re innanzitutto per i figli garantendo co-
sì un avvenire migliore e prospettive di
vita più vantaggiose per le generazioni
future.
Senza contare che la nuova posizio-
ne delle migranti, che si trovano a svol-
gere il ruolo di capofamiglia e a garan-
28 ottobre 2006 noidonne


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