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Numero 6 del 2006

Costituzione: dose minima consentita


Foto: Costituzione: dose minima consentita
PAGINA 8

Testi pagina 8

giugno 2006 noidonne8
LE RESPONSABILITÀ
DEI PARTITI
Margherita Hack, scienziata
"Prodi ha composto
un buon governo,
ma ha trattato male
le donne. Giovanna
Melandri o la Rosy
Bindi sono state ec-
cellenti ministre e
oggi non sono state
valorizzate. La Fi-
nocchiaro si sarebbe
occupata ottimamente di Giustizia e in-
vece le è stato affidato un ruolo che for-
se è importante, ma che mi pare più
onorifico. Prodi è stato costretto, evi-
dentemente, a mediare tra mille esigen-
ze e i partiti, in generale, hanno le loro
belle responsabilità. Avrebbero potuto
valorizzare le tante e profonde compe-
tenze delle donne. Ora la nave è avvia-
ta e guardando al futuro direi che le
donne devono tirare fuori più grinta e
pretendere ciò che meritano".
POCHE RISPETTO
ALLE ATTESE
Ivana Monti, attrice
"Spero che il governo Prodi possa
emanare al più presto una nuova legge
elettorale per evitare che in futuro si ri-
petano queste situazioni. Le donne no-
minate Ministro le conosciamo e sap-
piamo che sono eccellenti. Ci hanno av-
vicinato alla politica: quando le vedia-
mo in televisione non le sentiamo auto-
referenziali ma cogliamo la loro passio-
ne. Sono poche rispetto alle attese e alle
promesse ma la qualità è alta".
QUALE IL RUOLO DELLE
DONNE NEI PARTITI?
Francesca Brezzi,
docente universitaria
"Il giorno dopo le nomine dei ministri
e dei sottosegretari devo dire che la de-
lusione è grande, dopo tante dichiara-
zioni da parte di tutti, in primis di Pro-
di, il risultato è un esiguo numero di mi-
nistre e altrettanto di sottosegretarie o
viceministre, per di più in ruoli di scar-
so peso. Siamo lontanissimi dal 50%,
ma anche dal 33% delle famigerate quo-
te rosa, che sembrava una richiesta ra-
gionevole. Dobbiamo ripetere che siamo
circondate da un sistema politico ma-
schilista? Dobbiamo constatare una
volta di più il ritardo culturale dell'Ita-
lia che scivola sempre più in basso per
quanto riguarda la rappresentanza fem-
minile? Francamente credo che non ser-
va, penso che dobbiamo invece riflette-
re ancora e poi compiere passi diversi e
nuovi. Riflettere e chiederci qual è il ruo-
lo delle donne nei gruppi dirigenti fem-
minili dei partiti? inesistente, subalter-
no, superfluo? Dopo la sciagurata legge
elettorale che ha consentito a 10 indivi-
dui maschi, forse 20 (segretari dei parti-
ti) di scegliere 600 persone da mandare
in parlamento, e anche in questa occa-
sione le donne sono poche, io credo che
serva un segnale di discontinuità da
parte delle donne stesse che dimostri che
quanto è avvenuto in altri paesi d'Euro-
pa e del mondo (Spagna, Cile Liberia)
sia possibile anche in Italia, dal mo-
mento che un riequilibrio della rappre-
sentanza non è una utopia o una chi-
mera, ma un percorso attuabile solo che
lo si avverta come una priorità. Leggo le
dichiarazioni di Veltroni e Marrazzo
che assumono l'impegno affinché il 50%
dei posti nei consigli di amministrazio-
ne delle aziende del comune di Roma e
della Regione sia occupato in futuro
dalle donne.
Perché questa non sia ancora una
promessa elettorale credo che tutte dob-
biamo agire in termini propositivi per
una prassi politica qualitativamente di-
versa. Per esperienza di contatto con
giovani donne nell'Università devo dire
con gioia che è un mondo in grande fer-
mento, dove ci sono donne che non ac-
cettano questa situazione di vera e pro-
pria emarginazione politica, ma voglio-
no partecipare attivamente alla vita
pubblica con il loro patrimonio di com-
petenze e conoscenze, quindi vigileremo
perché ciò sia possibile".
VI AUGURIAMO
DI RINSAVIRE
Udi, Unione Donne in Italia
"La domanda sorge spontanea, dopo
le nomine alle alte cariche dello Stato e
ancor più dopo la lettura della lista dei
ministri: avete idea della reazione di
Governo Prodi / 2
Brave le ministre, ma


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