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Numero 6 del 2006

Costituzione: dose minima consentita


Foto: Costituzione: dose minima consentita
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Testi pagina 7

noidonne giugno 2006 7
ma non ci basta
Anche noi ci aspettavamo di più
Bene, dopo tanti anni, cinque per la precisione,
finalmente abbiamo visto la riedizione di un
governo di centrosinistra. Dopo tanta tensione,
incertezze, dubbi, e anche molte timidezze, spes-
so eccessive verso un centrodestra sempre aggres-
sivo, è stato varato il nuovo governo.
In tutti i concitati commenti delle prime ore che
stigmatizzano la compagine dei 25 ministri e i 72
sottosegretari, ho notato alcuni commenti in par-
ticolare come si dice la lingua batte dove il dente
duole): la presenza di donne nel nuovo governo.
In prima fila a commentare la presenza delle
donne nella nuova compagine ci fa piacere vede-
re che ci sono subito Daniela Santaché, Stefania
Prestigiacomo e anche Carolina Lussanna: dal-
l'opposizione criticano lesigua presenza, "solo
strapuntini" dice Santaché. Bene care amiche
avete ragione, ma le vostre critiche fanno un po'
impressione con lo sfacelo delle quote rosa che
avete provocato, con il "codice donna" approva-
to senza sentire nessuna associazione, né sinda-
cati, né rete delle Consigliere di Parità, non-
ostante le precise richieste, che l'ex ministro Prestigiacomo ha preteso di
approvare a Camere sciolte. Intendo dire che tutti hanno diritto di cri-
ticare tutto, ma che sono ancora affezionata alla coerenza e ho una
discreta memoria, quindi lezioni di coerenza dalle donne nel primo
minuto che sono all'opposizione dopo cinque anni di rospi che ci hanno
fatto ingoiare non le accetto volentieri. Sembra comunque un costume
della nuova opposizione questo stile che vede tutto il centrosinistra
incomprensibilmente remissivo e intimidito, e non è un bel vedere.
Vedendo i commenti del centrosinistra ci si chiede chi abbia fatto le
nomine o se siano state "sorteggiate". Tutti si lamentano del numero
esiguo di donne e del fatto che quattro su sei sono Ministri senza por-
tafoglio. La delusione è veramente forte e, come dice Livia Turco, biso-
gna chiamare in causa la responsabilità dei partiti. Certo la difficile
alchimia di questa grande coalizione come sempre ha penalizzato le
donne, ma non si possono più accettare queste giustificazioni. Anche
sui contenuti c'è qualcosa che non capisco: un Ministero per la fami-
glia e affidato ad una donna! Ce n'era davvero bisogno? Non ne ricor-
do in Italia, nemmeno durante il fascismo. Al massimo qualche
Commissione ogni tanto. Il "miracolo" di una forte presenza di donne
nell'esecutivo avrebbe potuto davvero dare un immagine forte e positi-
va a questo nuovo governo. Prodi ha commentato il passaggio da due
a sei delle donne nel governo da lui presieduto: "mi aspettavo di più".
Figuriamoci noi!
Alida Castelli
CAMERA 108 elette = 17,2% SENATO 43 elette = 13,7%
Elaborazione dati a cura di Rinaldo Petricca


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