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Numero 6 del 2006

Costituzione: dose minima consentita


Foto: Costituzione: dose minima consentita
PAGINA 43

Testi pagina 43

noidonne giugno 2006 43
AVercelli si prepara il Centenariodelle 8 ore, ottenute per la prima
volta in Europa dalle mondine vercelle-
si il 1 giugno 1906. Per l'occasione si è
costituito un Comitato composto da
Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci, Soms di
Villata e Anpi. Ripercorriamo quel
cammino con l'On. Irmo Sassone, tra
gli organizzatori dell'evento.
Lei ha studiato la storia delle mondi-
ne, ce la può sintetizzare?
Nel vercellese il primo sciopero in
risaia, chiamato tumulto, ebbe luogo a
Vattignè presso il comune di Santhià,
nel giugno del 1882 e ci vollero 19 arre-
sti per "sedare il tumulto". Il processo si
svolse circa un mese dopo con l'assolu-
zione dei 19 imputati che avevano subi-
to il carcere preventivo. Il 29 maggio
1898, a Trino, quando venne pubblica-
to il manifesto che stabiliva in 80 cente-
simi la paga giornaliera, una fiumana
di gente percorse le vie del paese issan-
do sopra i bastoni dei cenci a mo' di
bandiera. Contro il corteo venne inviata
la cavalleria e ci furono 60 arresti di
lavoratori dei quali 30 furono subito
rilasciati, 5 assolti e gli altri condanna-
ti a 12 mesi e 12 giorni di carcere. La
paga fu poi portata a 1 Lira e 25 cente-
simi la settimana successiva.
All'inizio del secolo cominciò le pub-
blicazioni il giornale "La Risaia", fonda-
to dall'avvocato Modesto Cugnolio e
dal medico Fabrizio Maffi, si costituiro-
no la Camera del Lavoro di Vercelli (24
marzo 1901), la Federazione Regionale
Agricola Piemontese (nell'agosto del
1901) con sede a Vercelli di cui fu segre-
tario proprio Cugnolio e le Leghe sinda-
cali di tutti i comuni che lottarono per
ottenere le famose 'tre otto': 8 ore per il
lavoro, 8 ore per il riposo e 8 ore per l'i-
struzione e lo svago.
La lotta sindacale era una lotta
sociale e legale per ottenere l'attuazione
del "Regolamento per la coltivazione del
riso" del 1869, derivante dalla legge del
1866 nota come Cantelli dal ministro
firmatario che non fu mai applicata. Il
regolamento prevedeva che i lavori in
risaia "devono iniziarsi un'ora prima del
levar del sole e terminare un'ora prima
del tramonto" proprio nelle ore in cui
era più attiva la zanzara anofele che
procurava la malaria, combattuta poi
con il chinino di Stato.
Dopo quella delle otto ore a Vercelli
ci sono state conquiste più comples-
sive per le mondine?
Dopo quella vittoria il Regolamento
venne abolito e con la legge Giolitti del
1907 si stabilivano 9 ore lavorative e
10 per le mondine forestiere. La lotta per
le 8 ore proseguì negli anni successivi
tanto che durante lo sciopero del mag-
gio 1909, al passaggio a livello del
Belvedere a Vercelli e a Quinto le mon-
dine si sdraiarono sui binari con i bam-
bini in braccio per impedire il passaggio
dei lavoratori forestieri. Il 31 maggio
1909 a Vercelli si raggiunse l'accordo
per le 8 ore e trenta minuti con l'impe-
gno delle 8 ore per il 1910.
Anche durante il Ventennio di regi-
me fascista, nel 1927 e nel 1931, ci
furono scioperi in risaia nel vercellese e
nel novarese contro la riduzione dei
salari e nella primavera del 45 per la
libertà e la pace. A metà degli anni '50
iniziò l'esodo dalle risaie, che dura
ancora oggi.
Dopo avere ottenuto le 7 ore di lavo-
ro negli anno settanta, attualmente
l'Osservatorio Regionale del mercato
del lavoro registra, per il 2004, 985
lavoratori dipendenti agricoli nel ver-
cellese, di cui solo 307 donne, com-
prendendo alcune mondariso cinesi.
Diserbanti e mietitrebbia hanno sosti-
tuito circa 50mila mondariso, brac-
cianti e salariati. Abbiamo così nei pic-
coli paesi risicoli una grave condizione
sociale, con l'invecchiamento della
popolazione che in tutto il vercellese
registra oltre 38mila abitanti in meno
rispetto al censimento del 1901, situa-
zione unica nella pianura padana.
La celebrazione del Centenario è ini-
ziata con la presentazione della
seconda edizione del libro che ripor-
ta la cronaca del giornale "La
Risaia" e una mostra di pittori del
Gruppo artistico "St. Tropez". Ci
sono state altre iniziative ?
In occasione dell'8 marzo - Giornata
internazionale della donna - è stata
organizzata un'iniziativa affinché da
questa vittoria si tragga anche un inse-
gnamento sul piano sociale dei diritti
da mantenere e conquistare. Diritti da
promuovere nel resto del mondo, esten-
dendo il modello sociale europeo, per
attuare la competitività nell'epoca della
globalizzazione partendo dai diritti fon-
damentali, sanciti dalla Costituzione
italiana e richiamati dal Presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
nella sua recente visita a Vercelli. La
manifestazione ufficiale del centenario è
quella del 1° giugno 2006 voluta dal
Comitato costituito presso la Camera
del Lavoro di Vercelli.
Se otto ore vi sembran poche
Memorie dalla risaia
una conquista costata anni
di lotte alle donne
e non solo a loro
Isa Ferraguti


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