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Numero 5 del 2006

L'altra metà


Foto: L'altra metà
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Testi pagina 29

noidonne maggio 2006 29
ta soprattutto al lavoro femminile e al-
la sua promozione.
La manifestazione, promossa da As-
sociazione Tremembè, Unimondo, Fon-
dazione Fontana, Cinformi, Cooperati-
va Mandacarù, con il patrocinio e il so-
stegno della Regione Trentino Alto Adi-
ge, l'Assessorato alla Solidarietà della
Provincia di Trento, l'Assessorato alla
Cultura e Solidarietà del Comune di
Trento, della Fondazione Cassa di Ri-
sparmio di Trento e Rovereto, prevede
molte altre iniziative. Dal 12 maggio
al 24 maggio Palazzo Thun ospita
una Mostra di tessuti provenienti da
Asia e America Latina ed è arricchita
da una serie di cortometraggi sui pro-
duttori di seta e cotone in India appar-
tenenti alla rete del commercio equo e
solidale. Un documentario racconterà
la vita delle artigiane del deserto del
Kuch (India Nord Occidentale): alcuni
dei loro pezzi più preziosi ricamati in se-
ta si potranno ammirare nelle sale espo-
sitive. Durante la mostra bambini e
adulti potranno partecipare a labora-
tori di batik, colorazione della seta con
colori naturali (fiori, frutti, cortecce),
block printing, e tessitura di piccoli
braccialetti. Le Cene dell'Altro Mon-
do, veri e propri "laboratori culinari"
che porteranno nelle serate tra il 16 e il
18 maggio il dialogo in tavola con
piatti provenienti dalla Cina, Tibet e
Thailandia, da Israele e Palestina, da
India, Pakistan e Sri Lanka. Le vere pro-
tagoniste delle Cene saranno le comuni-
tà asiatiche del Trentino che faranno co-
noscere alla città piatti, danze e tradi-
zioni dei loro Paesi.
Si potrà gustare il Plain Naan, pane
pakistano cotto nel forno tandoor con
Riso Byriani, il chay secondo la ricetta
dello Sri Lanka o ancora il Kow Pad del-
la cucina thailandese.
Atteso lo spettacolo della compagnia
dei monaci tibetani dell'Handong
Kamtze, una delle più rinomate compa-
gnie di danza tibetana sacra e folklori-
stica, che giunge in Italia con l'intento
di condividere il proprio vasto patrimo-
nio culturale con il mondo occidentale.
La compagnia, che conta 13 elementi,
risiede nel monastero di Sera-je, rico-
struito nel sud dell'India. Ed è proprio
dal sud dell'India che i monaci-artisti
raggiungeranno Trento per dare vita al-
l'arte della danza secondo l'antica spiri-
tualità buddhista.
Informazioni: www.worldsocialagenda.org
Le foto (Cavagna / ufficio stampa PAT)
sono relative all'edizione 2005
torna la manifestazione "Asia QuestAltroMondo" per
World Social Agenda che intende focalizzare l'attenzione
sui grandi temi del pianeta
Antonia Moscoso - Bolivia
La libertà delle donne è civiltà
Genova, 26 e 27 maggio 2006
Promosso dal trimestrale di cultura di genere MAREA, che festeggia così an-
che il suo decennale, l'incontro internazionale con donne e uomini impegnati
contro i fondamentalismi religiosi, per l'autodeterminazione delle donne e la
cittadinanza è l'occasione per riflettere anche sull'emergente violenza e restri-
zione dei diritti delle donne nel mondo. "In occidente sembra emergere una
tendenza pericolosa: in nome del rispetto per le altre culture e religioni, o per
paura di essere accusati di razzismo, o per l'interiorizzazione del concetto di
tradimento dei valori della patria/comunità, esiste una reticenza non giustifi-
cata a nominare e condannare le violazioni dei diritti umani in generale, e più
in particolare le violazioni dei diritti delle donne". A discutere di questi temi
parteciperanno a Palazzo Rosso, nel cuore del centro storico di Genova, rela-
trici provenienti dall'Algeria, dall'Iran, dalla Francia, dall'Inghilterra e da va-
ri altri paesi europei. Studiose, femministe, laiche, insieme a uomini e donne
che professano varie fedi, persone impegnate a partire dal proprio ruolo nella
società, reti e associazioni per i diritti umani e femminili si confronteranno sul-
la base di oltre venti relazioni in due intense giornate di dibattito, seminari,
tavole rotonde sulla laicità dello stato e la necessità di riprendere a parlare di
valori laici e trovare parole condivise per un mondo di pace, equità e giusti-
zia per tutte e tutti.
"Non a caso saremo a Genova - affermano le organizzatrici - città ormai sim-
bolica di eventi carichi di significato per la vita collettiva e per il cambia-
mento che i movimenti da Seattle in poi hanno offerto alla politica e infatti fu
la stessa Marea, nel giugno 2001, a pensare due giorni di dibattito e semina-
ri dal titolo "punto G-genere e globalizzazione", al quale presero parte in qua-
lità di relatrici e donne provenienti da tutto il mondo".
Materiali su:
www.mareaonline.it; mochena@village.it ; barbara@amisnet.org


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