Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 4 del 2006

E ora scendiamo in campo noi


Foto: E ora scendiamo in campo noi
PAGINA 36

Testi pagina 36

aprile 2006 noidonne36
Il trauma fa innanzitutto parte dell'e-sperienza individuale di ogni singola
persona, quindi è qualcosa di soggetti-
vo: ecco perché quello che costituisce un
trauma per una persona, non lo è per
un'altra. Forse non tutti abbiamo dovu-
to sopportare traumi di vasta portata,
ma ogni giorno sperimentiamo traumi
di minor intensità che, se non vengono
elaborati, tendono a intrecciarsi in una
rete invisibile capace di condizionarci
nel tempo. Se esaminiamo quelli che
possono essere i traumi che segnano la
nostra mente, come ad esempio una
bocciatura, un licenziamento, una
separazione o un lutto, ci accorgiamo
che nel tempo, questi "incidenti" produ-
cono veri e propri effetti collaterali. Ciò
che rende pericoloso un vecchio trauma
non "digerito", consiste nel fatto che l'e-
mozione che abbiamo provato allora
(ad esempio rabbia o paura) può essere
rivissuta nel presente se esiste un ele-
mento in grado di "riattivarla". Di certo,
se non li si affrontano (negandoli, o
assumendo farmaci che ce li rendano
meno pesanti), i traumi rimangono nel
nostro archivio mentale e, quando meno
ce lo aspettiamo, rispuntano costringen-
doci a comportamenti irrazionali e non
adeguati al momento che stiamo viven-
do. Pensare che non ci resti che convive-
re con i traumi, accettandone inevita-
bilmente le conseguenze psicologiche, é
uno stereotipo. Al giorno d'oggi le cono-
scenze sui traumi sono molto più vaste
che in passato: sappiamo come si svi-
luppano, quali effetti hanno a livello
mentale, fisico ed emotivo ma, ancora
più importante, sappiamo come rendere
inoffensivi, in modo permanente, i loro
effetti. In questo contesto, una tecnica
che allevia il dolore diventa un contri-
buto fondamentale alla crescita perso-
nale. Le prime tecniche di gestione nac-
quero dall'esigenza di gestire gli effetti
di due grandi fonti di traumi per l'indi-
viduo: la guerra e la violenza domesti-
ca. Si tratta di traumi gravi e profondi
che furono portati alla luce negli Stati
Uniti, a partire dagli anni '70, tramite
gli studi sui veterani del Vietnam e sulle
donne vittime di violenza.Fondamentale
fu il riconoscimento di una categoria
diagnostica ben precisa: il Disturbo Post
Traumatico da Stress. Lo psichiatra
americano Frank Gerbode e la sua equi-
pe hanno proposto una tecnica, chia-
mata RIT (Riduzione degli Incidenti
Traumatici) e riconosciuta dall'Apa
(American Psychological Association)
come una delle terapie brevi più efficaci
nella gestione dello stress da esperienze
traumatiche. Lo psicologo Giovanni
Crivellaro, (Certified Trauma Specialist
e direttore del Centro di Metapsicologia
Applicata di Milano) è il principale
sostenitore e divulgatore delle tecniche
di RIT e ha già formato i primi facilita-
tori in Italia nella PTSD (post traumatic
stress disordered). RIT non è una terapia
in senso tradizionale e non usa l'ipnosi
né i farmaci. Favorisce lo sviluppo della
consapevolezza nell'individuo, così che
possa affrontare in modo più adeguato
la vita, libero da condizionamenti
dovuti ad eventi spiacevoli che gli sono
capitati.
Associazione Methodotre
www.methodotre.org
Milano - Via Monteceneri, 3 (tel 02 9024417)
Carpi - Via Don Sturzo, 21 (cell.339 7945918)
Cos’è un trauma
Strumenti
gli “incidenti collaterali” e il modo per uscirne
Gianna Morselli
COOPERATIVA LIBERA STAMPA
VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA
Roma 16 febbraio 2006
Avanti a me Prof Avv Camillo Verde, Notaio in Roma, con studio in Via G. Donizetti, 24, iscrit-
to nel ruolo dei Distretti Notarili Riuniti di Roma, Velletri e Civitavecchia
(omissis)
è presente Ferraguti Isa Nata a Carpi il 2/12/1942 domiciliata per la carica in Roma la quale
dichiara di intervenire al presente atto non in proprio ma, nella sua qualità di Presidente del
Consiglio di Amministrazione della Società: "Cooperativa Libera Stampa Soc Coop " con sede
in Roma, P.za Istria, 2 codice fiscale e iscrizione al registro delle imprese di Roma al n.
00488750589, R.E.A. n. 320838.
Detta comparente, della indennità personale della quale io notaio sono certo, mi richiede di
redigere il verbale di assemblea straordinaria dei soci della predetta società, riunitasi oggi in
seconda convocazione, in questo luogo ed ora per discutere e deliberare sul seguente ordine
del giorno:
- abrogazione del vigente statuto sociale assunzione di un nuovo testo di statuto
- aumento del valore minimo della quota di ammissione da euro 25 a euro 500
- varie ed eventuali
(omissis)
Il presidente passa alla trattazione del secondo argomento posto all'ordine del giorno ed espo-
ne le ragioni che rendono necessario l'aumento del valore minimo della quota di ammissione
da euro 25 (venticinque) a euro 500 (cinquecento), prevedendo un periodo di trenta giorni dalla
pubblicazione della presente delibera sulla rivista mensile Noidonne, per il versamento della
differenza da parte di ciascun socio. L'assemblea, preso atto di quanto esposto dal Presidente
di essa, dopo esauriente discussione, riconosce la necessità e la opportunità, all'unanimità dei
voti, delibera:
(omissis)
2) di variare in euro 500 (cinquecento) il valore della quota di ammissione dei soci, fissando in
trenta giorni dalla pubblicazione della presente delibera sul mensile Noidonne il termine per il
versamento da parte dei soci della differenza di valore nominale di ciascuna quota.
(omissis)


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy