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Numero 3 del 2006

Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne


Foto: Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne
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Testi pagina 45

noidonne marzo 2006
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dall'Inghilterrra) altre hanno prestato il proprio sguardo alle
narrazioni altrui (dall'Iran a Istanbul). Passaggi a Sud Est
parte dunque dall'attenzione ad un'area geografica ma di
fatto si interroga sui diversi significati che assume la dimen-
sione del viaggio e sullo sguardo che da questa dimensione
prende corpo. Come cambia il modo di chi lascia entrare nel
proprio lavoro le tracce del posto dove vive, da chi quel posto
lo ha lasciato? E in che senso è ancora diverso lo sguardo di
sceglie di attraversare o farsi attraversare da un contesto? Ma
è proprio l'accostamento di questa pluralità di sguardi che
costituisce il centro della mostra. Tutte le artiste coinvolte
condividono a monte la pratica della propria identità in ter-
mini di relazione e di apertura, così come con il loro lavoro
rimettono in questione il senso di appartenenza al territorio in
una chiave fortemente attuale. Per molte di loro lo spostarsi
costituisce una condizione ricorrente, in alcuni casi necessa-
ria, alla realizzazione del lavoro. Con l'uso prevalente di lin-
guaggi della riproduzione contemporanea (video e fotografie)
e una relazione porosa nei confronti di discipline che con l'ar-
te di oggi condividono una costante interrogazione del reale,
in particolare l'antropologia e la sociologia, Passaggi a Sud
Est intende scartare l'idea di una mostra panoramica, una
collettiva che restituisce un quadro delle presenze ritenute più
interessanti di un dato luogo in un dato tempo, ma si propo-
ne come una campionatura, una insieme di esempi, di possi-
bilità attivando un gioco di sguardi in un'occasione di con-
fronto con il lavori di otto artiste e con i loro diversi modi di
relazionarsi con un territorio, la sua storia, il suo presente e i
cambiamenti in corso, nell'ampiezza di significati a cui que-
sta parola rimanda nella complessità e nell'incertezza della
situazione attuale. Insomma non una tradizionale mostra
appesa a parete, ma un'edizione che sperimenta "l'arte proiet-
tata".
UDI-Biennale Donna
Via Terranuova 12.b Ferrara
Tel.0532.205233 fax 0532.247440
udi@comune.fe.it
Daniela Kostova (Sofia,
Bulgaria, 1974, vive a Troy,
USA). Uno schermo rifletten-
te blu, che funziona a tutti
gli effetti come un dispositivo
atto ad innescare un'azione,
costituisce l'elemento unifi-
cante che l'accompagna
nella realizzazione dei suoi
lavori in spazi pubblici coin-
volgendo persone incontrate
casualmente.
Ulrike Ottinger (Berlino, vive a
Berlino). Regista con forti interessi
etnografici, ha portata realizzao
numerosi documentari girati come
diari di viaggio, prevalentemente in
regioni dell'Europa orientale e
dell'Asia. I suoi lavori esaminano
l'idea dell'esotico ed esplorano le
vite dei migranti e delle cosiddette
minoranze.
Johanna Raikowska
(Bydgoszcz, Polonia, 1968,
vive a Varsavia). Il punto
focale della sua ricerca
artistica consiste nella
costruzione di relazioni con
le persone e spesso i suoi
lavori innescano delle dina-
miche a partire dalle quali
prende il via un processo
aperto dove il pubblico, ma
anche lei stessa, da spetta-
tore diventa collaboratore e
attore in prima persona.
Nasrin Tabatabai (Tehran, 1960, vive a Rotterdam). La sua ricer-
ca artistica si sviluppa nell'uso di diversi linguaggi, dal video alle
installazioni. A monte di tutto il lavoro dell'artista la concezione
della propria ricerca artistica come pratica di investigazione cultu-
rale, dove la ricerca di una tensione poetica procede di pari passo
con un'indagine su tematiche di carattere sociale e politico e sui cam-
biamenti su grande scala dovuti per esempio allo sviluppo della tec-
nologia.
Laura Matei
(Bucarest, Romania,
1965), vive a Milano)
L'uso di materiali fragi-
li, pazientemente as-
semblati a mano, è un
elemento ricorrente nel
lavoro dell'artista che
in questi anni ha dato
forma ad un suo lin-
guaggio intenzional-
mente non spettacolare
e allo stesso tempo
ancorato a tematiche di
attualità.
un evento artistico che apre le porte all’Est in questa
dodicesima edizione visitabile dal 18 marzo al 14 maggio
nel padiglione di arte contemporanea


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