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Numero 3 del 2006

Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne


Foto: Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne
PAGINA 27

Testi pagina 27

noidonne marzo 2006
noidonne pag 27
Erano tante, emozionate esicure che il loro voto
avrebbe cambiato la storia
del Paese. Quel giorno, il 2
giugno del '46, 12 milioni di
donne hanno scelto tra
monarchia e repubblica,
esprimendo per la prima
volta il proprio parere poli-
tico su un tema di fonda-
mentale importanza per la
vita democratica italiana
ed eleggendo i rappresen-
tanti della Costituente. Per la prima volta in Italia, ogni
donna maggiorenne ha segnato la propria volontà su una
scheda, compiendo un nuovo passo nella nuova storia del
Paese.
Sono passati sessant'anni da quando le donne conquistaro-
no il diritto di voto, una svolta fondamentale per la costru-
zione di una società più equa, attenta ai diritti di tutti e por-
tatrice degli interessi delle cittadine e dei cittadini.
Con il loro voto, nel '46 le italiane hanno affidato le sorti
della Storia a 21 donne, elette all'interno della Costituente per
fissare sulla carta i principi basilari di parità: insieme ai loro
colleghi uomini hanno affermato l'uguaglianza giuridica di
tutti i cittadini, ma sono state loro a scardinare la struttura
patriarcale della famiglia, con il riconoscimento di pari dove-
ri e diritti tra i coniugi. Una nuova visione della società, che
ha aiutato le donne a uscire dalla condizione di fragilità
sociale alla quale sono state relegate per secoli.
Ieri c'è stata la svolta, oggi è riapparsa la battaglia per il
riconoscimento politico delle donne, il cui impegno nelle isti-
tuzioni è messo a dura prova da un clima politico durissimo
che mira a rendere sempre più esile la rappresentanza femmi-
nile nei "luoghi del potere". Il prossimo appuntamento eletto-
rale, per l'elezione del nuovo Governo, sarà cruciale per capi-
re quali sono i partiti politici che hanno dato alle donne il
giusto riconoscimento, candidandole e facendole eleggere. In
caso di vittoria, la Sinistra avrà una squadra di governo
equa, con ministri uomini e ministri donne.
Per l'8 marzo, la Provincia di Milano -attraverso il
Servizio delle Politiche di genere- ha scelto come filo condut-
tore della tradizionale ricorrenza un percorso a tappe all'in-
terno degli avvenimenti storici che hanno determinato l'at-
tuale situazione dei diritti civili a favore delle cittadine, a
partire dalla rievocazione del Sessantesimo anniversario del
diritto di voto alle donne. Le testimonianze e i contributi di
alcuni dei protagonisti della Costituente consentiranno di
ricordare il difficile percorso che ha consentito al Paese di
godere del diritto fondamentale al suffragio universale, met-
tendo in rilievo come alle radici della nostra democrazia sia
stato di fondamentale importanza il sacrificio e il contributo
politico di moltissimi uomini e donne. La dimensione storica
dell'evento sarà affidata agli interventi delle partigiane Nori
Brambilla e Wilma Conti, alla giurista Marilisa D'Amico,
ordinario di Diritto costituzionale dell'Università statale di
Milano, che farà un excursus storico e giuridico del voto delle
donne. Debora Migliucci tratteggerà un quadro sulla rivendi-
cazione femminile per il riconoscimento del suffragio univer-
sale. Le immagini delle "staffette" italiane scorreranno sullo
schermo per ricordare l'impegno delle donne nella lotta parti-
giana.
A testimoniare l'impegno politico delle donne di oggi saran-
no invece alcune amministratrici del territorio provinciale,
che fanno parte della rete "Donne e territorio" avviata dalla
Provincia di Milano per rendere più efficace e numerosa l'at-
tiva partecipazione femminile alla politica.
"In famiglia, se ci si aiuta…
si vive meglio"
La Provincia di
Milano sta lavorando
sul tema della condivi-
sione dei ruoli all'inter-
no della famiglia, per
favorire le donne sul
fronte della conciliazio-
ne dei tempi del lavoro e
della famiglia. Il lavoro
punterà sulla creazione
di "pacchetti di rientro"
per le lavoratrici in
maternità, ma anche un
piano di comunicazione per sensibilizzare gli uomini e
le donne alla condivisione dei ruoli all'interno della
famiglia, per un maggiore coinvolgimento nella cura
dei figli e i lavori domestici.
"Bisogna fare in modo che all'interno delle famiglie si
creino le condizioni necessarie per attuare il processo
di condivisione dei ruoli - spiega Arianna Censi,
Consigliera delegata alle Politiche di genere della
Provincia di Milano- che deve essere agevolato sia
attraverso i congedi paterni, che attraverso altri stru-
menti di aiuto più favorevoli per le donne. Solo crean-
do condizioni convenienti anche per gli uomini, sarà
possibile operare una piccola rivoluzione e avviare
realmente un processo di condivisione dei ruoli fami-
liari. Non si tratta di modificare le dinamiche familia-
ri, ma di integrarle con un nuovo modo di condividere
i lavori domestici, la cura dei figli e della famiglia.
Tutto questo è il preludio a una vita migliore sia per gli
uomini che per le donne, i cui ruoli sono condizionati
dal comportamento di tutti noi". Saranno due le azio-
ni di intervento che vedrà protagonista il territorio pro-
vinciale: il Forum locale per la conciliazione, che farà
dialogare le parti sociali, e la Conciliazione in azien-
da. Un filmato del disegnatore Osvaldo Cavandoli sen-
sibilizzerà le famiglie sul tema della condivisione.
C’era una volta il diritto di voto
Provincia di Milano
Arianna Censi
il movimento delle donne per una svolta nella storia


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