Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 11 del 2007

Stop femminicidio


Foto: Stop femminicidio
PAGINA 12

Testi pagina 12

Per l'88% di coloro che hanno rispostola legge va bene così (21%) e guai a
toccarla (67%), mentre il 6% afferma
che forse sarebbe opportuno modificare
qualcosa e l'ulteriore 6% ritiene che sia
da rivedere.
Le motivazioni addotte fanno riferi-
mento a punti precisi: "il problema del-
l'obiezione di coscienza, la struttura
pubblica come unica sede per garantire
questo diritto" o semplicemente il fatto
che quando è stata scritta la legge non
esistevano presidi come ad esempio "la
pillola del giorno dopo, che fornisce una
ulteriore possibilità di evitare di ricorre-
re all'aborto chirurgico".
Quando si parla della 194, auspi-
cando prevalentemente una sua modifi-
ca, e lettrici e lettori affermano che si
tratti di "un attacco all'autodetermina-
zione delle donne". Per qualcuno ciò di-
pende dalla "vena reazionaria sempre
latente nella nostra società", rappresen-
ta "un'operazione di revisionismo stori-
co e culturale, favorita dalla mancata
informazione delle nuove generazioni
che non hanno vissuto le nostre batta-
glie storiche" per altre ed altri "la sua eli-
minazione è fortemente voluta da quel-
la parte che in Parlamento e nella vita
politica in generale vogliono compiace-
re le gerarchie vaticane". Si tenta di "ri-
cacciare le donne in quel ruolo di sub-
alternità messo positivamente in crisi
dalle lotte femministe". Quello che molti
intenti denunciano è "l'attacco alle don-
ne sul diritto di scegliere cosa e chi vo-
gliono essere". C'è poi chi si chiede "se ne
parla? Ma dove?
Solo nelle riviste di donne e femmini-
ste, la stampa in generale se ne frega". Il
rischio, che molte paventano, è che si
possa ritornare "al fenomeno delle
mammane. Per le più povere, perché per
le ricche c'è sempre la Svizzera o Lon-
dra". "L'autoderminazione - afferma
qualcuno - ha un interesse universale,
vale per tutte e tutti".
Coloro che hanno partecipato al son-
daggio sanno che la legge ha fatto de-
crescere il numero delle Interruzioni Vo-
lontarie di Gravidanza (IVG) nel nostro
Paese. Proprio lo scorso ottobre la rela-
zione sulle IVG negli anni 2005-2006 è
stata presentata dalla Ministra Turco:
nel 2006 (dati provvisori) gli aborti so-
no stati 130.033, registrando un calo
del 2,1% rispetto l'anno precedente e un
calo del 44,6% rispetto il 1982.
Il tasso di abortività (dato dal nu-
mero delle IVG per 1000 donne in età fe-
conda 15-49 anni) è nel tempo passato
dal 17,2% nel 1982, al 9,4% dello scor-
so anno. Analizzando per classe di età,
si rileva una diminuzione in tutti i
gruppi di età, con riduzioni minime per
le donne con età inferiore ai 20 anni.
E' triplicato il numero degli interven-
ti fatti da donne con cittadinanza este-
ra, è l'incidenza delle straniere sulle
donne italiane è andata via via aumen-
tando da un 10,1% del 1996 al 29,6%
del 2005.
Questo fenomeno influisce sull'anda-
mento generale dell'IVG in Italia deter-
minando una stabilità nel numero tota-
le degli interventi e nascondendo di fat-
to la diminuzione presente tra le sole
donne italiane. Infatti, se si considerano
soltanto le cittadine italiane i casi di
IVG nel 2005 scendono a 94.095, con
una riduzione di ben il 60% rispetto al
picco del 1982.
Tale riduzione è risultata più rapida
nelle donne istruite, nelle occupate e
nelle coniugate, a dimostrare l'aumenta-
ta capacità e consapevolezza delle don-
ne e delle coppie nell'adozione di meto-
di per la procreazione responsabile. Fon-
damentale a questo scopo il ruolo svol-
to dai consultori familiari, in linea con
quanto previsto dal Progetto Obiettivo
Materno Infantile.
Suggeriamo, a chi fosse interessata/o,
di approfondire il tema leggendo i dati
forniti dal Ministero della salute all'in-
dirizzo: www.ministerosalute.it.
Sondaggio di ottobre
Legge 194/78, una legge
da difendere
novembre 2007 noidonne12
Rosa M. Amorevole


©2017 - Noi Donne - Iscrizione ROC n.6292 del 7 Settembre 2001 - P.IVA 00906821004 - Privacy Policy