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Numero 10 del 2007

50E50: il 13 ottobre tutte a Roma


Foto: 50E50: il 13 ottobre tutte a Roma
PAGINA 15

Testi pagina 15

noidonne ottobre 2007 15
Dall'impresa neutra ad
un'impresa di donne e uomini
Anche l'Italia si sta avviando verso la cer-
tificazione di genere delle imprese. Ad
ottobre, infatti, è presentato dalla
Sottosegretaria al Lavoro Rosa Rinaldi il
progetto per diffondere il marchio di qua-
lità "Bollino Rosa - SONO - Stesse
Opportunità Nuove Opportunità" rivolto
alle imprese, pubbliche e private. E' un'ini-
ziativa che si colloca, nella sua prima fase
sperimentale all'interno delle iniziative in
occasione dell'anno europeo per le Pari
opportunità, ma che decollerà nel 2008.
Il nostro Paese si posiziona, così, a fianco
delle altre esperienze europee che sono in
atto come la Francia il Belgio la
Germania, e su questo terreno si sta muo-
vendo la Spagna dopo l'approvazione
della "Ley Organica para la Igualidad
Efectiva". Iniziativa è interessante perché,
per la prima volta, in linea anche con
valide esperienze sperimentali già avviate
in alcune realtà italiane, ci si propone di
incidere direttamente sull'organizzazione
del lavoro denunciando per questa strada
il fatto che le organizzazioni, le imprese e
gli enti, sono molto spesso costruite su
una visione "neutra" delle risorse umane,
visione che di fatto è tutta piegata ad una visione "maschi-
le", alla quale le donne si devono adattare.
Il Ministero del Lavoro interviene anche con questo strumen-
to per valorizzare la presenza delle donne nei contesti lavo-
rativi ricercando e rimuovendo, in via prioritaria, le cause
che determinano i differenziali salari tra uomo donna.
La commissione di esperte, che da mesi sta approfondendo la
tematica, ha infatti prefigurato l'indagine aziendale attorno
ai temi "caldi" della condizione delle donne nel mondo del
lavoro quali: il sistema degli orari, la conciliazione lavoro e
lavoro di cura, il sistema di valutazione e premialità, la sta-
bilità del lavoro ed i percorsi di carriera.
E' una scommessa, importante, sulla "riformabilità dei siste-
mi aziendali" partendo dalle esperienze di eccellenza con l'o-
biettivo di estenderle attraverso pratiche condivisibili.
Si tratta ora di vedere se il sistema delle imprese darà rispo-
ste positive a questa sfida. Sfida che del resto offrirà alle stes-
se imprese l'opportunità di acquisire, attraverso la certifica-
zione di qualità di genere, benefici "endogeni" relativi all'a-
dozione di un sistema organizzativo che favorisce il benesse-
re di tutti i lavoratori, attraverso la valorizzazione delle
diverse competenze presenti nell'azienda, e vantaggi "esoge-
ni" sia attraverso un sistema di incentivazione e/o premiali-
tà, sia attraverso azioni di marketing e comunicazione basa-
ti sul riconoscimento del valore sociale e culturale di politi-
che non discriminatorie nei luoghi di lavoro.
Il tentativo, come si vede, è ambizioso e destinato al succes-
so con la partecipazione di tutti gli attori sociali, ma soprat-
tutto di tutte le donne.
Alida Castelli
La Campagna si propaga
Mi piacerebbe avere un po' di quella magia, che è
stata attribuita a molte donne nel passato per
mandarle al rogo, al fine di far pervenire nelle sedi
istituzionali competenti il soprassalto di fierezza
nelle tante donne, che ho incontrato presso i co-
muni per far vidimare i moduli per la raccolta del-
le firme a sostegno della legge di iniziativa popo-
lare "Norme di Democrazia paritaria per le Assem-
blee elettive" della campagna "50 E50 ... ovunque
si decide".
La quasi totalità delle espressioni di accoglienza
mi ha esplicitato il sollievo di ciascuna donna, con
cui interloquivo, di non essere più sola a pensare
la agognata parità sostanziale da raggiungere.
E nei piccoli Comuni del Lazio, ma anche in altre
parti della penisola, che una donna arrivasse a va-
lorizzare il suo sostegno è sembrato degno di
grande attenzione.
Molte erano preoccupate che il clima di ferragosto
potesse nuocere all'impegno che si riprometteva-
no di esplicare come funzionarie nella sede istitu-
zionale ma anche come singole volano di parteci-
pazione sociale nel privato. Donne che lavorano
nella Pubblica Amministrazione.
A macchia d'olio, quindi, si sta diffondendo, dal-
le sedi istituzionali, con il lavoro puntuale di mol-
te donne che hanno preso in carico il risultato del-
la raccolta formale delle firme, il senso di gruppo
che si rinnova e, insieme ad uomini consapevoli,
vuole ricominciare a migliorare la qualità di vita
intorno a sè, interrompendo qualche altro arcaico
modo di esistenza. A partire da sè.
Maria Cristina Coccia
Catania
Modena Milano
Roma


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