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Numero 4 del 2007

Al centro dell'attenzione


Foto: Al centro dell'attenzione
PAGINA 19

Testi pagina 19

di madre in figlia
Non sarà una citazione dotta ma, come dicevano le Spice
Girls: "Girl power", potere alle donne! Sono le migliori a
scuola, hanno migliori curriculum e si dimostrano spesso più
affidabili degli uomini nel lavoro. I sondaggi parlano da soli.
Sono, anzi siamo informate, piene di voglia di fare ed esi-
genze (prima di tutto noi stesse). Per quale ragione non arri-
viamo mai ai luoghi di rappresentanza? Spero sinceramente
in un futuro più consapevole di quello che siamo in grado di
offrire.
Sono "equilibriste". Riescono a tenere in piedi famiglia,
lavoro e, quando possibile, anche svago (perché talvolta
occorre) senza mai perdere il controllo della situazione. Ma
come fanno? E c'è ancora chi pensa che non sarebbero in
grado di fare politica …. Confronto a questo gestire un
comune o stare in Parlamento è un gioco da ragazzi, anzi da
ragazze.
Più pazienti, capaci di mediare. Qualcuna è forse molto
presa da sé, non si guarda intorno. Credo però che collabo-
rando insieme potremmo rafforzarci a vicenda. Forse talvol-
ta non ci capiamo bene, ma talvolta non capisco neppure le
più giovani che sono arrivate in luoghi di potere. E' l'età o il
ruolo che ci rende diverse?
Le donne interessate alla politica ci sono, attive e parteci-
pi. Il suggerimento è per gli uomini: svegliatevi! Agite come
è giusto fare ed evitate di sbarrare la strada alle donne. In
realtà questo, più che un suggerimento, è un consiglio, per-
ché è inevitabile che prima o poi le donne debbano essere
presenti. Allora sarà stato più utile aver instaurato con noi
un rapporto di condivisione ed aiuto reciproco, invece che di
conflitto.
Sia giunto il momento di cambiare. Diverse le proposte di
legge, la campagna 50&50 dell'UDI, rappresentano simboli-
camente una richiesta di cambiamento. Penso sia abbastan-
za triste vedere un'Italia rappresentata solo da uomini nei
salotti della politica.
Sono interessate alla politica, a frequentare e a rappresen-
tare. Dobbiamo dir loro che è importante, per segnare un
effettivo cambiamento, acquisire esperienza. A rispettare il
passato, a valutare un presente che si arricchisce grazie allo
scambio intergenerazionale.
Non vogliono essere messe da parte solo perché ora biso-
gna far largo ai giovani. Credo che debba instaurarsi una
collaborazione fra generazioni e probabilmente si debba cer-
care un lessico comune che permetta un nuovo dialogo. E'
dallo scambio che nasce conoscenza, fiducia e relazione.
Questo permetterà un'azione comune che potrebbe essere
rivoluzionaria.
Meno disponibili, perché in un periodo di giovanilismo
spinto il rischio è quello di saltare qualche generazione. E chi
è maturata nella lotta per i diritti di parità quando le con-
dizioni erano di reale disparità, desidera un riconoscimento.
Sono però anche contente di trovare tanto interesse in chi,
cresciuto nell'idea di parità, si affaccia oggi.
Firmare la raccolta di firme della campagna UDI 50&50.
Costruire momenti di dialogo intergenerazionali. Laboratori
territoriali che portino a lavori espressione di un'esperienza
di collettivo, ad agire sulla politica, a sostenere le donne che
in questi ambiti hanno collaborato, riconoscendo loro il
valore e riconoscendolo al contempo al gruppo che ha par-
tecipato. Ricercare un linguaggio comune, rispettoso della
storia di ognuna.
Le giovani donne…
Le donne meno giovani …
Rispetto alla politica, le donne meno giovani nei confronti delle più giovani si dimostrano …
Come suggerimento mi sentirei di dare …
Più istruite, molto impegnate nel sociale, assenti nei luoghi
della rappresentanza: ma alle donne la politica interessa?
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
Penso che…
noidonne aprile 2007 19


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