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Numero 3 del 2007

Mimosa e non solo


Foto: Mimosa e non solo
PAGINA 49

Testi pagina 49

Dieci anni fa nasceva 'Invito in Provincia', iniziativa che
racconta, mensilmente, tanto della cultura promossa nel ter-
ritorio. Tanto, ma non tutto perché 'Invito in Provincia' non
è semplicemente un cartellone di piccoli o grandi eventi cul-
turali, ma il centro di una rete "di cui tutti siamo protagoni-
sti", come afferma Simona Lembi, Assessora alla Cultura e
alle Pari Opportunità.
Spesso si sostiene che la cultura sia un qualcosa di
superfluo, di cui si può fare a meno soprattutto se le
risorse sono limitate. Che ne pensa?
Non sono d'accordo. Scegliere di investire in cultura si-
gnifica credere nella nostra parte più autentica, nei nostri
valori, nella nostra dimensione pubblica. E' qualcosa non
misurabile, ma che è strumento per renderci persone au-
tonome e cittadini liberi.
Perchè una rete della cultura?
Invito in Provincia è un patto che annualmente la Pro-
vincia e i Comuni stipulano con soggetti privati (fondazio-
ni, aziende, cooperative) per promuovere la rete culturale
territoriale, composta dalla Provincia di Bologna, da 59
Comuni, da 4 quartieri del Comune di Bologna da 3 co-
munità montane, 4 parchi per un totale di circa 600 even-
ti all'anno. In dieci anni tante cose sono cambiate. Dieci
anni fa un bolognese su quattro aveva un indirizzo di po-
sta elettronica e iniziava a navigare in internet, oggi è dif-
fuso internet per reperire informazioni, leggere i quotidia-
ni e fare acquisti. Nonostante ciò i consumi culturali del
territorio non sono diminuiti. C'è da osservare che la ca-
pacità degli enti pubblici di comunicare le politiche cultu-
rali non è andata di pari passo con quella dell'utenza di re-
perire informazioni.
Da questo punto di vista, quali gli interventi effet-
tuati e quali quelli previsti?
Abbiamo incrementato la dotazione delle biglietterie
elettroniche nei nostri teatri (Zola, Pieve di Cento, Sasso
Marconi) e ci sono prospettive positive per Porretta e Cre-
spellano. Sarà più facile quindi reperire informazioni sugli
spettacoli e acquistare on line il biglietto per uno degli
spettacoli previsti nei 51 luoghi dedicati al teatro senza
spostarsi da casa o, in mancanza di internet, recandosi al-
la più vicina biglietterie elettronica. C'è un sito, www.tea-
trinvito.it, che promuove questo lavoro, realizzato insieme
con Charta. Il nostro obiettivo è quello di incrementare per
gli appassionati e facilitare l'accesso ai potenziali spettato-
ri che restano tagliati fuori.
Qual i risultati evidenziati dalla recente ricerca del
Centro Demoscopico Metropolitano sui consumi cul-
turali nella provincia ?
Sono emersi numerosi elementi interessanti. Uno che
spicca è che la maggior parte della fruizione culturale è
delle donne, sia negli aspetti di eccellenza che in quelli più
mediocri. Su dieci bolognesi 6 consumano eventi in conti-
nuazione, e per lo più sono donne, spesso sotto ai 30 an-
ni. Ma anche quando crescono e mettono su famiglia con-
tinuano a consumare cultura. Magari meno libri, magari
meno teatro, sicuramente tutto ciò che riescono a conci-
liare con i figli e la famiglia (dvd, internet, altro ancora), ma
non cessano di consumare cultura. Mi chiedo se non sia
ora per i teatri, per i cinema, per i musei, di andare incon-
tro a queste tipologie di consumatori, a queste eccellenze,
parte dinamica della società bolognese.
Ha qualche idea, qualche proposta?
Certo! Possiamo cominciare a strutturare i nostri even-
ti come veri e propri servizi e non solo come svago? Dieci
anni fa gli orari degli uffici pubblici, comprese le banche e
gli uffici postali, erano più rigidi. Qualcosa, anche se an-
cora poco, è cambiato e allora perché non cominciare a
pensare ad orari diversi per gli eventi culturali o magari a
fornire servizi per i bambini accanto agli spettacoli ?
Scelte strategiche. Altre proposte?
Si è discusso sull'utilità di promuovere grandi eventi sul
territorio, ma io sono a favore di una rete diffusa di eventi
invece che investire sui grandi eventi. Avere il grande no-
me avrebbe un effetto nell'immediato e, probabilmente, fi-
niremmo su tutte le cronache nazionali. Ma passata la
sbornia cosa rimarrebbe sul territorio? Ritengo che non
può essere compito della politica aumentare le disugua-
glianze tra le persone. Semmai è il contrario, anche e so-
prattutto per promuovere la crescita di una società dina-
mica, capace di innovare e di rispondere ai grandi cambia-
menti del nostro tempo
Non possiamo forzare nessuno ad andare a teatro o a
leggere libri, ma possiamo agevolare le persone e facilitare
questa scelta. Lo abbiamo fatto mettendo a disposizione
pullman gratuiti per venire a Bologna ad assistere ai con-
certi di Musica Insieme al Manzoni e anche chiedendo al-
l'orchestra Mozart di tenere concerti nei teatri (anche pic-
colissimi) della provincia.
Invito in Provincia
compie 10 anni
Provincia di Bologna
la cultura non è un lusso
ma un valore condiviso
di una intera comunità.
Le donne motore e fruitrici
delle offerte culturali


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