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Numero 2 del 2007

Famiglia allargata e in evoluzione


Foto: Famiglia allargata e in evoluzione
PAGINA 26

Testi pagina 26

La maggior parte del
lavoro di cura, all'inter-
no delle famiglie, è sul-
le spalle delle donne,
cui spesso è affidata
anche l'assistenza alle
persone non autosuffi-
cienti. Le politiche della
Regione Emilia-Roma-
gna sono improntate
ad una chiara intenzio-
ne: non lasciare sole le
persone in difficoltà.
Nel bilancio 2007 e nel
poliennale 2007-2009,
infatti, la Giunta del
presidente Vasco Errani
ha deciso di sostenere con misure concrete i nuclei che
devono occuparsi della cura di anziani e disabili, anche
ricorrendo alla leva fiscale. "Sono risposte importanti,
soprattutto se le si colloca in una regione come l'Emilia-
Romagna che, su una popolazione di poco superiore ai
4 milioni di abitanti, ha oltre 950.000 ultra sessanta-
cinquenni di cui 275.000 ultra ottantenni", commenta
la consigliera del gruppo Uniti nell'Ulivo Ds, Laura Salsi,
che aggiunge: "Occorre potenziare e affinare ancora
meglio la nostra rete di servizi, chiamata ad affrontare
nuove sfide nei prossimi anni, per l'invecchiamento del-
la nostra popolazione ma non solo. Il nostro è un wel-
fare che si rinnova e che cerca di interpretare ed antici-
pare i cambiamenti per essere in grado di dare risposte
sempre più appropriate a domande sempre più artico-
late e complesse, dall'infanzia agli anziani, un welfare
che vuole mettere al centro la persona ed essere atten-
to alle esigenze soprattutto delle donne. Bene dunque
gli 11,5 milioni circa per il finanziamento degli inter-
venti previsti dal piano socio-assistenziale regionale per
iniziative a sostegno delle famiglie, valorizzazione del
volontariato sociale e progetto per la valorizzazione del
servizio civile e bene i 5,4 milioni per i servizi educativi
per l'infanzia". Ben cento milioni di euro è la cifra sup-
plementare, derivante dalla rimodulazione dell'addizio-
nale Irpef (più bassa per i redditi più bassi e maggiore
per quelli più alti) e da un incremento dell'aliquota Irap
applicata a poche categorie di imprese, che la Regione
ha messo in preventivo per aumentare il fondo regio-
nale per la non autosufficienza. Altri cento milioni an-
dranno al sostegno del sistema sanitario, già d'eccel-
lenza, sul fronte della qualità, dell'innovazione, del ter-
ritorio. Quaranta milioni, infine, saranno destinati ad
investire sullo sviluppo economico e sulla mobilità so-
stenibile. Il welfare, insieme alla qualità del lavoro e del-
lo sviluppo economico, è dunque la direttrice principa-
le del bilancio regionale del 2007, approvato dall'As-
semblea legislativa sotto Natale. I soldi destinati alla sa-
nità consentiranno, in particolare, di completare l'ope-
ra messa in campo con il Patto per la salute, firmato da
Governo e Regioni, che aumenta di 8 miliardi le risorse
del Fondo, ma non è risolutivo, perché non può dare ri-
sposta a tutti i problemi. A questa operazione si lega lo
sforzo teso a rafforzare il sistema sanitario e la rete di
servizi e di aiuti economici destinati alle persone non
autosufficienti, che oggi si rivolge a 110.000 persone
anziane. Ogni soldo prelevato attraverso la manovra fi-
scale tornerà dunque direttamente ai cittadini e alle fa-
miglie. L'utilizzo della leva fiscale arriva, comunque, do-
po anni in cui l'Emilia-Romagna ha diminuito la pres-
sione fiscale, eliminando anche nel 2000 l'addizionale
sul bollo auto e riducendo nel 2002 l'Irap per le coope-
rative sociali, le Onlus e le Ong. L'equità sarà comunque
assicurata, così come il sostegno ai redditi più bassi, dal
momento che, per la fascia di contribuenti emiliano-ro-
magnoli sotto i 25 mila euro (che rappresentano il 75%
del totale), l'aggravio sarà mediamente di 43 euro an-
nui, che non intaccheranno i benefici ottenuti con la Fi-
nanziaria nazionale. Misure importanti, dunque, ma
Laura Salsi pensa anche ai problemi cui occorre dare ri-
sposta: "Bisogna fare attenzione al dato della disoccu-
pazione femminile che cresce. Dal punto di vista della
formazione professionale ci sono modelli che devono
essere aggiornati, per non parlare del fatto che il 18%
delle donne sono costrette ad abbandonare il posto di
lavoro per accudire i figli. Non dimentichiamo che nel-
la nostra regione c'è una domanda inevasa di 6.000 po-
sti in asili nido. Per questo è importante formulare pro-
poste concrete sui temi dell'antidiscriminazione e della
conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura do-
mestica. In particolare nel 2007, anno delle pari oppor-
tunità, la Regione dedicherà un'attenzione speciale a
queste tematiche".
eEmilia Romagna Emilia RomagnaLa Finanziaria socialeAumentano i soldi per le famiglie e
per le persone non autosufficienti
Pagina a cura delle consigliere regionali del gruppo
Uniti nell'Ulivo Ds - Gabriella Ercolini e Laura Salsi
Città dell'Emilia-Romagna a misura di bambino
Le città dell'Emilia-Romagna? Davvero a misura di bambino. La regio-
ne si è infatti piazzata al primo posto con il più alto numero di
Comuni capoluogo di provincia premiati in virtù delle politiche a
favore dalla partecipazione dei minori di 14 anni.
E' questo l'esito di "Ecosistema bambino 2007", il decimo rapporto di
Legambiente che valuta, tra le 103 città capoluogo, quali sono quel-
le più brave nell'offrire partecipazione, aggregazione e strutture
dedicate ai bambini. All'interno della regione è Ravenna la città
meglio piazzata, seconda alle spalle di Torino e davanti a Firenze e
Roma. Nei primi 20 posti si sono classificate anche Modena, Parma,
Reggio Emilia, Ferrara e Piacenza. Fuori da questa speciale top ten
solo Bologna, Rimini e la provincia che riunisce Forlì e Cesena.


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