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Numero 2 del 2007

Famiglia allargata e in evoluzione


Foto: Famiglia allargata e in evoluzione
PAGINA 13

Testi pagina 13

Milano. "La Casa
delle donne maltrat-
tate di Milano acco-
glie positivamente il
disegno di legge poi-
ché per la prima vol-
ta in Italia un atto
del Governo riconosce politicamente
l'entità del fenomeno della violenza
contro le donne in Italia e il ruolo fon-
damentale svolto dai Centri antiviolen-
za per modificare la percezione e la cul-
tura esistente, prendendo atto della
competenza e dell'impegno delle asso-
ciazioni no profit delle donne che hanno
fondato i Centri antiviolenza in Italia.
Il nostro giudizio è assolutamente
positivo sull'art. 13 (atti persecutori) -
comunemente definiti stalking - in
quanto mancava uno strumento di in-
tervento concreto sui casi di persecuzio-
ni e maltrattamenti ai danni di donne
che avevano già messo fine alla relazio-
ne coniugale o di convivenza, o a rela-
zioni affettive con il loro ex partner, con
conseguente drammatizzazione della
violenza fino ad arrivare alle estreme
conseguenze degli omicidi in famiglia".
Faenza. Antonella Oriani, Presidente
di SOS Donna, ha dichiarato: "E' una
proposta di legge che tocca punti fon-
damentali per la lotta alla violenza, in
particolare si focalizza sul versante del-
la sensibilizzazione e di prevenzione al
fenomeno, azioni che possono permette-
re un reale e concreto cambiamento cul-
turale che sta alla base del fenomeno
della violenza domestica.
Finalmente in un disegno di legge si
parla di identità di genere; questo è un
significativo passo verso l'assunzione,
da parte del Governo e dei legislatori, di
un riconoscimento della necessità di su-
perare stereotipi culturali che continua-
no a generare maltrattanti tali da ren-
dere il fenomeno della violenza di gene-
re un evento dagli aspetti quantitativi
inquietanti".
Napoli. "Una legge è importante per-
ché è soprattutto una forma di respon-
sabilizzazione collettiva, è una presa di
posizione dello Stato, che dice 'le donne
non devono essere lese'. E, come sostiene
Ersilia Salvato, è importante sul piano
simbolico e culturale". Stefania Canta-
tore, dell'Udi di Napoli, ha affrontato
gli aspetti politici della questione, nel
corso dell'incontro indetto a metà gen-
naio da alcune donne del Coordina-
mento antiviolenza di Napoli. L'iniziati-
va è stata occasione per dare un contri-
buto di idee e proposte al progetto di
legge della Ministra Pollastrini, di cui
sono stati apprezzati i molti aspetti po-
sitivi, primo fra tutti aver finalmente af-
frontato la questione. Elena Coccia, av-
vocata da sempre impegnata nel movi-
mento delle donne partenopee, ha espo-
sto le proposte tecniche dal punto di vi-
sto della norma. "In tutti gli stati euro-
pei c'è la procedibilità d'ufficio, in Ita-
lia sarebbe opportuno fare altrettanto
perchè la procedibilità a querela di par-
te che abbiamo scelto nel '96 ha mo-
strato molti limiti. Sul terreno culturale
e simbolico non si è rivelata lo strumen-
to più utile al cambiamento sperato, sul
terreno giudiziario è spesso apparsa
inefficace a tutelare la vittima dall'ob-
bligo del coraggio, ha ritardato l'inizio
delle indagini (perdita delle prove) e le
ha costrette a sostenere oneri economici
(rivolgersi ad un avvocato), fattori che
costituiscono spesso motivo di desisten-
za. La nuova normativa dovrebbe det-
tare linee guida alla preparazione del-
l'accoglienza nei presidi di primo im-
patto. I Carabinieri e la Polizia devono
essere preparati in modo mirato al rico-
noscimento dei segni del maltrattamen-
to e nei Pronti Soccorsi non devono es-
sere definite 'lesioni' quelli che sono i ti-
pici segni della violenza. Nei casi di stu-
pro va prescritta la raccolta immediata
di materiale organico da sottoporre al
test del Dna.
Permettere sempre il ricorso all'inci-
dente probatorio e al sequestro di prove
(oggetti, veicoli), che sono disponibili
solo nell'immediato. Deve essere poi im-
posto che il Pubblico Ministero nel pro-
cesso sia lo stesso che ha condotto le in-
dagini, nelle Procure devono essere isti-
tuite sezioni specializzate e un albo di
avvocati disposti a difendere, a spese
dello Stato, la vittima. Il processo deve
essere celere, con udienze settimanali,
come nelle Corti d'Assise.
Nei casi il cui il reato appare eviden-
te, si dovrebbe poter procedere al seque-
stro preventivo dei beni per evitare che
le lungaggini consentano al colpevole di
occultarli".
Per lo stalking, in particolare, la Coc-
cia ha osservato che "occorre porre ri-
medio al fatto che le denunce presenta-
te in tempi e luoghi diversi si disperda-
no, impedendo a chi deve valutare di
avere una visione complessiva. Un cen-
tro di raccolta dati potrebbe ovviare a
questo problema e fare in modo che, co-
me accade in Germania, sia possibile
prendere misure prima più blande e poi
sempre più incisive contro l'aggressore,
cioè agire a livello di prevenzione e poi
di repressione". E poi una 'sana' provo-
cazione "gli Enti devono essere chiamati
alla responsabilità civile e a loro la vit-
tima dovrebbe poter chiedere risarci-
mento, perché non hanno provveduto
alla tutela della sicurezza delle città pu-
lendo i giardini, custodendoli e illumi-
nandoli!".
noidonne febbraio 2007 13
La parola alle donne
Legge contro la violenza
sul testo approvato dal Consiglio dei Ministri denominato
"Misure di sensibilizzazione e di prevenzione contro la violenza
alle donne in famiglia, di genere e contro le discriminazioni"
abbiamo raccolto alcune opinioni


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