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Numero 12 del 2008

E tu di che Natale sei?


Foto: E tu di che Natale sei?
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Testi pagina 19

di madre in figlia
Altro che moda, è un'urgenza. Le notizie dal mondo ci
richiamano alla realtà. E non bastano le donazioni con il
telefonino, quello che occorre è un vero e proprio impegno,
una informazione puntuale, una politica competente, delle
azioni convincenti.
Quando mi lavoro i denti non faccio scorrere l'acqua inu-
tilmente e preferisco la doccia al bagno. Questo mi è stato
insegnato. Non so se tutti lo sappiano, certo è che tutti lo
dovrebbero sapere. Allora usate la pubblicità per bombar-
darci di veri consigli, interrompete i programmi per inse-
gnarci come consumare meglio senza dilapidare.
Se lo sapessi potrei aspirare ad un premio Nobel!
Albert Einstein diceva: "due cose sono infinite: l'universo e
la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei
dubbi". E la stupidità non può che far rabbia.
Che il mondo occidentale debba cambiare i suoi ritmi non
c'è dubbio alcuno. Del resto se la Cina copia l'occidente sare-
mo veramente nei guai! Aria, acqua, qualità dell'ambiente in
generale sono quello che viene definito "habitat" e l'animale
uomo, se disattento, rischia tutto.
Penso a consumi diversi, più compatibili e solidali. Ma
anche consumi che ci fanno stare bene, che significano pro-
duzioni non inquinanti, minori danni a chi lavora e all'am-
biente. Significa non saccheggiare le risorse limitate e forse
qualche guerra in meno. Utopia. Chissà!
Difficile dimenticarsene: periodicamente cataclismi e dis-
astri ci ricordano le manchevolezze dell'uomo. Ci inducono
a ripensare i nostri stili di vita. È necessario che i più si impe-
gnino verso questa direzione, per noi ora e per il nostro futu-
ro.
Se così fosse non saremmo qui a parlarne. Come afferma-
va un filosofo del '600 "gli uomini sono ben lungi dal poter
essere facilmente guidati dalla ragione; ciascuno è sospinto
dai suoi personali impulsi al piacere e gli animi spessissimo
sono a tal punto dominati dall'invidia, dalla collera che nes-
sun posto resta per la capacità di riflettere e giudicare".
Perché prevale l'egoismo dei più fortunati, probabilmente.
Di rabbia. Eppure ogni giorno, nei piccoli gesti quotidiani,
possiamo dimostrare il nostro rispetto per il mondo e per
tutta l'umanità. Allora si che la reazione diventa costruttiva.
L'importante non è sopravvivere, ma vivere bene.
Progresso e miglioramento delle condizioni di vita non pos-
sono essere solo per pochi. Non possiamo ignorare chi vive in
condizioni peggiori delle nostre. Consumare meglio per vive-
re meglio, tutti.
Talvolta mi pare quasi impossibile pensare che questo
fenomeno possa arrestarsi. La produzione di massa necessita
di mercati sempre più ampi e la pubblicità li crea. Eppure tal-
volta, con piccoli gesti quotidiani, possiamo dimostrare un
antico rispetto ed una nuova forma di solidarietà.
L'acqua è un bene comune. Ma tutti lo sanno?
L'emergenza ambientale è un problema reale oppure è una moda che presto sarà dimentica?
Ogni anno da sempre ci sono campagne sulla fame nel mondo. Perchè il problema non è ancora risolto?
Come immagini una vita senza consumismo?
Quando sento dire che una minoranza di uomini e donne sprecano risorse preziose
a danno di miliardi di persone, la mia reazione è....
Sarà poi vero che se il mondo occidentale smette di consumare come ha fatto sinora,
i popoli più poveri avranno benefici?
Attenzione all'ambiente, attenzione importante!
Rosa M. Amorevole Alessandra Pennello
noidonne dicembre 2008 19


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