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Numero 11 del 2008

L'inverno dei diritti


Foto: L'inverno dei diritti
PAGINA 26

Testi pagina 26

Con la riforma Gel-
mini sulla scuola
italiana milioni di
bambine e bambini,
il futuro del nostro
Paese, diventano
semplicemente un
numero in una ca-
sella. E' questa la
conclusione, scon-
solante, alla quale si
arriva leggendo il
conto dei tagli annunciati dal Ministro dell'Istru-
zione. 87mila docenti e 43mila tra personale Ata
e tecnici in meno. Almeno 4mila istituti scolastici
a rischio chiusura, soprattutto nei piccoli comuni.
Blocco del ricambio del personale docente: i gio-
vani precari della scuola rimangono fuori. Ridu-
zione del numero degli insegnanti di sostegno.
Devastazione dei progetti di qualificazione scola-
stica, del lavoro di integrazione per gli studenti
stranieri. Un taglio di 8 miliardi di euro in tre an-
ni. Ritorno al maestro unico.
C'è però un elemento ulteriore che ci induce a di-
re questa è una riforma profondamente sbagliata
per tutte le famiglie italiane, che smantella in
realtà un sistema che funziona e che tutta Euro-
pa ci invidia: il sistema scolastico riguardante la
fascia dell'obbligo. La riduzione del tempo pieno
e prolungato: i bambini fuori dalle scuole alle
12.30. Come faranno in futuro le mamme che og-
gi lavorano e che si troveranno costrette a dover
rimettere in discussione l'intera vita professionale,
a optare, nella migliore delle ipotesi, per un part-
time? Con quanti costi ulteriori per le famiglie?
Costringere le donne a rinunciare "di fatto" ad
avere un impiego, pena l'essere accusate di tra-
scurare i figli, è un passo indietro di quarant'anni
al quale non credevamo di dover assistere; una
scelta che tradisce una visione maschilista del go-
verno nel regolare i ritmi di vita dei propri cittadi-
ni e che, su questo fronte, proietta l'Italia lontano
anni luce da tutte le democrazie europee ed occi-
dentali.
*Presidente del Gruppo Pd Regione Emilia-Romagna
La fase di avvio del
nuovo anno scola-
stico sta destando
molte preoccupa-
zioni nelle famiglie
e nel mondo della
scuola per il piano
di razionalizzazione
del Ministro Gelmi-
ni e per il decreto
legge che prevede
la reintroduzione
dell'insegnante uni-
co nella primaria e
la riduzione del
tempo scuola a 24
ore. Nei giorni scor-
si il Ministro ci ha
detto quanto inve-
stirà nella scuola
pubblica la mano sinistra del Governo, tacendo
però sul fatto che con la mano destra ne taglierà
approssimativamente quattro volte tanto. A suo
tempo, il superamento della figura del maestro
unico venne accompagnato da un approfondito
dibattito pubblico che coinvolse famiglie, mondo
della scuola, pedagogisti, mentre oggi si procede
Perché riformare ciò
che funziona?
* Marco Monari
Tagliare nella scuola
significa tagliare le gambe
al futuro
* Paola Manzini
SPECIALE
SCUOLA
Pagine a cura del
Gruppo Partito Democratico
della Regione Emilia-Romagna
eEmilia Romagna Emilia Romagna


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