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Numero 11 del 2008

L'inverno dei diritti


Foto: L'inverno dei diritti
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Testi pagina 23

guiele -; la mia domanda di partenza è
'se voi parlaste con la CGIL in modo di-
retto, cosa chiedereste?' E noi cosa ri-
sponderemmo? Solo con questa chiarez-
za è possibile andare avanti in modo ef-
ficace". "Parlami di te" si è tenuto nel
Nuovo Cinema Aquila, un cinema ro-
mano nel cuore del quartiere Pigneto,
diventato nei mesi scorsi un simbolo di
democrazia e partecipazione. L'edificio
faceva parte infatti di un patrimonio
immobiliare e di beni confiscati ai ma-
fiosi e utilizzati poi per finalità sociali.
In seguito all'impegno degli abitanti del
quartiere, di comitati, del Gruppo Gio-
vanile del Pigneto e del Comune di Ro-
ma - Dipartimento XIX - Politiche per lo
Sviluppo ed il Recupero delle Periferie
sotto la giunta Veltroni è stato restituito
al quartiere prenestino labicano, ai cit-
tadini e alla vita culturale della città.
23noidonne novembre 2008
un dibattito di Nidil-CGIL
per costruire un dialogo
intergenerazionale
Ferrara
Europa pari o dis-pari?
La Carta europea per la parità fra donne e uomini nella vita locale, redatta nel-
l'ambito di un progetto 2005-2006 sostenuto dalla Commissione europea, è
stata oggetto di uno specifico seminario organizzato dall'Assessorato alle Pari
Opportunità della Provincia di Ferrara.
E' destinata agli enti locali e regionali d'Europa che sono invitati a firmarla e a
prendere pubblicamente posizione sul proprio territorio in merito alle temati-
che della parità.
Si registrano, ancora troppo spesso, delle "dichiarazioni d'intenti" a discapito
della mancanza di parità, sia in politica sia nelle professioni sia negli atti e nelle
azioni dei governi locali.
Il seminario, pertanto, ha voluto focalizzare l'attenzione sulla esistenza degli
strumenti e del loro mancato utilizzo e la necessità di mettere in atto strategie
congiunte.
La Carta europea, se adottata,
innanzitutto vincola a redigere un
Piano d'azione per la parità che
fissi le priorità, le azioni e le risor-
se necessarie alla sua realizzazio-
ne. Inoltre, ogni ente firmatario
s'impegna a collaborare con tutte
le Istituzioni e Organizzazioni del
territorio per promuovere concre-
tamente l'instaurarsi di una vera
uguaglianza, diritto fondamentale
di tutti e di tutte.
L'articolazione della Carta è svi-
luppata in tre parti: i principi, la
messa in pratica e relativi impegni,
la responsabilità democratica.
Fanno parte dei principi il diritto
fondamentale della parità, la par-
tecipazione equilibrata degli
uomini e delle donne nella società
democratica, l'eliminazione degli
stereotipi, le discriminazioni mul-
tiple. La seconda parte della Carta è dedicata ad un punto molto significativo
in quanto vincolante, "la messa in pratica" perchè obbliga temporalmente e
quantitativamente i firmatari ad azioni dedicate e alla partecipazione al siste-
ma di valutazione.
Alla terza parte si iscrive il "ruolo del datore di lavoro" cioè l'Ente che, sotto-
scrivendo la Carta, deve mettere in atto tutte le azioni antidiscriminatorie, dalla
conciliazione alle condizioni di lavoro e di organizzazione, alla sicurezza e alla
dignità lavorativa.
Di altrettanta importanza è il capitolo dedicato alla "fornitura di beni e servi-
zi" perché, in caso di adozione della Carta, introdurrebbe un meccanismo dav-
vero innovativo di controllo e di attuazione dei principi di parità e quindi di
democrazia, verso ogni fornitore.
Anche la " cura dei familiari a carico", "l'inclusione sociale", "la sicurezza e la
protezione", "gli abusi sessuali" trovano ampio spazio all'interno della Carta che
non deve essere considerata un ordine del giorno ma necessita di ampie dis-
cussioni, analisi, condivisioni prima della sottoscrizione.
Va detto che alcuni dei comportamenti richiesti dalla Carta sono già adottati
dagli Enti locali ma, nonostante questo, è necessario ribadire che l'uguaglianza
è un diritto per tutti ed è trasversale e non è affatto raggiunta.
Ad oggi sono oltre 600 i sottoscrittori: sembrerà assurdo ma è necessaria
ancora molta sensibilizzazione !
Donatella Orioli


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