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Numero 10 del 2008

Futuro (passato) prossimo


Foto: Futuro (passato) prossimo
PAGINA 40

Testi pagina 40

ottobre 2008 noidonne40
Uomini violenti
Trecento
'schede' di
violenze e
a s s a s s i n i i
avvenuti nel
2006 e uno
zoom su tre-
dici casi. Co-
sì le autrici
di "Amorosi
a s s a s s i n i .
Storie di vio-
lenza sulle
donne" (La-
terza, pagg
263, Euro 16,00) hanno scelto di rac-
contare 'la mattanza sottotraccia' che
ha un comun denominatore: uomini che
uccidono, picchiano, stuprano donne.
Mogli, fidanzate, conoscenti, figlie. Ma-
dri. Non c'è scampo per le donne che
hanno la sfortuna di incontrare uomini
violenti, e non c'è limite alle violenze
che subiscono. La cronaca secca degli
episodi, con la descrizione delle circo-
stanze e dei protagonisti, è una raffica
di pugni nello stomaco. Ogni mese ac-
canto alle 'schede' c'è la descrizione ap-
profondita di una storia. Il ritratto di
alcune di quelle donne che non ci sono
più, di quelle vite spezzate non da 'de-
litti passionali' ma da espressioni di una
'violenza di genere' che non può più es-
sere tollerata, ma che continua a rende-
re un inferno l'esistenza di troppe donne.
Ogni mese c'è la descrizione della sottile
violenza psicologica coniugale e il reso-
conto delle violenze sessuali di gruppo e
continuate su una bambina, con la co-
munità che assolve il 'branco' e condan-
na la vittima costringendola ad allon-
tanarsi. Le tredici giornaliste e scrittrici
che hanno lavorato al libro - Marina
Addis Saba, Cristiana di San Marzano,
Elena Doni, Paola Gaglianone, Claudia
Galimberti, Elena Gianini Belotti, Lia
Levi, Dacia Maraini, Maria Serena Pa-
lieri, Francesca Sancin, Mirella Serri, Si-
mona Tagliaventi e Chiara Valentini -,
tutte del Gruppo Controparola, osserva-
no che "in Italia, più che nel resto del
mondo ricco e democratico, è in corso,
inavvertito, un corto circuito" perché
dopo gli anni del femminismo e delle
conquiste normative "qualcosa di oscu-
ro sta avvenendo" e il conflitto di gene-
re si ripropone con virulenza. E' un "con-
tinente da esplorare" in cui quelli di og-
gi non sono più i "patriarchi sicuri di se
stessi e del brutale diritto che esercita-
vano nell'Italia dell'altro ieri, contadina
e arcaica" ma uomini che reagiscono
"ad un potere che sfugge" e che non tol-
lerano i "no" delle donne che reagiscono.
Nel 2006 sono state quattromilacinque-
cento le denunce di aggressioni, stupri e
maltrattamenti e sono centododici le
donne uccise. Sappiamo che è solo la
punta di un iceberg.
Misteriosa, magnifica India
Venti ca-
pitoli, venti
i s tan tanee
che raccon-
tano l'India
vista dal suo
interno, un
Paese sconfi-
nato attra-
versato da
una forza vi-
tale e tante
cont raddi -
zioni, im-
mense ric-
chezze e inenarrabili povertà. E' "India-
na. Nel cuore della democrazia più
complicata del mondo" (Donzelli, pagg
216, Euro 16,00). Mariella Gramaglia,
giornalista e studiosa del movimento
delle donne (già direttora di 'noidonne'),
ha deciso di chiudere con la politica e si
è dimessa da Assessora al Comune di
Roma nel 2007. "Non sono scappata,
ho solo indossato la camicia al rove-
scio, come volevo". E' partita per quella
terra smisurata non per 'soccorrere gli
umili né per applaudire i rampanti', ma
per 'lasciarsi cambiare dagli indiani' e,
poi, 'per guardare meglio il mio paese
domani'. Le pagine scorrono veloci nel
racconto di esperienze, incontri, emo-
zioni resi possibili dal suo lavoro di co-
operazione internazionale che, con un
progetto della Cgil insieme ad altri sin-
dacati confederali, interviene nel Tamil
Nadu, in un lembo di costa devastata
dallo tsunami per ricostruire scuole e
case, fabbricare chiglie e motori per le
barche dei pescatori e organizzare il mi-
crocredito per le donne. Intenso l'incon-
tro con Ela Bahatt, mitica fondatrice di
Sewa, unico sindacato autonomo di
donne nel mondo, con cui la Gramaglia
condivide 'l'ambizioso progetto di alfa-
betizzazione e formazione in un paese
in cui la metà delle donne è ancora
analfabeta'
Fede e omosessualità
" U s c i r e
dalla como-
da terra di
nessuno e in-
vestire con
coraggio nel-
la speranza
e nella lotta,
con amore
non violen-
to, è il cam-
mino in cui
non possia-
mo perdere
tempo nel
leccarci le ferite o nelle sterili polemiche.
'Le strade si aprono e si percorrono solo
insieme': credenti, non credenti, gay, le-
sbiche, eterosessuali, transessuali e
quanti altri/e credono nell'amore e nella
libertà che è fatta di 'convivialità delle
differenze'". Queste le parole nell'intro-
duzione di Franco Barbero, che invita a
evitare la trappola di chiedere l'autoriz-
zazione e la benedizione alla "chiesa del
bussate e vi sarà chiuso" e a una libera-
zione autentica dalle discriminazioni.
"Franco Barbero risponde" (Il Segno dei
Gabrielli editori, 2008) con la postfa-
zione di Paolo Rigliano, è curato dal
giornalista Pasquale Quaranta (porta-
voce del Salerno Pride 2005 e consiglie-
re nazionale Arcigay) contiene lettere
indirizzate a Franco Barbero (tra cui 10
di donne) con le sue risposte e il testo
delle celebrazioni d'amore di una cop-
pia lesbica e una gay. "Queste lettere, un
assaggio tra migliaia e migliaia che ho
ricevuto e ricevo, sono per me uno dei
'luoghi del dialogo'. Su di esse ho versa-
to tante lacrime, ho pregato, riflettuto,
studiato. Soprattutto ho cercato di
ascoltare e di imparare".
Don Barbero, nato a Savigliano nel
1939, ha pubblicato opere di teologia
Libri


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